NATALIA ASPESI CONTRO LE “SCEMENZE” DI ALFONSINA LA PAZZA - “UN SIGNOR SCOOP”? CHE KATE MIDDLETON AVESSE IL SENO, ESSENDO DONNA, LO SI SOSPETTAVA ANCHE DA VESTITA, MENTRE NON SI CAPISCE PERCHÉ PUBBLICARE, SENZA AUTORIZZAZIONE, IL SENO DELLA SIGNORA, RENDEREBBE LA MONARCHIA PIÙ MODERNA - LE DONNE SONO OBBLIGATE A MOSTRARE IL SENO AL MONDO PER DIMOSTRARE IL LORO VALORE E LA LORO AUTONOMIA?....

Natalia Aspesi per "la Repubblica"

 

Tra le migliaia di seni nudi accatastati disordinatamente in quella simpatica teca del trash che è Chi, nell'agosto di due anni fa apparve un reperto sensazionale: apparteneva alla primogenita della royal family italiana, cioè a Marina Berlusconi. Essendo il settimanale di proprietà, come il suo direttore Signorini, della signora collegata a quel seno, si arguì che era stata lei stessa a imporla al buon uomo: per il femminile orgoglio di mostrare al popolo tutto, come anche il presidente di una grande azienda poteva avere un invidiabile, perfetto torace.

Mica solo le ministre e le fidanzate del padre premier! La messa a nudo dei reali è una lunga storia che ha spesso ravvivato le vite di chi, se denudato, non incuriosirebbe nessuno. Non tanto il nudo fisico, apprezzato dagli onanisti più sempliciotti, quanto quello, ben più dirompente, dei comportamenti privati; molto più interessanti nelle parole, nelle supposizioni, nelle intercettazioni, nelle dichiarazioni, nelle spiate, che nelle eventuali immagini, dei peccatori solitamente vestiti.

Dei Savoia se ne seppero di tutti i colori, soprattutto di Vittorio Emanuele, che fu accusato di assassinio, traffico di stupefacenti, corruzione, sfruttamento della prostituzione, che si fece i suoi mesi di galera ma poi fu sempre scagionato. Anche le vivaci sorelle ebbero in un passato ormai del tutto annebbiato i loro momenti di notorietà, per amori con attori, divorzi, pure tragedie, mentre il giovane Emanuele Filiberto ormai non lo fila più nessuno, essendo diventato uno dei tanti figuri televisivi inguardabili.

Per anni le star del rosa furono i principi di Monaco, sia il povero Ranieri, vedovo di Grace Kelly il cui fastoso matrimonio trasmesso in televisione in bianco e nero segnò l'inizio di una favola nera, che il suo successore, principe Alberto, e le due sorelle Carolina e Stefania, protagonisti di eventi tragici o strambi o privi di interesse, divorati dall'informazione anche chic.

Cioè: sospetti di omosessualità, fidanzate su fidanzate, calvizie e obesità, nozze principesche imposte a bellissime modelle molto recalcitranti: e da parte delle signore, nozze con divorziati anziani o con giovani trucidati dai piaceri offshore, o ancora con nobili ubriaconi e maneschi e relativi divorzi; oppure amori con attori, amori e nozze brevissimi con guardie del corpo, gigolò o saltimbanchi, e per tutti i Grimaldi, figli in quantità dentro e fuori dal sacro vincolo.

Fu lo svelamento incessante dei comportamenti molto liberi di questa famiglia, che del resto li usava per marketing del principato, a mitridatizzare le folle, asservendole allo sputtanamento di sangue blu, apparentemente più ghiotto di quello di attori e simili: essendo ancora molto cauto quello di politici pur meritevoli di ludibrio. Nulla ormai poteva più far scandalo, e fu Stephanie di Monaco comunque a rendere opera pia il nudo principesco, pubblicato in copertina sui soliti settimanali, per la campagna di lotta all'Aids.

