orietta berti

“NON VADO SUL CARRO DEL PRIDE SOLO PERCHÉ A 80 ANNI MI GIRA LA TESTA” - ORIETTA BERTI OVER THE RAINBOW: “OGNUNO DEVE ESSERE LIBERO DI AMARE CHI VUOLE” - "DORMO SOLO DUE ORE LA NOTTE, MA HO TALMENTE TANTA ENERGIA CHE CERTI GIORNI MI SENTO UNA RAGAZZINA. UN ESEMPIO? L’ALTRO IERI ERO IN SALA DI REGISTRAZIONE E SI È STANCATO IL TECNICO, MENTRE IO CONTINUAVO A DIRGLI…" - E SU FEDEZ E ACHILLE LAURO…

Estratto dell'articolo di Daniela Lanni per www.lastampa.it

 

 

ORIETTA BERTI NEL 1973

«Forse non mi rendo ancora conto di avere 80 anni. È importante stare bene in salute e avere la testa a posto. Poi ho talmente tanta energia che certi giorni mi sento una ragazzina. Un esempio? L’altro ieri ero in sala di registrazione e si è stancato il tecnico, mentre io continuavo a dirgli “no, ma facciamo ancora questo, dobbiamo finire quest’altro…”.

 

Insomma, non mi fa nessun effetto, è un numero normale». Mentre parliamo al telefono Orietta Berti, tra le poche protagoniste femminili in campo musicale di un’intera epoca, è seduta nella sala della sua villa a Montecchio, in provincia di Reggio Emilia, e ha da poco finito di piantare dei fiori color fucsia nel giardino di casa. Una mattinata di «relax», come lei stessa l’ha definita, che raramente capitano. Perché l'Usignolo di Cavriago, nonostante i 58 anni di carriera alle spalle, resta un’artista curiosa, attenta ai dettagli e con un’agenda piena di impegni. «Pensa che dormo solo due ore la notte, sono sempre lì a riflettere su tutte le cose da fare» dice, e fortuna che siamo al telefono, altrimenti avrebbe visto il mio stupore.

 

Orietta ma non festeggia?

ORIETTA BERTI GF VIP

«Farò un brindisi ma questo è un lavoro molto intenso e la vita scorre. A giugno ho tante sorprese in ballo tra registrazioni, montaggi dei video, comparsate in tv, poi i concerti. Dagli anni ’80 mi produco da sola e, insieme a mio marito, abbiamo una società, quindi il lavoro è doppio. Ora mi aiutano anche i miei figli. Il mio dono è quello di saper ascoltare tutti. Ai ragazzi giovani che oggi vendicchiano qualcosa e pensano di avere già tutto ai propri piedi dico che non è vero. Questo lavoro è come la frase del film Via col Vento pronunciata da Rossella O’Hara: “Domani è un altro giorno”, devi sempre cominciare da capo».

 

(...)

 

 

 

Con “Diverso” affronta un altro tema molto forte: l’omosessualità.

ORIETTA BERTI E SUO MARITO OSVALDO Paterlini

«Per il mio compleanno ho fatto questa canzone in cui c’è una madre che protegge il proprio figlio che si è dichiarato gay. Nel video la mamma gli dice che non sbaglia ad amare un’altra persona, che siamo nati per amare e non per odiare, è la cosa più semplice e naturale che c’è. Credo sia giusto che questo mondo abbia il coraggio di cambiare. Purtroppo ci sono delle famiglie che non accettano il figlio diverso, che poi diverso in cosa? Diversi sono loro, casomai. Un animale non abbandona i cuccioli. L’ho fatta in collaborazione con le case d’accoglienza “Arcobaleno” a Milano che aiutano questi ragazzi che purtroppo vengono emarginati dalla loro famiglia di origine».

 

L’amore non dovrebbe essere etichettato, imprigionato. Eppure lo è ancora. Perché si fatica ancora ad accettare un sentimento che dovrebbe essere universale e privo di barriere?

orietta berti e madame sisi

«Non lo so. Forse per la paura dei giudizi o di un vicino che ti deride? Non capisco questa mentalità che c’era, c’è, e, forse, ci sarà in futuro, anche se mi auguro di no. Per me sono persone di un’intelligenza superiore agli altri perché hanno sia quella femminile che maschile. Poi sono sempre presenti. Ho tanti amici omosessuali e ci sono sempre nel momento del bisogno. Li adoro, sono come dei fratelli».

