COPIATE COPIATE, QUALCOSA RESTERÀ - E CESARE PAVESE COPIO' MAJAKOVSKIJ - NELL'“ELOGIO DEL PLAGIO” DI LUIGI MASCHERONI LA STORIA DI SCANDALI E PROCESSI LEGATI ALLA SOTTILE ARTE DEL COPIARE, DA MARZIALE AD AUGIAS

Elogio del plagio - Luigi Mascheroni Elogio del plagio - Luigi Mascheroni

Mario Baudino per “la Stampa”

 

È probabile che ai lettori di Serena Vitale il titolo del bellissimo saggio su Majakovskij (Il defunto odiava i pettegolezzi, Adelphi) abbia ricordato qualcosa di più vicino a noi, nello spazio e nel tempo. Scrisse infatti il poeta russo nella sua ultima lettere indirizzata «A tutti», prima di spararsi un colpo di pistola al cuore: «Non incolpate nessuno della mia morte e, per piacere, non fate pettegolezzi. Il defunto li odiava».

 

Più o meno con le stesse parole si accomiatò Cesare Pavese, addormentandosi per sempre in una stanza dell’albergo Roma, a Torino: «Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi». E pur considerate le vicissitudini abbastanza simili che condussero i due scrittori al suicidio, la coincidenza non passa inosservata.

 

Citazione, omaggio letterario, memoria involontaria, forse addirittura plagio? È indubbio che, se ci si avventura con questo passo anche sull’estrema soglia, la faccenda va presa molto sul serio.

 

LUIGI MASCHERONILUIGI MASCHERONI

Non la si può liquidare appunto col «pettegolezzo», quello che accompagna come un basso continuo la letteratura soprattutto moderna, puntellata da denunce di plagi d’ogni genere, autodifese ora orgogliose ora imbarazzate, polemiche al vetriolo, processi, in qualche caso (raro) condanne, disperazioni e persino la morte, come accadde a un’autrice indiana, Indrani Aikath Gyaltsen, nel 1994, e alla francese Christine Chaufour Verheyen, nel 2000. Si uccisero entrambe perché, smascherate, non vollero sopravvivere alla vergogna.

 

SAVIANO - GALIMBERTI - AUGIAS SAVIANO - GALIMBERTI - AUGIAS

Va detto che rappresentano un’eccezione, in un mare di continue riscritture, alcune «creative» e geniali, altre molto meno. Di questo mare sconfinato in perenne tempesta esiste ora una preziosa cartografia, stilata con pazienza borgesiana da Luigi Mascheroni in Elogio del plagio (appena uscito per Aragno), ovvero Storia, tra scandali e processi, della sottile arte di copiare, da Marziale al web.

 

È un’enciclopedia «impossibile», sterminata e ironica, che spulciando tra biografie, studi accademici e articoli di giornale non risparmia (quasi) nessuno, dai casi più noti come i cosiddetti «plagi» di D’Annunzio a quelli già dimenticati dopo qualche giorno di furore mediatico, scopiazzature firmate da filosofi alla moda, giornalisti celebri, intellettuali di prestigio anche se purtroppo frettolosi.

 

vladimir majakovskij  4vladimir majakovskij 4

Mascheroni si diverte, con amore. Il suo «elogio del plagio» (che ovviamente include anche in nota la coppia Majakovskij-Pavese) oscilla tra la sincerità e l’ossimoro. E del resto, come da aforisma attribuito a vari personaggi, da Stravinskij a Picasso a Dalí, dunque anch’esso plagiato, «i grandi artisti non copiano: rubano».

 

cesare pavesecesare pavese

 

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...