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NON C’È PIÙ RELIGIONE: LAURA PAUSINI SPOSA UNA COPPIA GAY DURANTE UN SUO CONCERTO IN MESSICO! LA CANTANTE TRASFORMA IL PALCO IN UN ALTARE DOPO CHE LUIS E JULIO, DUE MEDICI DELLA CAPITALE, AVEVANO CHIESTO DI DICHIARARSI IN PUBBLICO. LEI È ANDATA OLTRE, E LI HA UNITI IN MATRIMONIO (NON UFFICIALE)

Giovanni Ferrari per www.panorama.it

 

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Lo aveva annunciato in un video su Facebook proprio ieri pomeriggio. "Sono a Città del Messico e stasera finalmente canteremo all'Auditorio Nacional. Vi aspetto con tante canzoni e con una sorpresa molto nuova e particolare". Ma nessuno avrebbe mai immaginato che il celebre palcoscenico della capitale messicana si sarebbe trasformato in un vero e proprio altare. Infatti, durante il suo concerto, Laura Pausini ha "sposato" una coppia di due ragazzi, suoi fan, che hanno voluto chiedere proprio a lei di celebrare il loro amore.

 

 

Un momento che ha stupito anche gli stessi due ragazzi Luis e Julio, entrambi dermatologi a Città del Messico. Uno di loro infatti aveva scritto una mail alla Pausini chiedendo di potersi dichiarare proprio in occasione del suo concerto, e in particolare con il brano Il nostro amore quotidiano (nella versione spagnola Nuestro amor de cada día).

 

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E così, la Pausini ha cantato per loro questa canzone contenuta nell'ultimo album "Simili" e, davanti alle 12mila persone dell'Auditorio Nacional (sold-out), ha detto: "Con questa canzone io vi sposo". Chiaramente si è trattato di un gesto simbolico, e nei prossimi giorni i due ragazzi lo concretizzeranno con firme e documenti necessari.

 

Un gesto simbolico, sì, ma importante, che per la cantante di Solarolo (ora impegnata nel leg statunitense del suo tour mondiale; a ottobre inizieranno le date in Europa) è l'ennesima dichiarazione di uguaglianza a favore dei diritti del mondo LGBT. Già qualche mese fa, in occasione del lancio del suo ultimo album "Simili", aveva rilasciato una provocazione importante: "Non mi sposo finché non potrà farlo la mia amica lesbica".

 

 

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E non è tutto: durante la sua partecipazione come super-ospite allo scorso Festival di Sanremo la cantante aveva affermato: "Se siamo simili siamo tutti uguali. Dobbiamo proteggerci, non dividerci". Un messaggio universale - che vale per tutto e per tutti - ma che, se si applica all'attualissima battaglia per il riconoscimento di alcuni diritti LGBT (vedi il dibattito sulle unioni civili in Italia), assume un valore ancora più forte.

 

Quando si parla di un artista, non si parla solo delle sue canzoni o della posizione in classifica che si raggiunge. Si parla anche (e soprattutto) di coscienza. Che impatto hanno le canzoni che si propongono a chi ascolta? Si è sinceri nei confronti del pubblico? Insomma: che cosa rimane di ciò che scriviamo, cantiamo, gridiamo nei palazzetti? Cosa c'è dentro alla storia delle canzoni? Tutto questo contiene un potenziale di cambiamento della realtà intorno a noi?

 

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La provocazione vale per tutti. E l'esempio della Pausini è lampante. Piacciano o meno i suoi brani, la nostra cantante più famosa al mondo su questo è un passo avanti a noi. Si è sempre raccontata in modo sincero e limpido, a volte risultando troppo schietta e per alcuni addirittura scomoda. Ha sempre voluto affermare la sua posizione, ma mai senza ascoltare quella degli altri. Al punto da metterci la faccia sempre. E - perchè no? - al punto da sposare due suoi fans tra una canzone e l'altra.

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