fenice venezia

L’ETERNO DERBY DI CAPODANNO TRA VIENNA E VENEZIA – MATTIOLI IN GONDOLA: ALLA FENICE IL CONCERTONE DURA CINQUE SERE - GIOVEDÌ LA PRIMA, POI QUATTRO REPLICHE. DIRETTA SU RAI1 ALLE 12.20 DEL 1° GENNAIO - SUL PODIO CI SARA’ IL GRANDE MAESTRO COREANO MYUNG-WHUN CHUNG- VIDEO

 

Alberto Mattioli per la Stampa

 

 

fenice venezia

Sui concerti di Capodanno, il derby Vienna-Venezia andrà eternamente ai supplementari. A parte i tifosi irriducibili di uno dei due, per tutti gli altri è difficile decidere. Di solito, si finisce per ascoltarli entrambi. 

 

 

Intanto, la Fenice. A Venezia, il concertone per salutare il 2018 si fa addirittura in cinque: giovedì 28 alle 20, venerdì 29 alla stessa ora, sabato 30 alle 17, domenica 31 alle 16 e lunedì 1° gennaio alle 11.15. Il primo, verrà trasmessa in tivù, come al solito, soltanto la seconda parte del concerto, quella operistica, in diretta alle 12.20 su Rai1 e in differita su Rai5 alle 18.20. Per ascoltare la versione integrale, le possibilità sono due: o su Rai Radio3 il primo alle 20.30, oppure su Rai5 sabato 10 febbraio alle 8.15 e in replica alle 18.45. 

Chung

 

Quest’anno l’elemento principale di interesse è la presenza sul podio di Myung-Whun Chung. Il grande maestro coreano ha un rapporto molto intenso con la Fenice, di cui ha appena inaugurato la stagione dirigendo (splendidamente, per inciso) «Un ballo in maschera» di Verdi. Per la prima parte del concerto, quella sinfonica, Chung ha scelto un pezzo di effetto immancabile: la sinfonia «Dal nuovo mondo» di Dvorák.

 

Nella seconda parte, il solito fritto misto di hit operistiche: preludio dalla «Carmen», coro dei Mattatori dalla «Traviata», barcarola dei «Contes d’Hoffmann». Poi toccherà ai solisti, il tenore Michael Fabiano e il soprano Maria Agresta, lui con la ballata del «Rigoletto», lei con la romanza del «Gianni Schicchi». Poi la «Danza delle ore» della «Gioconda», la sinfonia dell’«Italiana in Algeri», i ballabili dell’«Otello» e di nuovo le voci per «Nessun dorma» e «Un bel dì vedremo». 

TEATRO LA FENICE A VENEZIA

 

Gran finale, come al solito, con il «Va’ pensiero» e il brindisi della «Traviata». Molto più «nuovo» di quello di Vienna, il concerto di Venezia è in ogni caso alla sua quindicesima edizione. Già tradizione, insomma. 

ALBERTO MATTIOLI

 

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