jonathan frostick

“MENO LAVORO E PIU’ FAMIGLIA. LA VITA E' BREVE” – LA STORIA DI JONATHAN FROSTICK, MANAGER DELLA BANCA BRITANNICA HSBC, CHE HA DECISO DI CAMBIARE STILE DI VITA DOPO UN INFARTO – IL POST SU LINKEDIN E’ DIVENTATO VIRALE - LA SUA VITA È “TROPPO BREVE” PER “SOPPORTARE QUALSIASI SCHIFO DI LAVORO”: “NON VOGLIO PIÙ ESSERE IN SERVIZIO NEL WEEKEND”, “VOGLIO PERDERE QUINDICI CHILI DI PESO E...”

Silvia Morosi per corriere.it

 

A cambiare la sua vita, e il modo di affrontare gli impegni di ogni giorno, è stato un infarto. «Ora voglio dedicare meno tempo al lavoro e più alla famiglia», ha scritto su Linkdedin Jonathan Frostick, manager della banca britannica Hsbc, in un post pubblicato dal letto dell’ospedale, dove era stato ricoverato in seguito a un attacco cardiaco. Poche righe diventate presto virali, e commentate da colleghi e professionisti che hanno voluto raccontare le proprie esperienze.

jonathan frostick

 

Le preoccupazioni durante l’attacco di cuore

Mentre sedeva al computer, una domenica pomeriggio, per prepararsi alla settimana lavorativa che lo attendeva, Frostick ha sentito venire meno il respiro e le sue orecchie «scoppiare». Stava avendo un attacco di cuore, ma i suoi primi pensieri erano comunque rivolti al lavoro: «Domani, ho un incontro con il mio manager?». E ancora: «Diamine, non ho aggiornato il mio testamento». Quindi, la chiamata ai soccorsi, l’arrivo dell’ambulanza e il ricovero.

 

La convalescenza in ospedale

Solo durante la convalescenza in ospedale, Frostick si è reso conto dell’«assurdità» di quel pensiero, iniziando a esaminare la sua vita. Dall’inizio. E ha stilato un elenco di regole da seguire al termine della convalescenza, contenute in un post di Linkedin diventato subito virale. Corredato da una fotografia che lo vede seduto sul letto dell’ospedale.

 

infarto 1

Qualche esempio? Ha promesso di non passare più tutto il giorno a partecipare a riunioni su Zoom e di modificare il suo approccio al lavoro. Ha aggiunto che la vita era «troppo breve» per «sopportare qualsiasi schifo di lavoro». E ancora: «Bisogna ristrutturare l’approccio al lavoro»; «La vita è troppo breve, voglio passare più tempo con la mia famiglia»; «Non voglio più essere in servizio nel weekend»; e anche «voglio perdere quindici chili di peso». In un’intervista a Bloomberg News, Frostick, padre di tre bimbi piccoli, aveva raccontato che durante la pandemia lui e i suoi colleghi avevano trascorso «una quantità di tempo sproporzionata su Zoom». Tanto che, prima dell’attacco di cuore, Frostick aveva «lavorato oltre 12 ore al giorno». Senza essere in grado — ricorda — nemmeno di staccare per prendere un caffè alla macchinetta, «o fare una passeggiata e una chiacchierata».

 

I commenti in Rete

infarto

Migliaia, decine di migliaia, i commenti al post: «Conosco innumerevoli persone negli ultimi anni che hanno sofferto di malattie potenzialmente letali semplicemente perché non ci sono tempi di inattività - sempre disponibili», ha scritto un consulente di gestione di Alberta, in Canada, in risposta al messaggio di Frostick. «È assolutamente dannoso per la nostra salute, siamo “costruiti” sul dover sempre continuare a spingere», ha replicato un’altra persona, spiegando di essere diventata così esausta da essere stata ricoverata in un ospedale psichiatrico. «Basta mettere il pilota automatico», si legge in un altro commento riportato dal New York Times. Robert A. Sherman, portavoce di HSBC, ha spiegato che l’azienda ha comunicato ai dipendenti l’importanza di conciliare il lavoro con stili di vita sani. «Auguriamo tutti a Jonathan una guarigione completa e rapida. Riconosciamo anche l’importanza della salute e del benessere personali e di un buon equilibrio tra lavoro e vita privata».

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