miki del prete celentano ornella muti

"ALTRO CHE FLIRT, TRA CELENTANO E ORNELLA MUTI FU UN AMORE VERO" - L'89ENNE MIKI DEL PRETE, EX BRACCIO DESTRO DEL "MOLLEGGIATO", RIVELA IN UN LIBRO CHE ADRIANO SCAPOCCIO' PER L'ATTRICE: "POI VINSE LA SUA FEDE CATTOLICA, CHE GIÀ LO AVEVA PORTATO A DIRE NO A DELLE AVVENTURE, E TORNÒ CON CLAUDIA MORI" - "L’AMICIZIA MI HA RIMBAMBITO. HO FIRMATO UNA RINUNCIA A DIRITTI D’AUTORE DA VERO PIRLA. NON LO SENTO DA QUANDO HA AVUTO NOTIZIA DI QUESTO LIBRO, IMMAGINO CHE NON ABBIA GRADITO QUALCOSA. L'ULTIMA VOLTA MI DISSE..." - QUEL NO A TOTO CUTUGNO - VIDEO

 

Estratto dell'articolo di Luigi Bolognini per www.repubblica.it

 

miki del prete

Il ragazzo della via Gluck? Aveva un padre mediano nel Bari, che venne al Como ma non ci giocò mai. I più esperti di Celentano sobbalzeranno: quando mai Adriano ha avuto un papà calciatore?

 

E infatti non parliamo di lui, ma del suo paroliere (e manager, produttore, braccio destro per decenni), Miki Del Prete, che a 89 anni ha avuto l’ottima idea di scrivere l’autobiografia Il mio amico per la pelle (ed. Orangle, 220 pagine, 23 euro) che rievoca una vita quasi tutta accanto al Molleggiato, tra aneddoti e puntualizzazioni.

 

A cominciare, Del Prete, dal fatto che era lei il ragazzo della via Gluck.

«Nel senso che il testo era mio e c’è molto anche della mia infanzia. Ma ovviamente l’ho calibrato su Adriano e sulla sua straordinaria figura. Quel che pochi sanno è che dilemma sia stata quella canzone».

 

miki del prete adriano celentano

Ovvero?

«Nello stesso periodo avevo scritto un altro testo non bruttissimo, Nessuno mi può giudicare, perfetto per le corde di Adriano e per la sua personalità. Ma poi mi venne Il ragazzo della via Gluck e a malincuore, ma con ragione, la scegliemmo. Per l’altra avevo pensato a Gene Pitney, poi spuntò Caterina Caselli. […]».

 

Torniamo a Mario Del Prete?

«Un gran bel mediano, se a inizio anni Quaranta lo si faceva trasferire dal Bari al Como. Ma poi scoppiò la guerra e io mi ritrovai a vendere caramelle e binocoli alla Cannobbiana, come una volta era soprannominato il Lirico, ora intitolato a Gaber. Io ero un ragazzino, simpatico a Totò, Chiari e Carlo Dapporto».

il mio amico per la pelle miki del prete

 

Il re delle barzellette.

«Ne raccontava di tremende. Tipo: un tale che uccide l’amante e viene condannato a 20 anni. Commento: “In amore si hanno sempre 20 anni”».

 

Che Milano era, quella lì?

«Non da bere: da trangugiare in un solo sorso soffocandosi col bicchiere. Tutto pareva possibile, e lo era. Pensi poi quando arrivò il rock and roll e io conobbi quel certo Celentano».

 

Fu un’apparizione?

«Il momento più emozionante della mia vita. Era un venerdì sera, al Santa Tecla, toccò al gruppo dei Campioni con cui si esibiva lui. Salì sul palco, fece partire Rock around the clock di Bill Haley e si dimenò. Era spaventoso, micidiale, una molla».

 

miki del prete adriano celentano 1

Da cui il molleggiato.