 

A un Gay Pride andrebbe?

«Mi hanno invitata tantissime volte. Sono andata a fare gli spettacoli all’arrivo, cioè quando finiva la sfilata. Sono stata a Roma, Napoli, Milano. Andare sul carro, son sincera, ho paura perché mi gira la testa».

orietta berti a sanremo

 

Abbiamo avuto tantissimi esempi di persone che hanno fatto successo e poi sono state dimenticate. Lei resta amata da un pubblico sempre più ampio. A cosa attribuisce il suo essere intramontabile?

«Sono nata discograficamente in un periodo molto buono per la musica. Da metà anni ’60 fino agli anni ’80 tutta la discografia italiana era d’oro e andava in tutto il mondo. Poi c’erano le manifestazioni che ti portavano nella casa degli italiani. Da ragazzina fino all’età matura sono cresciuta e invecchiata con loro. Mi vedono come una vicina di casa, una parente. Ed è bello».

 

Nella sua carriera ha conosciuto e lavorato con tanti personaggi del mondo dello spettacolo, cinema e musica. Chi le è rimasto nel cuore?

«Tante persone. Mi sono trovata molto bene con Ugo Tognazzi, che è stato 24 giorni in casa mia, dove abbiamo girato “I nuovi mostri”, perché avevo troppi concerti; un mese che non dimenticherò mai, c’era Scola, è venuto Monicelli. A Roma ho registrato anche con Paolo Villaggio, “Quando c'era lui... caro lei!”. Ricordo con piacere anche Pippo Baudo: tutte persone belle e intelligenti».

orietta berti

 

Tornando all’attualità, Manuelito, Fedez e Achille l’hanno riavvicinata ai giovani. Continuate a sentirvi?

«Sono sempre presenti. Fedez di recente mi ha mandato un uovo di Pasqua, Achille Lauro, fragole e champagne. Siamo in perfetta armonia con tutti. Anche con Manuelito, in arte Hell Raton, con cui lo scorso anno, ho cantato “Luna Piena”, ed è stata la canzone più ascoltata nelle discoteche. Nelle mie serate la devo fare almeno tre volte perché sono i ragazzini a richiederla. Mi piace osare e ben vengano le collaborazioni con i giovani».

 

Un pensiero va alla sua terra, l’Emilia Romagna, messa in ginocchio dall’alluvione.

orietta berti

«Sono testimonial di tutti i cibi dell’Emilia Romagna, partecipo al cento per cento, è la mia Regione. Come famiglia abbiamo già contribuito. Va bene organizzare gli spettacoli per poi devolvere gli incassi, ma chissà quando arrivano i soldi. Credo sia meglio aiutare subito, perché nell’immediato servono tante cose. L’alluvione è il meno. Ci sono più di mille frane, paesi isolati, fattorie che non riescono a dare da mangiare ai propri animali. È un disastro. I miei figli avevano organizzato una festa di compleanno per i miei 80 anni ma abbiamo disdetto. Ho tanti amici che hanno perso tutto e non si può fare una festa pensando a chi è rimasto sul lastrico».

 

L’Orietta di oggi cosa direbbe alla ragazza che ha lasciato il proprio paese inseguendo un sogno?

«Che ha fatto bene a dar ascolto ai propri collaboratori e non fare sempre di testa sua. Di continuare così, ascoltare le proposte dei giovani, essere schietta e sincera. In caso di errori? Saper chiedere scusa».

orietta berti 2orietta berti 1orietta bertiorietta berti achille lauro fedez 1orietta berti achille lauro fedezorietta berti 3ACHILLE LAURO FEDEZ ORIETTA BERTI - MILLE - ARTWORK BY FRANCESCO VEZZOLI FEDEZ ORIETTA BERTI ACHILLE LAURO - MILLE

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...