Non si sa ancora se farà finta di niente o scatenerà il finimondo Letizia Ortis, moglie dell'erede al trono spagnolo Felipe, per il suo nudo (probabilmente inventato), dipinto da un pittore cubano e diventato la copertina di un cd della band "Sueños liquidos". Del resto suo suocero, il re Juan Carlos, è stato villanamente messo a nudo (non fisicamente, per fortuna, ha 74 anni, e un minimo di completo doppiopetto, come per il nostro ex premier, risulta ormai indispensabile); perché, pur con, quella faccia regalmente priva di eros, pare abbia avuto, non si sa chi le abbia almeno 1500 amanti.

La sua signora non contenta. Tuttavia, i giornali appositi sarebbero falliti da tempo se, sin dai tempi di Margaret, sorella della regina Elisabetta, cioè dagli anni cinquanta, la famiglia reale britannica avesse mantenuto una vita regalmente esemplare, o ne avesse fatte di ogni colore però in qualche atollo perduto nel pacifico, o avesse restaurato la mannaia per paparazzi e reporter d'assalto.

Nessuno ha dimenticato la vita tumultuosa, infelice e tragica della principessa Diana e le porno telefonate del principe di Galles alla sua adorata Camilla, diventata finalmente sua sposa allo scoccare della di lui funesta vedovanza. Né le birichinate recenti del principe Harry, ampiamente illustrate anche dai primi nudi mai visti di un erede al trono, essendo lui per ora, al terzo posto nella successione, dopo il fratello William e il padre Carlo.

Ogni volta che la casa dei Windsor ha fatto causa, ha vinto; per esempio la principessa Diana quando querelò il Mirrorper una fotografia rubata in palestra, e la duchessa di York per una foto che la mostrava in topless, mentre il consigliere finanziario le baciava l'alluce. Anche William e sua moglie Kate stanno già vincendo le cause contro chi ha pubblicato le foto della duchessa a torso nudo. È la reazione non di un futuro re, ma di un marito profondamente ferito per la violazione del corpo della donna amata.

Si sono sentite numerose scemenze attorno al caso, soprattutto da parte del geniale Signorini, che ha chiamato le 27 pagine del settimanale Mondadori sui duchi di Cambridge, "un signor scoop". Che la giovane signora avesse il seno, essendo donna, lo si sospettava anche da vestita, mentre non si capisce perché, come sostiene un po' altezzoso il fortunato giornalista, pubblicare, senza autorizzazione, il seno della signora, renderebbe la monarchia più moderna.

Le donne sono obbligate a mostrare il seno al mondo per dimostrare il loro valore e la loro autonomia? Non è massimamente offensivo non solo per la futura regina ma per tutte le donne che, sempre sul settimanale maschilista per signore, un villanissimo chirurgo plastico dal cognome funesto, sia autorizzato a valutare "lo scarso turgore e un certo svuotamento" del seno "pur naturale" di una giovane signora? Ma ragazze, se non ora,
quando?

 

ALFONSO SIGNORINI kate middleton topless closer LA COPERTINA DEL MAGAZINE CLOSER CON IL TOPLESS DI KATE kate middleton topless closer kate middleton topless closer marina berlusconi

Ultimi Dagoreport

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….

mario draghi ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI: IL DISCORSO DI MARIO DRAGHI A HONG KONG ERA UNA TIRATA D’ORECCHIE A BRUXELLES E ALLA DUCETTA DELLE "DUE STAFFE" - PER "MARIOPIO", SE TRUMP COSTRUISCE UN MURO TARIFFARIO INVALICABILE, È PREFERIBILE PER L'EUROPA TROVARE ALTRI SBOCCHI COMMERCIALI (CINA E INDIA), ANZICHE' TIRAR SU UN ALTRO MURO – SUL RIARMO TEDESCO, ANCHE GLI ALTRI PAESI DELL'UNIONE FAREBBERE BENE A SEGUIRE LA POLITICA DI AUMENTO DELLE SPESE DELLA DIFESA - IL CONSIGLIO A MELONI: SERVE MENO IDEOLOGIA E PIÙ REAL POLITIK  (CON INVITO A FAR DI NUOVO PARTE DELL'ASSE FRANCO-TEDESCO), ALTRIMENTI L’ITALIA RISCHIA DI FINIRE ISOLATA E GABBATA DA TRUMP CHE SE NE FOTTE DEI "PARASSITI" DEL VECCHIO CONTINENTE...