«Appellativo che non era suo, ma di Jack La Cayenne, contorsionista detto anche Torquato il Molleggiato. Al primo Festival del Rock, nel 1957, al Palaghiaccio, c’era così tanta gente che non riuscì a entrare. Adriano sì, invece, e la gente capì che fosse lui Torquato.

 

Ebbe così successo, quella sera, che i fan lo assaltarono e lo denudarono quasi del tutto. Da allora odia stare in mezzo ai bagni di folla. A meno di non stare sul palco, ovviamente. Fui il primo a fargli fare gli stadi in giro per l’Europa». […]

 

celentano ornella muti il bisbetico domato

E la storia de L’italiano di Cutugno è vera?

«Verissima. Toto mi propose più volte questo brano che per me era semplicemente una bomba, Adriano avrebbe raccolto uno dei suoi più grandi successi. Ma si rifiutò, non gli piaceva proprio». […]

 

Nel libro non omette la storia tra Celentano e Muti.

«Altro che flirt come si disse: un amore vero e proprio, Adriano camminava nelle nuvole per lei. Poi vinse la sua fede cattolica, che già lo aveva portato a dire no a delle avventure, e tornò con Claudia Mori».

miki del prete 1

 

E questo segnò la fine del vostro sodalizio.

«Non vorrei parlarne troppo: di sicuro l’amicizia mi ha rimbambito, e ho firmato una rinuncia a diritti d’autore da vero pirla».

 

Da quanto non lo sente?

«Da quando ha avuto notizia di questo libro, immagino che non abbia gradito qualcosa. Ma io sono stato oggettivo. Mi dispiace perché eravamo più che fratelli. Ma è sempre in villa a Galbiate, chiuso dentro che non lo si può andare a trovare. E l’ultima volta mi ha detto “non ti parlo perché sei un amico”, una frase che solo uno come lui poteva pensare». [….]

adriano celentano miki del prete

adriano celentano ornella muti il bisbetico domato ornella muti adriano celentano il bisbetico domatoornella muti adriano celentano il bisbetico domato 3adriano celentano Ornella mutiadriano celentano Ornella mutiadriano celentano Ornella muti claudia moriADRIANO CELENTANO ORNELLA MUTI

adriano celentano bingo bongo

Ultimi Dagoreport

matteo salvini daniela santanche giorgia meloni renzi giovanbattista giovambattista fazzolari

DAGOREPORT – MATTEO FA IL MATTO E GIORGIA INCATENA LA SANTANCHÈ ALLA POLTRONA: SALVINI, ASSOLTO AL PROCESSO OPEN ARMS, TURBA QUOTIDIANAMENTE I SONNI DELLA MELONI CON IL “SOGNO DI TORNARE AL VIMINALE” – PER LA DUCETTA, PERÒ, IL RIMPASTO È INDIGERIBILE: TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI, SPECIE IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO PER DANIELA SANTANCHÈ – E COSÌ, ECCO IL PIANO STUDIATO INSIEME A “SPUGNA” FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO PRIMO GRADO, PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? (C’È UNA GROSSA DIFFERENZA NEL CASO VISIBILIA: NON ERA MAI ACCADUTO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO IN MERITO A VERSAMENTI ALL’INPS…)

angelo bonelli nicola fratoianni giorgia meloni simona agnes

FLASH – LA DISPERATA CACCIA AI VOTI PER ELEGGERE SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI FA UN’ALTRA VITTIMA: AVS! NICOLA FRATOIANNI SI È ADIRATO PER L’ARTICOLO DI “REPUBBLICA” SUL POSSIBILE INCIUCIONE DELL’ALLEATO, ANGELO BONELLI, CON LA DESTRA. E HA MESSO AL MURO IL LEADER VERDE SBIADITO: NON TI PERMETTERE DI FARE UN’INTESA CON IL NEMICO, O SALTA TUTTO – I RAS MELONIANI DELLA RAI CI AVEVANO GIÀ PROVATO CON GIUSEPPE CONTE E IL M5S, MA LA FRONDA INTERNA DI CHIARA APPENDINO SI È MESSA DI TRAVERSO…

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI, IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025...

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...