gaga

1. NEL PRIMO SUPER BOWL DELL'ERA TRUMP, DOVE TUTTO ASSUME UN SIGNIFICATO POLITICO 2. ECCOLA, L'AMERICA DIVISA IN DUE CHE NON RIESCE A RITROVARE UNITÀ NEMMENO DAVANTI ALLO SCHERMO. DIVISA FRA CHI SI SCHIERA COL SUPER CAMPIONE PRO TRUMP, TOM BRADY, CHE STRAPPA LA MEGA COPPA AI FALCONI RIVALI IN FINALE DI PARTITA. E CHI SI ESALTA QUANDO CENTINAIA DI DRONI CHE ILLUMINANO IL CIELO DI HOUSTON SI ACCENDONO SU LADY GAGA

VIDEO - LADY GAGA CHE INTONA "THIS LAND IS YOUR LAND

 

PAPA AL SUPER BOWL

 
 

 

 

 

 

Anna Lombardi per repubblica.it

 

lady gagalady gaga

Il primo strappo arriva ancor prima del fischio d'inizio, quando sul palco dell'evento sportivo più atteso d'America, il 51esimo SuperBowl che si è appena concluso allo Nrg Stadium di Houston, Texas, con la vittoria dei New England Patriots, salgono le "Schuyler sisters": che per la cronaca non sono una band di tre sorelle ma i personaggi che Phillipa Soo, Renée Elise Goldsberry and Jasmine Cephas Jones interpretano nel musical hit di Broadway "Hamilton".

 

Sono lì per intonare il brano patriottico per eccellenza, quell'"America The Beautiful" che è quasi un secondo inno nazionale. Interpretazione impeccabile: almeno fino a quando, al verso che dice "and crown thy good with brotherhood" (Dio coroni il tuo bene con la fratellanza) aggiungono una parolina: "sisterhood", sorellanza. E lo stadio esplode in un applauso, mentre all'allenatore dei Falcons inquadrato proprio in quell'istante scappa un contagioso sorriso. 

lady gaga 9lady gaga 9

 

Una leggera, graziosissima affermazione femminista che nel primo Super Bowl dell'era Trump, dove tutto assume un significato politico, è già una piccola rivoluzione. Che cancella su Twitter ogni traccia del cantante country Luke Bryan, che si cimenta con una piuttosto piatta versione dell'inno subito dopo.

 

Eccola, l'America divisa in due che non riesce a ritrovare unità nemmeno davanti allo schermo. Divisa non solo fra chi tifa Patrioti o Falconi ma fra chi si schiera col super campione pro Trump, Tom Brady, che strappa la mega coppa ai falconi rivali in finale di partita. E chi si esalta quando le luci - e che luci, quelle di centinaia di droni che illuminano il cielo di Houston - si accendono su Lady Gaga. La regina del pop l'aveva promesso: riunirò il Paese.

 

lady gaga 77lady gaga 77

E a modo suo, ci prova davvero: appollaiata come Spiderman sul tetto dello stadio, Gaga intona due canzoni simbolo della storia d'America. Inizia intonando "God bless America", altro inno patriottico scritto da Irving Berlin nel 1918. Ma nel verso successivo passa a "This Land is your land" di Woody Guthrie, un classico dei movimenti di protesta, rispolverato anche nelle ultime manifestazioni contro il Bando di Trump, con quel suo ritornello che dice "This land war made for you and me", questa terra è stata fatta per me e per te.

 

superbowl 81superbowl 81

Poi si tuffa - letteralmente, sostenuta da cavi d'acciaio - nel suo hit più famoso, quel Born this way diventato l'inno del movimento omosessuale, per poi ripercorrere i suoi brani più famosi. Una performance che manda letteralmente in tilt Twitter che trasforma immediatamente #LadyGaga in trendy topics con 5,1 milioni di tweet, compreso quello di un esaltatissimo ex vicepresidente Joe Biden: "fiero di aver lavorato insieme contro la violenza domestica". "Twitta anche Hillary Clinton: Sono una dei 100 milioni di fan del Super Bowl che è appena impazzita per Gaga il messaggio della Lady a tutti noi".

 

tom brady 13tom brady 13

Intanto, messaggi che fino a poche settimane fa ci sarebbero sembrate solo di buon senso civile e che nell'America che vuol chiudere le sue frontiere suonano invece come affermazioni politiche arrivano anche dai tanti spot che frammentano la partita, notoriamente i più visti e dunque i più costosi (quest'anno si è arrivati a 5 milioni di dollari per 30 secondi di pubblicità).

 

Coca Cola, ad esempio, ha deciso di riproporre quello con persone di ogni razza che cantano America The Beautiful in lingue diverse: datato 2014, assume un senso totalmente diverso nel nuovo contesto. Una scelta voluta, secondo il pubblicitario Lynn Power, che al New York Times dice: "Hanno fatto bene a trasmettere quel vecchio spot. Oggi è più rilevante di quando fu trasmesso nel 2014".

 

tom brady 12tom brady 12

E che dire di Airbnb, che nello spazio pubblicitario comprato all'ultimo minuto utile, mostra gente di culture diverse con una scritta in sovrimpressione: "non importa chi sei, da dove vieni, chi ami, in cosa credi. Ci apparteniamo tutti. Più ci accettiamo, più è bello il mondo".

 

tom brady bacio gisele bundchentom brady bacio gisele bundchen

Notevole anche lo spot dell'Audi: dove un padre guarda la figlia che gareggia in una competizione di go-cart. E si chiede: "Cosa dovrei dire a mia figlia: che sarà valutata meno di un uomo? Che sarà pagata meno di un uomo? Che suo padre è considerato più di sua mamma? Che penseranno sempre che è inferiore a qualunque uomo che incontrerà?" Per poi concludere che no, forse non finirà così: "il progresso è per tutti".

 

Spot, touchdown e canzoni: ma intanto i "patrioti" si aggiudicano la partita. E

confermano la previsione del loro tifoso più accanito, Donald Trump. "Wow" commenta caustico su Twitter il regista Michal Moore: "Proprio come alle elezioni dello scorso novembre. Compresa la scena dei fan dei Falcon in festa, mezz'ora prima di perdere".

 

tom brady 11tom brady 11

 

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…