MARADONA SCRIVE! “PAPA SCELTO DALLA “MANO DI DIO!”
1. PAPA, MARADONA: «à STATA LA MANO DI DIO». LA LETTERA DEL PIBE DE ORO
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/vaticano/papa_maradona_argentino_bergoglio_mano_de_dios/notizie/258248.shtml
Che gioia. Adesso che il mondo ha un Papa argentino, dico che questo è motivo di orgoglio ed è un grande onore per tutti noi argentini. Sono davvero molto contento e sono certo che il mio entusiasmo è quello dell'intero popolo argentino. Ho seguito l'elezione del Pontefice in televisione, nella mia casa di Dubai.
Ho raccontato il mio entusiasmo al mio avvocato napoletano, Angelo Pisani, che mi ha telefonato apposta dall'Italia. Sono un cattolico fervente e sono orgoglioso della mia fede. Avere un Papa della nostra terra è un grande onore per l'intera Argentina. Vorrei fare un commento scherzoso. In Argentina ricordano tutti la "mano di Dio", quella che durante i Mondiali del 1986 intervenne nella gara con l'Inghilterra. Nella mia terra la "mano di Dio" adesso ha portato un Papa argentino.
Eppoi in Argentina dicono che il dio del pallone è argentino. Adesso che anche il Papa è nato nello stesso paese, vuol dire che il cuore della religione è qui. In questo momento ricordo il giorno felice in cui incontrai Giovanni Paolo II, un incontro che non dimenticherò mai. Appena verrò in Italia mi auguro di poter avere un'udienza con il nuovo Pontefice.
2. FRANCESCO I: ARGENTINI IN FESTA PER IL NUOVO PAPA
Giulia De Luca per www.pangeanews.net
I cori potrebbero ricordare quelli dei tifosi di calcio, e invece si tratta delle centinaia di fedeli accorsi sulle scalinate della Cattedrale di Buenos Aires per festeggiare l'elezione del nuovo Papa. Un religioso che prima di tutto è argentino,o meglio porteño - come si chiamano gli abitanti della capitale latinoamericana - un uomo definito semplice e audace, amato dai suoi fedeli. Dicono di averlo visto viaggiare in metro o in autobus, rifiutare i privilegi ed andare spesso nelle baraccopoli per cercare di aiutare le realtà più dure della città .
Poco più di un'ora dopo la nomina del nuovo Papa, le persone hanno cominciato ad arrivare nella storica plaza de Mayo, a pochi passi dalla Casa Rosada - il palazzo di governo - e a cantare dai gradini della Cattedrale: "Francisco, querido, el pueblo està contigo!", ovvero "Francesco, amato, il popolo è con te". Tutt'intorno risuonavano i tamburi, gli applausi, le grida d'entusiasmo di giovani e meno giovani. Tanti ragazzi erano in piazza: «Francisco, noi giovani preghiamo e siamo con te» si poteva leggere su un grande cartello giallo.
Per non parlare dei tifosi del San Lorenzo, una squadra di calcio di un quartiere di Buenos Aires fondata da un salesiano e di cui il nuovo Papa è fanatico, che hanno già dato un caloroso benvenuto al loro tesserato più illustre. Poi ci sono le persone che camminano per strada, che stanno tornando a casa e non pensano affatto a passare a plaza de Mayo a festeggiare ma non per questo restano fuori dall'avvenimento, del resto non sarebbe possibile. «Non posso credere che abbiamo un Papa tifoso del San Lorenzo!» afferma al cellulare un signore distinto mentre apre il portone del suo palazzo. «Adesso abbiamo Maradona, Messi e il Papa».
DIEGO ARMANDO MARADONA jpegLA FESTA A BUENOS AIRES PER LELEZIONE DI PAPA FRANCESCO