NIENTE CONCERTI E FESTIVAL: IL VIRUS SPEGNE LA MUSICA. DA 'ROCK IN ROMA' A 'UMBRIA JAZZ', DA CARACALLA AI LIVE DI VASCO, CREMONINI, ULTIMO: TUTTO RINVIATO AL 2021 – DIFFICILE RECUPERARE GLI SHOW DELLE STAR INTERNAZIONALI COME McCARTNEY – IL NODO RIMBORSI: EROGATI DEI VOUCHER VALIDI PER L'ACQUISTO DI BIGLIETTI PER ALTRI CONCERTI - C'E' CHI VA CONTROCORRENTE: L'AGENZIA DI DIODATO, LEVANTE E SILVESTRI...
Mattia Marzi per “il Messaggero”
A mali estremi, estremi rimedi. È una risposta drastica quella che i grandi organizzatori italiani di concerti si sono ritrovati a dare al pubblico, agli artisti e ai lavoratori del mondo dello spettacolo dopo l'approvazione da parte del governo del nuovo decreto sulle misure di contenimento della diffusione del coronavirus, che ha reso infattibili tutti gli eventi con più di 1.000 persone per luoghi all'aperto e 200 persone per posti al chiuso nei quali non può essere garantito il rispetto di almeno un metro di distanza tra le persone. Le tournée dei loro artisti sono state cancellate o rinviate al prossimo anno.
I DUBBI
Saltano non solo i raduni negli stadi e nelle arene di Vasco, Ultimo, Tiziano Ferro e Cesare Cremonini. Non solo i festival, dal Rock in Roma all'Arena di Verona, passando per Umbria Jazz e Caracalla. Ma anche i tour di Baglioni, De Gregori, Bocelli, Pezzali, Salmo. Per non parlare delle date italiane di star internazionali come Paul McCartney, Kendrick Lamar, Eric Clatpton, Lana Del Rey, Kiss, Billie Eilish, Pearl Jam e Iron Maiden, per i quali il ritorno in Italia nel 2021 è tutt'altro che certo.
Niente da fare anche per le date dopo l'estate: annullato l'atteso concerto-evento per i trent'anni di carriera di Ligabue previsto il 12 settembre a Campovolo. E dubbi per i quattordici show di Zucchero all'Arena di Verona a settembre. Ieri è arrivato un annuncio corale firmato da otto società, che erano in attesa da settimane di direttive dal governo: Live Nation, Friends and Partners, Vivo, D'Alessandro & Galli, Magellano, Vertigo, Comcerto e Daze. «Era inevitabile e non avevamo alternative. Siamo in attesa di un decreto ancora più esplicativo sia in materia di assembramenti che in materia di sostegno alle varie categorie che fanno parte del mondo dello spettacolo», dice Clemente Zard di Vivo.
IL NODO
Ora bisognerà capire cosa ne sarà dei milioni di biglietti che erano stati già acquistati per questi live. Stiamo parlando di 350 milioni di fatturato, stando ai dati di Assomusica, l'associazione che riunisce gli organizzatori. Per quanto riguarda i concerti rinviati, i biglietti saranno validi per le nuove date. Chi vorrà potrà però chiedere i rimborsi, i quali verranno erogati sotto forma di voucher, buoni - dello stesso valore del biglietto acquistato - che resteranno validi per l'acquisto di biglietti per altri concerti. Ma il voucher andrà richiesto entro il 17 giugno e, una volta emesso, potrà essere speso a partire dal 21 maggio solo per l'acquisto di biglietti per eventi organizzati dallo stesso promoter del concerto per il quale si era acquistato il tagliando. Sarà valido per 18 mesi.
Una modalità di rimborso che è regolata dal decreto-legge approvato lo scorso 17 marzo, che in qualche modo viene in soccorso alle casse degli organizzatori degli eventi ma che susciterà malumori tra i fan. Non di tutti i live saltati sono stati infatti già comunicate le modalità di rimborso. Non solo per gli show degli artisti internazionali, ma anche per quelli degli artisti italiani come Vasco. Per quest'ultimo, almeno per ora, potranno essere rimborsati solo i ticket per le date di Firenze e Milano, in programma rispettivamente il 10 e 15 giugno, che verranno recuperate nel 2021. È giallo invece sul recupero delle due date previste al Circo Massimo (19 e 20 giugno) nell'ambito di Rock in Roma.
CONTROCORRENTE
In assenza di informazioni da parte del suo promoter, Live Nation, sono gli organizzatori del festival capitolino, Max Bucci e Sergio Giuliani, a parlare: «Non abbiamo ancora le idee chiare. È un momento particolare». Qualcuno, però, va controcorrente. Francesco Barbaro di OTR, storica agenzia, parlando a nome delle realtà indipendenti si dice disposto ad andare comunque avanti rispettando le disposizioni, «magari triplicando le date nella stessa location»: artisti del roster dell'agenzia come Silvestri, Levante e Diodato si sono già detti disponibili. E Claudio Trotta, che ha organizzato gli show italiani di Springsteen, AC/DC e David Bowie, sottolinea: «Il mondo della musica dal vivo non è fatto solo di grandi eventi». Intanto c'è già chi pensa alla ripartenza e si porta avanti. L'Arena di Verona ha annunciato due spettacoli per i 150 anni dell'Aida il 19 e 22 giugno 2021: sul podio ci sarà nientemeno che Riccardo Muti, che eseguirà il capolavoro di Giuseppe Verdi in forma di concerto.