IL MOVIMENTO 5 STELLE SENESE AVEVA PREVISTO 5 ANNI FA QUELLO CHE È SUCCESSO A MPS - PERCHÈ NESSUNO CHIEDE AI FIORENTINI SE SONO CONTENTI DI RENZI SINDACO? - ICHINO HA SBAGLIATO PARTITO, LASCI IL PD - ALTRO CHE FAMILY DAY! CASINI STA ZITTO ORA CHE MONTI MASSACRA LE FAMIGLIE - E’ UN ERRORE PERDERE D’ALEMA - I DIPENDENTI PUBBLICI SONO TROPPI. E LAVORANO MALE…

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Carissimo Dago,
gli scozzesi hanno SALMONd invece noi abbiamo il TROTA...la differenza e' notevole e i risultati si sono visti!

Lettera 2
Redazione Dago
egregio prof. Ichino temo che lei abbia sbagliato partito: come poteva pensare che politici come Bersabi Bindi Marini ecc. accettassero un politica "socialdemocartica " ?
Darimatea

Lettera 3
Caro Dago, leggo che é stata aperta un'inchiesta dalla Comunità europea sugli aiuti dati dallo Stato Italiano alle zone interne colpite da calamità. Sarebbe bene che ne aprissero un'altra sui soldi che lo Stato italiano versa ogni anno agli organismi comunitari perché
la vera calamità sono loro.

Lettera 4
Caro Dago,
ma perchè mai nessuno ha fatto la prova del nove a Matteo Renzi chiedendo ai cittadini di Firenze se sono contenti del loro sindaco?
Molti saluti dalle Dolomiti di Auronzo e buon lavoro!!
Francesco Zandegiacomo De Zorzi

Lettera 5
Caro Dago,
non vorrei rientrare nella speciale categoria dei permalosi ma, sono passati 5 anni da quando sul meetup del MoVimento5Stelle senese, nella rubrica dal titolo "Peppiniello da Catanzaro", avevamo previsto tutto (ma proprio tutto!!) quello che sarebbe accaduto di li a poco al glorioso Babbo Monte...ma, nè la Gabanelli prima (con tanto di richiesta di rettifica) nè IlGiornale adesso si sono mai degnati di inserire il sottoscritto ed il meetup fra le voci stonate del coro senese. Forse rimaniamo per costoro troppo intonati?
grazie.
Davide Scaramuzzino

Lettera 6
Caro Dago,
ai tempi del governo Berlusconi Casini non perdeva occasione per sollecitare, giustamente, provvedimenti a favore della famiglia. Ora che Rigor Montis ha massacrato solo ed esclusivamente le famiglie, Casini sta zitto e sostiene Monti anche per il futuro.
E ‘ un altro da rottamare subito.
Ciao.
Enrico

Lettera 7
Pensavo alle primarie di votare Renzi, poi ho letto che lo voterebbe anche Chiamparino , l'ex sindaco che,grazie all'impresa di avere iperindebitato il comune di Torino ,poi è stato nominato , per le sue COMPETENZE ECONOMICHE-FINANZIARIE, Presidente della Compagnia di San Paolo (non è una barzelletta ,è incredibile ma è davvero così!!). Un specie di cyborg metà politico e metà banchiere ,cioè un condensato di ciò che ha portato l'Italia alla rovina (vero Passera?) .Dalle mie parti si direbbe "ma ti levi di ‘ulo,deh!".
Sanranieri

Lettera 8
Caro Dago,
Ora è ufficiale : con buona pace dei della Valle e delle Ela Weber, Dagospia è il "Media" più autorevole. Un tempo, vedi Lady Veronica, i Vip per avere la massima visibilità inviavano lettere a Repubblica,e/o Corriere; oggi ,invece, le mandano a questo sito ( vedi Gabanelli-Bassanini). Complimenti e Ad Maiora..
P.S. Se vanno al Governo i Sinistrati, e/o Di Pietro- Grillo, preparati ad adeguarti, o a chiudere bottega. Salve
Natalino Russo Seminara

