padrini madrine

NIENTE PADRINI E MADRINE PER BATTESIMI E CRESIME: LA SVOLTA RIGORISTA DEI VESCOVI - NON È AFFATTO SUFFICIENTE ESSERE SOLO DEI BUONI AMICI DI FAMIGLIA O ANCHE DEI PARENTI STRETTI SE POI MANCA L'IMPEGNO COSTANTE E CONVINTO A SEGUIRE IL BAMBINO NEGLI ANNI DEL CATECHISMO - DA SULMONA A CATANIA, LE DIOCESI RIVOLUZIONANO LE CELEBRAZIONI - IL CODICE DI DIRITTO CANONICO, INFATTI, NON PREVEDE L'OBBLIGATORIETÀ DI QUESTE FIGURE. TUTTAVIA SI PRECISANO LE QUALITÀ RICHIESTE PER…

Franca Giansoldati per “il Messaggero”

 

padrini madrine 1

Padrini o madrine non dovrebbero limitarsi a fare le comparse e a dileguarsi dalla vita spirituale dei bambini subito dopo le cerimonie religiose. Piuttosto dovrebbero prendere per mano i piccoli e insegnare loro le tappe della fede. Dal battesimo, il più importante sacramento, all' accompagnamento per la prima comunione e, infine, la cresima.

 

E' partita l' anno scorso da Sulmona, in Abruzzo, una riflessione importante che sta avanzando lentamente su tutto il territorio nazionale. E forse potrebbe anche allargarsi in tutta Italia. Chissà. La domanda cruciale che il vescovo Michele Fusco ha posto a tutti i parroci della sua diocesi è tutt' altro che marginale ai fini della crescita spirituale e della trasmissione cristiana: chi sono realmente coloro che portano in chiesa i neonati durante il rito del battesimo o accompagnano i ragazzini al momento della cresima?

 

CATECHISTI Secondo il vescovo (ma non è l' unico) forse non è affatto sufficiente essere solo dei buoni amici di famiglia o anche dei parenti stretti se poi manca tutto il resto, e cioè l' impegno costante e convinto a seguire il bambino negli anni del catechismo, ad insegnargli le prime preghiere o semplicemente a parlargli della presenza di Dio.

padrini madrine

 

Considerando la progressiva perdita della fede in un paese come l' Italia che si sta orientando sempre più su una realtà scristianizzata, forse è arrivato il momento di analizzare meglio queste figure non secondarie, il loro ruolo e soprattutto il peso che dovrebbero esercitare per la maturazione del «figlioccio». Per farla breve l' anno scorso, ad agosto, monsignor Fusco ha firmato un decreto che ha abolito la figura del padrino e della madrina nella sua zona.

 

Si tratta di un esperimento pilota che avrà una validità triennale e servirà a capire come procedere in futuro. Per il momento i contraccolpi tra i fedeli e le giovani coppie - da poco diventate mamme e papà - non ce ne sono stati tanti. Si sono registrate solo timide reazioni, a metà strada tra il perplesso e l' incuriosito poi tutto è finito lì. E questo sembra avvalorare la tesi del vescovo che punta a ridisegnare questo importante passaggio e dare, in futuro, una maggiore carica di responsabilità ai padrini e alle madrine.

arcivescovo salvatore gristina

In poco tempo alla diocesi di Sulmona se ne sono affiancate altre, quella di Pescara e poi un' altra in Calabria, due al Nord e, ultimo caso, a Catania.

 

«Ad esigere la presenza dei padrini non è la celebrazione in quanto tale, ma la crescita nella fede del battezzando o del cresimando, per cui essi dovranno essere credenti solidi, capaci e pronti a sostenere nel cammino della vita cristiana. Il loro compito è una vera funzione ecclesiale» ha spiegato ai fedeli il vescovo Gristina.

 

Poi citando a corredo il Catechismo ha sottolineato con rammarico che nell' attuale contesto «socio-ecclesiale la presenza dei padrini e delle madrine risulta spesso una sorta di adempimento formale o di consuetudine sociale, in cui rimane ben poco visibile la dimensione della fede». A questo aspetto si aggiunge spesso «la situazione familiare complessa e irregolare di tante persone proposte per assolvere questo compito: ciò rende la questione ancora più delicata».

 

COERENZA In questi mesi al quartier generale della Cei non vi sono stati commenti di sorta a proposito di queste iniziative anche perché i vescovi, sul territorio di loro competenza, hanno l' autorità necessaria per firmare decreti del genere. Tutto il resto è discrezionale. Il Codice di diritto canonico indica solo la possibilità della presenza di madrine e padrini, ma non l' obbligatorietà. Tuttavia si precisano le qualità richieste per svolgere questo compito: avere «una vita conforme alla fede».

PAPA FRANCESCO CON GUALTIERO BASSETTI

«A Sulmona abbiamo pensato di fare un esperimento. Da tempo nella prassi quotidiana accadeva che chi si presentava per fare il padrino o la madrina poi non partecipava mai alla vita spirituale del bambino, non lo seguiva al catechismo per esempio. Da qui è partita la nostra riflessione che ha aperto altre riflessioni. Una su tutte: queste figure che accompagnano i bambini ai primi sacramenti non possono essere estranee alla fede».

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO