sala cinema

IL CINEMA AI TEMPI DI NETFLIX - PAOLO DEL BROCCO, DIRETTORE DI 'RAI CINEMA': "CHI PENSA CHE IL FUTURO DEL CINEMA POSSA ESISTERE SENZA LE SALE NON COMPRENDE LE IMPLICAZIONI DI QUESTA VISIONE. PER QUESTE RAGIONI LE FUNZIONI CULTURALI E SOCIALI DI UN FILM SONO E RIMANGONO CONNESSE ALLA SALA: IL LUOGO PER CUI UN FILM È PENSATO E REALIZZATO..."

Paolo De Brocco, direttore di Rai Cinema, per Vanity Fair

 

del brocco

Quando penso alle connessioni del cinema mi vengono subito in mente la fotografia e la letteratura. Dalla prima penso ovviamente che il cinema abbia mutuato il linguaggio delle immagini, dalla seconda il potere della narrazione.

 

 

Ci sono poi i collegamenti con altri sistemi culturali ed industriali, penso per esempio alla moda, utilizzata e allo stesso tempo condizionata dallo star system cinematografico nel corso dei decenni, per non parlare del turismo che grazie al cinema ha trasformato alcuni luoghi in veri e propri parchi letterari. Si potrebbe parlare allo stesso modo del cibo, delle auto, della musica che è parte integrante dello stesso linguaggio cinematografico.

sala cinema

 

Potremmo perfino soffermarci sugli eventi del cinema, come i Festival, in grado di convogliare molte di queste connessioni, oltre all’attenzione dei media che amplificano tutto ciò che circonda un film, raccontandolo al pubblico. Credo che più un Paese abbia una forte identità culturale più il cinema riesca a creare e rappresentare connessioni che poi non sono altro che ulteriori narrazioni per il pubblico, derivate da quell’universo di simboli che ogni film porta con sé. Ricordo un pezzo divertente di Io e Annie, quando lo stesso Woody Allen trascina in scena Marshall McLuhan in persona per ammonire un facinoroso vicino di fila a teatro che pontificava sul cinema e sui media, citando a sproposito il sociologo canadese per l’appunto.

paolo del brocco foto di bacco

 

Se c’è una cosa che McLuhan ha insegnato chiaramente è che la comunicazione è il mezzo, cioè che è il mezzo con cui comunichi a determinare la tipologia dei contenuti e non viceversa. Avere consapevolezza di quale sia il mezzo che si sta utilizzando determina la scelta dei contenuti da produrre.

 

Questo passaggio è fondamentale per analizzare le implicazioni, forse le più importanti, che il cinema riesce ad avere. Parlo delle connessioni con la tecnologia naturalmente, attraverso la quale la cinematografia ha ottenuto un’evoluzione notevole negli ultimi anni, non solo per quanto riguarda i contenuti, ma anche per la fruizione del pubblico.

 

al cinema col tablet hollywood sala cinematografica

Si può anche futuristicamente pensare alla possibilità di comprare un abito indossato da un’attrice con un semplice click mentre guardiamo un film sul nostro divano, ma bisogna essere consapevoli che il valore di un film è molto più di questo e risiede nella sua capacità di veicolare significati e valori utili al processo di costruzione della realtà che ognuno di noi porta avanti. Per questo quando si parla di connessioni del cinema non posso che pensare prioritariamente alla sala cinematografica, ai cinema. Chi pensa che il futuro del cinema possa esistere senza le sale non comprende le implicazioni economiche, sociali e culturali di questa visione. Il patto che intercorre tra testo (il film) e lettore (pubblico) in sala è totalmente diverso da quello creato da altri mezzi di fruizione.

 

La sala è l’unico luogo sospeso e protetto in grado di dialogare con noi in maniera esclusiva per due ore, condividendo allo stesso tempo dei significati e delle emozioni con altre persone. È un Agorà, in un certo senso, che consente ai contenuti di un film di essere sfidanti per il pubblico, richiedendo una grande rielaborazione personale messa a confronto con quella di altre persone. La sala è il medium nella contrattazione dei significati tra film e pubblico. Lo stesso non accade davanti a un televisore.

paolo del brocco foto di bacco

 

Se i film si trovassero ad inseguire prioritariamente modelli di fruizione differenti dalla sala, inizierebbero a competere con contenuti i cui driver sono essenzialmente rivolti all’intrattenimento, pensati a priori per dei consumi domestici, con una dimensione più intima e certamente meno impegnativa. Purtroppo ci è impossibile recuperare fisicamente McLuhan come ha fatto Allen, ma dire che “La comunicazione è il mezzo” significa che se i film fossero creati direttamente per delle piattaforme on demand, a lungo andare assisteremmo ad un cambiamento del linguaggio e dei contenuti proposti dalla cinematografia.

 

Per queste ragioni le funzioni culturali e sociali di un film sono e rimangono connesse alla sala. È una questione di tenuta identitaria del Paese in un contesto dove le narrazioni e i contenuti sono proposti da aziende di dimensioni globali e interessi, di fatto, sovranazionali. Ed io, per queste ragioni, non posso che legare le mie connessioni del cinema prioritariamente alla sala, ai cinema: il luogo per cui un film è pensato e realizzato.

paolo del brocco

 

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...