MILANO COME NAPOLI? - LA CRISI SCATENA L'ENNESIMO SCIPPO IN PIENO CENTRO NELLA LIGIA E GRIGIA MILANO - ALESSANDRA GALDABINI (54 ANNI, DIRETTORE GENERALE DELLA MICROSYS) è IN COMA DOPO ESSERE STATA SBALZATA DALLA BICI DA DUE RAPINATORI A BORDO DI UNO SCOOTER - 4 MESI FA UNA PENSIONATA FINì IN COMA DOPO ESSERE STATA BORSEGGIATA IN CENTRO…
Giovanna Trinchella per "la Stampa"
Una nota imprenditrice di Milano, Alessandra Galdabini, è da ieri ricoverata in coma dopo che due rapinatori hanno tentato di scipparle la borsetta mentre rientrava a casa in bicicletta. L'imprenditrice, 54 anni, nata a Gallarate ma da tempo residente a Milano, è il direttore generale della Microsys, azienda che si occupa di reti informatiche, applicazioni di business e piani di formazione.
Stava pedalando nella centralissima piazza della Repubblica quando, intorno alle 19, uno scooter con a bordo due persone è sbucato dal nulla e le si è affiancato. Obiettivo degli scippatori, la borsa che la Galdabini portava nel cestino della bicicletta. Gli scippatori hanno afferrato la borsa dando uno strappo violento e l'imprenditrice è caduta a terra. Poco dopo un gruppo di passanti ha chiamato il 118. La Galdabini, trascinata per parecchi metri, era a terra priva di sensi e con il volto insanguinato.
I volontari dell'ambulanza si sono subito resi conto che non era un semplice incidente e che le condizioni dell'imprenditrice erano gravi, anzi gravissime, con ferite alla testa e al volto. In piazza Repubblica è arrivata anche l'auto con un medico che ha intubato sul posto la donna, poi trasportata di corsa in codice rosso. La Galdabini è arrivata in coma e in gravissime condizioni al Policlinico. Poco dopo in ospedale l'hanno raggiunta le tre figlie, il marito e la sorella. La tac effettuata dopo il ricovero ha confermato il trauma. I medici del Policlinico si sono riservati la prognosi.
Nel frattempo sul luogo dell'assalto sono arrivati i poliziotti di Questura e commissariato che hanno effettuato i rilievi; a due passi da un palo della luce c'era la bici chiara della signora e alcuni fazzolettini sporchi di sangue.
Sono state trovate due borse; quella che probabilmente era nel cestino e un'altra che l'mprenditrice portava a tracolla. Impossibile, al momento, stabilire se i rapinatori abbiano portato via qualcosa di prezioso. Chi ha assistito alla scena ha detto che i due scooteristi indossavano caschi tipo jet, ma i testimoni non hanno saputo fornire né il numero di targa, né riconoscere il modello e colore del motorino e neppure indicare cosa indossassero i due malviventi.
Gli investigatori sperano di ottenere informazioni dalle telecamere dell'Area C che delimita le zone di traffico a pagamento nel capoluogo lombardo. Le indagini, dopo il primo intervento dell'Ufficio Volanti, sono state affidate agli uomini della Squadra Mobile che dieci anni fa risolsero il caso di Lucia Colonna, la donna scippata in via Melzi d'Eril, morta dopo sei giorni di agonia. In quel caso i rapinatori furono catturati perché avevano rivenduto il cellulare della vittima a un ricettatore. Arrivati a lui, i detective riuscirono a identificare i colpevoli che poi furono condannati a dieci anni di galera.
Solo quattro mesi fa, sempre a Milano, una pensionata di 83 anni era stata gettata a terra da due scippatori che, in sella al loro scooter, l'avevano strattonata per rubarle la borsa. Il furto con strappo era avvenuto in pieno giorno in piazzale Ovidio e anche in quel caso la donna era finita in ospedale in stato di coma. Gli scippi in città sono in calo del 25% secondo i dati delle forze dell'ordine, ma solo il 2% viene risolto.
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