nomine rai andreatta maggioni campo dallatana salerno

VOI GUARDATE IL FESTIVAL, CHE A VIALE MAZZINI GUARDANO LE NOMINE - ECCO L'ASSETTO CHE SARÀ PRESENTATO AL CDA: ANDREATTA RAI1, DALLATANA RAI2, SALERNO RAI3, LEONE AL CORDINAMENTO AL POSTO DI MARANO, MARANO A RAI PUBBLICITÀ - TRE MANAGER PER CAMPO DALL'ORTO: RAI FICTION, RAICINEMA SPACCHETTATA, DIRETTORE CREATIVO ''PER L'ESTETICA''

 

Marco Castoro per la Notizia (www.lanotiziagiornale.it )

 

monica maggionimonica maggioni

RAI, VIA AL FESTIVAL DELLE NOMINE

In Rai non tutti hanno la testa a Sanremo. C’è chi invece ha le idee piuttosto chiare su come ristrutturare Viale Mazzini. La prossima settimana nel cda arriveranno i tre nomi dei nuovi direttori che il dg Campo Dall’Orto ha nella manica. Salvo sorprese dell’ultim’ora le poltrone andranno a Eleonora Andreatta (Raiuno), Ilaria Dallatana (Raidue) e Andrea Salerno (Raitre). L’attuale direttore della rete ammiraglia, Giancarlo Leone, passerebbe al Coordinamento dell’offerta, incarico che attualmente ricopre Antonio Marano, il quale a sua volta decollerebbe verso lidi milanesi a Rai Pubblicità.

ilaria dallatanailaria dallatana

 

 Con questa mossa Campo Dall’Orto placherebbe la sete di poltrone che arriva dalle correnti politiche. La nomina della Andreatta serve a tranquillizzare l’area cattolica che non vuole perdere il controllo della rete ammiraglia e che teme l’arrivo di un direttore riformatore.

 

La Dallatana è stimata e apprezzata dalle società di produzione (è un ex Magnolia) e dall’universo berlusconiano (la consulenza con Mediaset lo testimonia). Salerno (che sta già reclutando il cast della sua squadra prima di avere l’incarico) è da sempre un pupillo di Veltroni. È il direttore editoriale di Fandango e autore di Gazebo.

giancarlo leonegiancarlo leone

 

FASE DUE

Nominati i direttori di rete – occorre fare in fretta perché incombono le scadenze dei nuovi palinsesti – Campo Dall’Orto farà le nomine a cui tiene di più. Gli ultimi innesti della sua governance, che già vede in campo Parapini (Comunicazione), Coldagelli (ufficio Stampa), Rossi (capostaff dg), Schiavone (Marketing), Verdelli (informazione) e il suo fedelissimo braccio destro Tagliavia.

eleonora tinny andreattaeleonora tinny andreatta

 

I nuovi saranno tre figure importantissime per la gestione di Campo Dall’Orto. Tutti esterni. Manager a cui spetta il controllo delle produzioni di fiction, della direzione creativa che dovrà occuparsi dell’estetica dei programmi e dell’acquisto dei prodotti (film, serie tv, telefilm nazionali e internazionali), struttura questa che verrà scorporata da RaiCinema, a cui resterà solo la distribuzione delle pellicole.

 

FASE TRE

Potrebbe slittare di qualche mese la nomina dei direttori dei tiggì. Orfeo dovrebbe restare al Tg1 perché sta facendo bene con gli ascolti e perché la sua linea editoriale non ha un andamento schizofrenico. Per quanto riguarda il Tg2 e il Tg3 potrebbero esserci due cambi della guardia. Il telegiornale ora diretto da Masi dovrebbe occuparsi soprattutto delle inchieste, quello della Berlinguer più del territorio. Chi scalpita dietro le quinte per avere un posto in palcoscenico è Riotta, spinto dalla cordata Gentiloni-Anzaldi-Rizzo Nervo.

antonio campo dall ortoantonio campo dall orto

 

QUANDO ANZALDI TACE

Il deputato renziano Anzaldi spara nei confronti dei vertici Rai. Lancia messaggi alla Maggioni, la cui nomina a presidente è stata decisa sull’aereo con Gentiloni, il politico di riferimento della cordata a cui appartiene lo stesso Anzaldi. Quest’ultimo, membro della Vigilanza vorrebbe che la presidente si confrontasse con lui come referente, così come dovrebbe fare il dg, essendo stato scelto da Renzi.  La realtà è però ben diversa. Morale della favola: Anzaldi da mazziere si è ritrovato nel ruolo del due di coppe a briscola quando comanda bastoni.

andrea salerno con zoro e damilano gazeboandrea salerno con zoro e damilano gazebo

 

E perciò ha iniziato la sua campagna di disturbo allo scopo di racimolare qualche osso da spolpare in fase di nomine (il suo candidato Riotta rischia di restare fuori dai giochi). Ma i suoi avvertimenti non sono stati presi bene da Renzi che ha chiesto ai capigruppo del Pd di replicare alle accuse. Hanno preso le difese dei vertici di Viale Mazzini e così la sortita di Anzaldi è finita per blindare ancora di più Campo Dall’Orto, dando anche l’impressione che i vertici siano svincolati dalle pressioni politiche di Palazzo Chigi.

 

Perché se non si confrontano con il numero uno dei renziani in Vigilanza vuol dire che sono autonomi. Anzaldi è un’anima in pena. Ha attaccato Giannini e Ballarò, il direttore di Raitre Vianello. Del Tg3 Berlinguer, la Leosini per Storie maledette. Ora la Maggioni e Campo Dall’Orto. Ma non ha detto nulla sui soldi sprecati per la trasmissione di Riotta di quest’estate, 2 milioni di budget che divisi per le 7 puntate fanno oltre 285 mila euro a serata, più di Ballarò che è costato mediamente 150 mila a puntata (super compenso del conduttore a parte).

antonio marano (2)antonio marano (2)MICHELE ANZALDIMICHELE ANZALDI

 

 

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...