Lettera 9
Caro Dago, la numerosa comitiva del volo P.D. destinazione elezioni 2013 e scalo intermedio alle Primarie, e' assiepata, sgomitante, al banco accettazione.Tra i variegati e avariati viaggiatori, si notano rottamati in prima persona, esodati in proprio e fra gli ultimi arrivati, derogati in lista di attesa. A lato c'e' un passeggero fiorentino che vola da solo.
Notando la marca di benzina del distributore della famiglia Bersani, si capisce che fin da piccolo il Segretario pensava a D'Alema e diceva: acca' nisciuno ce fa Esso.
Saluti, Labond

Lettera 10
Gentil Dago,
In merito all'o.k. bersaniano alla rottamazione di D'Alema, sollecitata da Renzi, come diceva Manzoni, chi, come Pigi, oltre alla fronte inutilmente spaziosa, il coraggio non ce l'ha, non può darselo. Abbiamo, spesso e volentieri, attaccato l'ex premier. Ma non si può negare che Massimo sia un leader, con i cabasisi al posto giusto, avversato e temuto dai "poteri forti" e dai settori giustizialisti della sinistra.

Privandosi della sua esperienza, soprattutto dando, al nemico del furbo Veltroni, un umiliante benservito, il Pd commetterebbe un errore. Ma, ormai, nel partito, è in corso una lotta per il potere, che ricorda le aspre divisioni nel vecchio Pci di Longo e Berlinguer.
Indeciso su tutto, se seguire l'agenda Monti o piegarsi ai diktat di Vendola, solo su una cosa, l'aspirante statista di Piacenza non ha dubbi : gratificare di anatemi e di insulti chi osa dissentire dall'ex ministro, con pochi capelli e tanto altezzoso sussiego.

E una sola mossa, sinora azzeccata: la nomina come sua portavoce di una bella signora di Vicenza, Alessandra Moretti.Il più recente, inqualificabile episodio è stato quello che ha visto "l'Unità" dar di fascista a Renzi, senza che Pelaton Pigi prendesse le distanze dall'astiosa articolessa contro l'odiato e temuto primo cittadino di Firenze.
Ma questa non è democrazia, bellezze, è lotta, aspra e senza quartiere, per la conquista della leadership ! Ossequi.
Pietro Mancini

Lettera 11
Egregio Direttore,
Una riflessione che potrebbe avverarsi! Veltroni non si ricandida? Si direbbe "political correct". D'Alema chiede al partito se si deve ricandidare o meno? Si direbbe "political correct". Sulle dichiarazioni di questi due personaggi, i big del Pds ( Turco, Finocchiaro, Bindi, Franceschini, ecc.) cosa fanno, tacciono? Si direbbe "political correct". Bersani non entra direttamente nel merito e dichiara che penserà l'esecutivo a dirimere i vari quesiti?

Si direbbe "political correct" E se il tutto fosse una strategia per preparare altri incarichi, ai quali i due aspirano e, con la strada intrapresa, vi si arriva per via maestra? Diremo ancora "political correct"? Ho timore che qualcosa non quadri: è quanto meno sospetto lo zelante desiderio di lasciare, che ha colto i due onorevoli, dopo decenni di scelte per occupare una poltrona o l'altra. Tempo al tempo e vedremo quanto di correct c'è in questa loro nobile scelta!
Grazie per l'attenzione e buon lavoro
L. C. G.
Montepagano (Te)

Lettera 12
Caro Dago,
da quando la linea della palma ha oltrepassato il Po, Il mammonismo e il buonismo imperano in tutta Italia. Nessuno ha il coraggio di dire ai dipendenti pubblici che sono troppi e lavorano male. Anche nelle aziende private, prima di tagliare gli esuberi si usano mille panegirici per addolcire la pillola.

Gli unici che vengono segati senza saliva e senza vasellina, sono i pochissimi Veri Uomini, perché non creano imbarazzo ai tagliatori di teste: non si mettono a piangere, non tirano fuori le foto dei "picciriddi". In una tale Italietta un Briatore che col braccio sinistro ti dice SEI FUORI, forte e chiaro, non può che avere un successo della madonna. Perché ha trattato il malcapitato e la malcapitata da Vero Uomo e da Vera Donna.
Cyber

Lettera 13
Dago darling, dalla frequenza con cui Erdogan costringe aerei civili stranieri ad atterrare in Turchia, parrebbe che sul paese creato da Mustapha Kemal Ataturk dalle rovine dell'impero ottomano (di cui faceva parte anche la Siria, poi colonizzata dalla Francia nel nome della solita tiritera "liberté, ecc.") ci sia una "No fly zone" (parole inglesi che hanno un sapore sinistro, visti i precedenti).

