louis armstrong congo

LOUIS ARMSTRONG, UNA SPIA PER CASO – NEGLI ANNI ’60 IL LEGGENDARIO "SATCHMO" ERA STATO INCARICATO DAL DIPARTIMENTO DI STATO AMERICANO DI PROMUOVERE, TRAMITE IL JAZZ, L’IMMAGINE DEGLI STATI UNITI NEI PAESI CHE AVEVANO CONQUISTATO L'INDIPENDENZA DAL COLONIALISMO – MA IL VERO INTENTO DELLA CIA ERA USARLO COME “CAVALLO DI TROIA” PER RACCOGLIERE INFORMAZIONI RISERVATE SUI FUNZIONARI DEI PAESI AFRICANI – IL PRESIDENTE CONGOLESE LUMUMBA ERA IL BERSAGLIO PRINCIPALE DELLA CIA...

louis armstrong in congo 4

Tony Damascelli per "il Giornale"

 

Basta rovistare negli archivi della Cia e si scopre che Louis Armstrong venne usato, a sua insaputa, come spia nel continente africano, con l'obiettivo di rendere più facili e immediate le notizie e le relazioni con i governanti, quelli del Katanga in particolare. Un racconto che è dettagliato e riportato da Susan Williams nel libro, uscito nello scorso agosto, sotto il titolo White Malice. 

 

Satchmo era stato incaricato dal Dipartimento di Stato di lucidare l'immagine degli Stati Uniti nei Paesi che avevano conquistato l'indipendenza dal colonialismo e dunque il jazz, di grandissima moda in quel tempo, siamo a cavallo tra il Cinquanta e il Sessanta, rappresentava un passaporto per riunire la gente di colore sotto la bandiera del più illustre artista. 

louis armstrong in congo 1

 

Armstrong aveva 58 anni e la sua fame era mondiale, avrebbe raccolto un album di 20 pezzi sotto il titolo The real Ambassadors, proprio sul tema dei diritti civili, calpestati in Africa e non solo, lo stesso trombettista aveva abbandonato un tour in Unione Sovietica come manifestazione di protesta nei confronti di alcuni episodi di razzismo negli Usa. 

 

La Williams scrive che l'artista, accompagnato da Lucilla Wilson, sua quarta moglie, e da un rappresentante dell'ambasciata americana, aveva creduto di essere invitato a cena, a Leopoldville, al tempo la capitale del Congo, da un delegato del governo e invece si ritrovò al tavolo Larry Devlin, capo della Cia in Congo. Devlin avviò un'amicizia con il chiaro intento di usare Armstrong come «cavallo di Troia», per poi raccogliere dati e sussurri su quelli che erano i movimenti dei dirigenti del governo congolese. 

louis armstrong in congo 6

 

Siamo nell'inverno del millenovecentosessanta e la Cia aveva interesse a entrare in possesso di ogni notizia sul Katanga, la ricca provincia, carica di giacimenti minerari, con oltre mille e cinquecento tonnellate di uranio. Armstrong è partito per una serie di esibizioni a Lumumbashi (Elisabethville), la capitale. Devlin e altri funzionari della Central Intelligence Agency, si accodarono, spacciandosi per grandi amanti del jazz, il trombettista avrebbe raccolto applausi e un popolo pronto a «parlare». 

louis armstrong in congo 2

 

In realtà la missione degli americani era criminale, il libro della Williams e gli archivi della Cia lo confermano: il bersaglio era Lumumba, il presidente del Congo, eletto democraticamente ma il cui programma politico internazionale non era ancora chiaro per il governo americano. Si temeva, infatti, che il trentacinquenne Patrice Lumumba trascinasse il Paese sotto l'influenza sovietica, era il tempo della guerra fredda e non dei compromessi diplomatici. 

 

Armstrong era del tutto ignaro che lo stesso Lumumba fosse stato sequestrato e quindi tenuto in prigione dai soldati di Mobutu che era il capo militare del paese africano, assai vicino, se non complice e collaborazionista dell'operato della Cia. «Satchmo» suonò e cantò le sue creazioni, la folla lo applaudiva non immaginando che, due mesi dopo, Patrice Lumumba sarebbe stato ucciso da alcuni funzionari del governo e da altri «inviati» dal Belgio. 

patrice lumumba 2

 

Il lavoro sporco e omicida di Devlin, che in seguito ammise il piano e le responsabilità, era stato eseguito, nella vergogna mondiale ma con Mobutu perfettamente allineato agli Stati Uniti. 

 

Il libro della Williams porta testimonianze di un progetto da film horror, con i tentativi di assassinare Lumumba, infiltrando varie figure all'interno del territorio, anche sindacalisti e funzionari delle varie compagnie aeree, già a partire dalla sua creazione nel 47, uno scenario da 007 ma con risvolti efferati, poi abortiti prima che venisse l'idea di sfruttare Armstrong il quale, ha sempre smentito di fare parte di qualunque progetto criminale: «Anche se rappresento il governo, non tutte le politiche del governo mi rappresentano» o, sta scritto in una pagina di White Malice. 

louis armstrong in congo 5

 

«Satchmo» non fu il primo e neanche l'ultimo «cavallo di Troia», Hollywood ha fornito molto materiale, in cambio di droga e ruoli nelle produzioni più importanti. La storia continua, non solo in Africa.

louis armstrong in congo 8patrice lumumba 1louis armstrong in congo 2louis armstronglouis armstrong in congo 7LOUIS ARMSTRONG louis armstrong in congo 3PIPPO BAUDO E LOUIS ARMSTRONG

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...