mughini no vax

LA VERSIONE DI MUGHINI – "ANCORA PIU’ TERRIFICANTE DEL TIPACCIO CHE HA DATO UNA TESTATA A SELVAGGIA È LA FOTO DEI NO-VAX ROMANI CHE INALBERANO UN CARTELLO SU CUI STA SCRITTO CHE LE COSE STANNO ANDANDO ESATTAMENTE PER COM’ERA STATO SCRITTO NEL LIBELLO “I PROTOCOLLI DEI SAVI ANZIANI DI SION”, E CIOÈ CHE GLI EBREI “ASHKENAZITI” SI APPRESTANO A DOMINARE IL MONDO. QUELLA PORCHERIA CHE S’ERA INVENTATA A CAVALLO TRA OTTOCENTO E NOVECENTO LA POLIZIA ZARISTA…" - LA POLEMICA CON FELTRINELLI CHE NE RACCOMANDAVA LA LETTURA...

Giampiero Mughini per Dagospia

 

NO VAX

Caro Dago, il mio professore di Letteratura italiana all’università negli anni Sessanta soleva ripetere che quando gli si presentava innanzi uno studente per essere esaminato in uno dei tre corsi di cui lui era docente, bastava guardarlo in faccia per capire di chi si trattasse e quanto valesse (e dire che il professor Carlo Muscetta non era un lombrosiano, era stato comunista e marxista).

 

Mi sono venute in mente le sue parole mentre guardavo sui giornali la foto del no-vax romano che ha dato una testata alla giornalista Selvaggia Lucarelli che stava facendo il suo lavoro. Non c’è niente da dire su quel tipaccio, basta guardarlo in faccia. I giornali si stupiscono quando vedono i cinghiali deambulare lungo le strade romane, dovrebbero stupirsi quando vedono un figuro del genere deambulare per le strade della nostra città.

 

MUGHINI STASERA ITALIA 19

Epperò ancor più terrificante è un’altra foto pubblicata dai giornali italiani in questi giorni. Quella di un nugolo di no-vax romani che inalberano per strada un cartello su cui sta scritto che le cose stanno andando esattamente per com’era stato scritto nel famigerato libello “I protocolli dei savi anziani di Sion”, e cioè che gli ebrei “ashkenaziti” si apprestano a dominare il mondo. Quella porcheria che s’era inventata a cavallo tra Ottocento e Novecento la polizia zarista pur di andare addosso agli ebrei, quella porcheria di carta di cui sono rimasto di stucco a leggere un recente comunicato delle Librerie Feltrinelli che ne raccomandava la lettura.

PROTOCOLLI SAVI ANZIANI SION

 

Quella pagine che sanno di fogna vennero pubblicate in Italia per la prima volta all’indomani della Prima guerra mondiale. Nessuno in Italia si accorse di questo libraccio e questo perché da noi “la questione antisemita” non è mai esistita: in Italia negli anni Trenta c’erano 45 mila ebrei su una popolazione di circa 50 milioni di abitanti contro i 750mila che c’erano in Romania su una popolazione di 18 milioni di abitanti, e tanto per fare l’esempio di un Paese in cui l’antisemitismo è stato micidiale.

 

mughini

Quando nell’agosto 1938 vennero fuori le leggi razziali, il più gran antisemita italiano (l’ex sacerdote Giovanni Preziosi), rieditò  “I protocolli” e ne trasse due edizioni. La mia è una copia della terza edizione di cui l’acquirente non aveva nemmeno tagliato le pagine. Solo aveva segnato con uno sfregio di matita alcuni dei cognomi ebrei elencati alla fine del libro. Probabilmente di commercianti che gli erano rivali o di vicini di casa che gli stavano antipatici. E comunque Preziosi si lanciò dal terzo piano assieme a sua moglie poco prima che finisse la Seconda guerra mondiale. Nessuno al mondo lo ha mai rimpianto, e vorrei ben vedere il contrario.

 

PROTOCOLLI SAVI ANZIANI SION

Solo che adesso c’è gente che sfila per le città italiane facendo suo il messaggio che veniva dalla cloaca antisemita di 80 anni fa. Incredibile. Com’è incredibile lo spazio che si stanno prendendo i no-vax nella vita italiana di tutti i giorni. Se c’era un argomento buono in mano a quelli che avversavano i (sacrosanti) lockdown imposti prima dal governo Conte e poi dal governo Draghi, era che quelle chiusure rischiavano di mozzare le mani a buona parte dell’economia italiana. Adesso uno dopo l’altro sono tanti i sabati in cui i no-vax bloccano il centro di Milano e ne riducono all’asfissia il commercio che gli è congenito e salutare.

 

Guai a ridurre i confini della libertà di parola e d’espressione, obietterete. Siamo giunti in realtà a un momento delicato della nostra storia civile. Ascoltavo qualche giorno fa, durante una trasmissione televisiva di Retequattro di cui sono ospite di frequente, una sciagurata grillina senza arte né parte che pronunziava un lunga filippica contro il presidente Draghi nell’intento di spianarlo politicamente e moralmente.

 

NO VAX

Mi chiedo se a un eventuale convegno serio sul come costruire il ponte sullo Stretto di Messina, io potrei pronunziare una lunga filippica sull’argomento, con tutti i convenuti che mi ascoltano in silenzio. Io che a stento so battere un chiodo sul muro ad appendervi un quadro, e dunque che quanto al costruire un ponte sullo Stretto di Messina sono esattamente al livello di quella grillina in fatto di politiche economiche atte a un Paese del terzo millennio.

 

GIAMPIERO MUGHINI

I LIBRI DELLA FELTRINELLI SUI PROTOCOLLI DI SION 2SELVAGGIA LUCARELLI AL CIRCO MASSIMO TRA I NO VAXprotocolli dei savi di sion

I LIBRI DELLA FELTRINELLI SUI PROTOCOLLI DI SION 1giampiero mughini

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....