Far atterrare un aereo civile armeno é ancor più grave, considerato il voluminoso e agghiacciante contenzioso storico tra la Turchia e gli Armeni. Certo, quando si hanno le spalle ben coperte come ha Erdogan si può fare questo e altro. Però, però c'é sempre il Piccolo Padre Putin a Mosca che non dimentica, come invece fanno certi suoi ex-compagni de noantri convertitisi al capitalismo (anche bancario) più selvaggio.
Natalie Paav

Lettera 14
Caro Dago, si legge sul tuo sito che Giuliano Ferrara, in sintonia con le idee del suo maitre à penser Leo Strauss (sezione esoterico-elitaria), pensa che "la democrazia fa schifo, puzza, è per sua natura e definizione sporcata dalla manipolazione del consenso in regime di suffragio universale diretto".

Magari avra' le sue ragioni, ma fa impressione leggere sulla stessa pagina di Dagospia le intercettazioni del boss della 'ndrangheta Eugenio Costantino: "Ma papà i voti si comprano, che non li hanno potuti spendere questa volta? I voti si comprano! ... Con Scopelliti in Calabria hai visto come ha fatto, sono andati là...li hanno pagati e hanno comprato i voti".

Una stupefacente somiglianza, non c'e' che dire, tra le convinzioni hobbesiane-machiavelliche del giornalista polemista, per lungo tempo consigliere del principe, e lo 'ndranghetista, "intellettuale" delle cosche, sull' essenza miserabile della democrazia.

Proseguendo la lettura si arriva poi alle considerazioni del fascistissimo barone nero Tomaso Staiti di Cuddia delle Chiuse: "... il berlusconismo ha creato danni irreparabili: modificazione antropologica della società attraverso le tv e inquinamento della politica con la dimostrazione che si può fare tutto impunemente. Ha portato nel partito frotte di impresentabili. Ma li vedete come vanno vestiti? Con questi gessati Palermo da finti gangster anni Trenta. È la politica dell'sms: soldi-mignotte-salotti tv",dove si fondono in unico disprezzo il giudizio estetico e quello morale.

Pero', a questo punto, un piccolo dubbio viene. Il mafioso e il barone parlano, con cognizione di causa, dei politici di destra. Non sara' mica che i politici non sono proprio tutti "uguali uguali"? Statisticamente, eh! Non sara' mica che la curva gaussiana dei valori etici sia centrata leggermente a sinistra? Anche tenendo conto dei vari Greganti, Penati, ecc.
Saluti
lo Spulciafilosofi

 

BEPPE GRILLO MOVIMENTO 5 STELLEmonte dei paschi di sienaMatteo Renzi Pierluigi BersaniMassimo D'AlemaPietro Ichinocasini monti Mario Monti

Ultimi Dagoreport

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….

mario draghi ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI: IL DISCORSO DI MARIO DRAGHI A HONG KONG ERA UNA TIRATA D’ORECCHIE A BRUXELLES E ALLA DUCETTA DELLE "DUE STAFFE" - PER "MARIOPIO", SE TRUMP COSTRUISCE UN MURO TARIFFARIO INVALICABILE, È PREFERIBILE PER L'EUROPA TROVARE ALTRI SBOCCHI COMMERCIALI (CINA E INDIA), ANZICHE' TIRAR SU UN ALTRO MURO – SUL RIARMO TEDESCO, ANCHE GLI ALTRI PAESI DELL'UNIONE FAREBBERE BENE A SEGUIRE LA POLITICA DI AUMENTO DELLE SPESE DELLA DIFESA - IL CONSIGLIO A MELONI: SERVE MENO IDEOLOGIA E PIÙ REAL POLITIK  (CON INVITO A FAR DI NUOVO PARTE DELL'ASSE FRANCO-TEDESCO), ALTRIMENTI L’ITALIA RISCHIA DI FINIRE ISOLATA E GABBATA DA TRUMP CHE SE NE FOTTE DEI "PARASSITI" DEL VECCHIO CONTINENTE...