
“ANDRÒ AL SALONE, NON ME NE FREGA NIENTE DI CASA POUND” – MAURO CORONA INTERVIENE SULLE POLEMICHE PER LA PRESENZA DELLA CASA EDITRICE ALTAFORTE A TORINO: “SE LA PRESENZA DI POLACCHI NON È RICOSTITUZIONE DEL PARTITO FASCISTA HA DIRITTO DI ESPORRE LE PROPRIE COSE, ALTRIMENTI SIAMO NOI I DITTATORI. SE NON È COSÌ VA PRESO A CALCI IN CULO” – “SONO PIÙ ANTIFASCISTA DI CHI DICE DI ESSERLO: ANCHE SE NON PASSERÒ DAVANTI AL SUO STAND…”
Da “Un Giorno da Pecora – Radio1”
“Se viviamo in democrazia e questo signore non entra nel codice della Costituzione, se la sua presenza al Salone del Libro non è una ricostituzione del partito fascista, secondo me ha diritto di esporre le proprie cose, altrimenti siamo noi i dittatori. Se la sua presenza è ascrivibile nella ricostituzione del partito fascista, va preso a calci in culo e mandato via, ma se così non è lui ha diritto di avere la sua bancarella: siamo democratici per una volta”.
A dirlo, riferendosi a Francesco Polacchi e alla casa editrice Alta Forte, è Mauro Corona, alpinista e scrittore, che oggi è stato ospite di Un Giorno da Pecora, la trasmissione di Rai Radio1 condotta da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. Lei presenterà il suo libro al Salone, il prossimo 12 maggio. “Io ci andrò di sicuro, vado a lavorare, non me ne frega proprio niente di Casa Pound. Io sono più antifascista di chi dice di esserlo: anche se non passerò davanti al suo stand, se questo signore non fa nulla che sia ascrivibile ad un reato ha diritto di esserci. A me se non viene mi fa un piacere però, sia chiaro", ha spiegato a Rai Radio1 Corona.
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MATTEO SALVINI A CENA CON I LEADER DI CASAPOUND E FRANCESCO POLACCHI
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