paola perego lucio presta

‘’PARLIAMONE SABATO’’? NON NE PARLIAMO PIÙ! – COME INDEBOLIRE IL TRACOTANTE MANAGER LUCIO PRESTA – RISCHIA RAFFAELLA SANTILLI, CAPOSTRUTTURA DEL DAYTIME DI RAIUNO – CDO: “I MANAGER COME PRESTA CI SONO IN TUTTE LE TV DEL MONDO, FANNO IL LORO MESTIERE, MA SEI TU AZIENDA CHE DEVI AVERE LA FORZA PER DECIDERE IN MANIERA AUTONOMA SENZA SOTTOSTARE ALLE PRESSIONI’’ (CIAO CORE)

DAGONOTA

perego presta gregoraci briatoreperego presta gregoraci briatore

La chiusura di ‘’Parliamone sabato’’ è il pretesto col quale i massimi vertici di Viale Mazzini hanno voluto fare due operazioni in una. Da un lato lanciare un segnale e indebolire Lucio Presta, marito e manager di Paola Perego nonché di altri artisti targati Rai (cancellare il programma della moglie sembra un modo scomposto che i vertici Rai hanno usato per dire: per noi gli agenti non contano più niente, non ci fanno paura ).

 

Dall'altro la cancellazione del programma della Perego è la scusa per mettere mano al daytime di Raiuno e far rotolare altre teste, soprattutto quella di Raffaella Santilli, capostruttura oltre che di “Parliamone sabato” anche della “Vita in diretta”, altro programma che insegue il trash filo d'ursiano.

 

Il capo struttura Raffaella Santilli insieme a Andrea Fabiano Il capo struttura Raffaella Santilli insieme a Andrea Fabiano

ERCOLANI LOTTI RENZI PRESTA RONDOLINOERCOLANI LOTTI RENZI PRESTA RONDOLINO

Era lei che avrebbe dovuto controllare la parte editoriale del programma della Perego, che non avrebbe dovuto dare troppo potere agli autori che hanno stilato la lista sui motivi per cui scegliere una donna dell'est, era lei che già in passato aveva rischiato di saltare ed era stata salvata in extremis.

 

Per la Santilli si profila un'azione disciplinare e un trasferimento ad altra sede mentre l'idea del direttore di Raiuno Andrea Fabiano sarebbe quella di azzerare anche l'immagine e il corpo autoriale della “Vita In diretta” per rifondare un nuovo programma del pomeriggio più in linea con la visione 'moderna' che il dg Campo Dall'Orto ha del servizio pubblico, giornalismo più infotainment leggero, un po' sulla falsa riga di ‘’Uno Mattina’’.

 

 

PRESTA BONOLISPRESTA BONOLIS

2. IL DG CAMPO DALL'ORTO: "RETE SALVA SOLO CON LA QUALITÀ BASTA PRESSIONI DEGLI AGENTI"

Francesco Bei per la Stampa

 

Nessuna distrazione, nessun incidente, nel caso di "Parliamone sabato", «è stata rispettata la catena di comando. Se vogliamo è ancora più grave, perché il problema non riguarda solamente la conduttrice, ma tutto un gruppo di lavoro. E chi doveva controllare evidentemente ha sbagliato».

Antonio Campo Dall' Orto, direttore generale della Rai, difende la decisione di cancellare il programma "Parliamone sabato" dopo lo scivolone sulle donne dell' Est.

 

Ha capito cosa è successo? La responsabilità arriva fino al direttore di Raiuno Andrea Fabiano?

 

«L' errore si è fermato prima. Ho ripercorso tutta la catena di controllo e purtroppo ogni passaggio è stato rispettato. Ma se vogliamo è ancora più grave, perchè chi doveva controllare ha dato via libera».

 

Perché è ancora più grave?

«Io credo molto nel principio di responsabilità e nella delega.

Ma per funzionare in un' azienda come la nostra, che è a contatto con il pubblico, questi due principi devono poggiare su una cultura forte e condivisa».

 

Quello che è mancato sabato scorso?

«Esattamente, un errore lo possiamo fare tutti. Ma sabato è successa una cosa enorme: se si arriva a rompere il patto di fiducia con i telespettatori e a dare una rappresentazione completamente inaccettabile delle donne, significa che nessun campanello d' allarme è suonato. Per questo il programma è stato cancellato».

 

LUCIO PRESTA BALLERINO CON HEATHER PARISI LUCIO PRESTA BALLERINO CON HEATHER PARISI

La Perego paga per tutti? Il trash in tv, specie nel daytime, abbonda sovente anche sulla Rai...

«Sarebbe sbagliato prendersela con lei, anche perché un programma è fatto di tante persone. In questo caso un gruppo di lavoro ha ritenuto che fosse accettabile un contenuto inaccettabile per il servizio pubblico».

 

Insisto, cosa state facendo per evitare il trash nelle trasmissioni destinate al largo pubblico?

«È da mesi che lavoriamo per cambiare i contenuti del daytime, quella parte di televisione che più di tutte, proprio perchè si rivolge a un pubblico largo, deve essere coerente con l' identità del servizio pubblico. Un' identità sempre più slegata dal modello di tv commerciale».

 

In concreto?

sempre forte la passione tra paola perego e lucio presta eccoli mentre si scambiano dolci effusioni a largo sullo yacht f sempre forte la passione tra paola perego e lucio presta eccoli mentre si scambiano dolci effusioni a largo sullo yacht f

«Solo per fare un paio di esempi, abbiamo tolto la cronaca nera dalla domenica pomeriggio, per evitare di scadere nel sensazionalismo e abbiamo investito molto nella divulgazione culturale, con esempi quali la prima della Scala in diretta su Raiuno, oppure Fuocammare in prima visione su Raitre.

Adesso ripensiamo tutti i contenitori».

 

Per fare cosa?

 «Il modello è un po' quello di Uno Mattina, che sa tenere insieme contenuti di qualità, giornalismo e l' infotainment più leggero».

 

C' è anche il problema di manager esterni, come Lucio Presta (marito e agente della Perego), che nei programmi fanno il bello e il cattivo tempo. Farete qualcosa per contenerne lo strapotere?

Da \'Oggi\' - Emanuele Filiberto, Flavio Briatore e Lucio Presta a MalindiDa \'Oggi\' - Emanuele Filiberto, Flavio Briatore e Lucio Presta a Malindi

«La verità è che quanto più un' azienda ha le idee chiare sulla sua mission, tanto più è indipendente da figure esterne di questo tipo. I manager come Presta ci sono in tutte le tv del mondo, fanno il loro mestiere, ma sei tu azienda che devi avere la forza per decidere in maniera autonoma senza sottostare alle pressioni».

 

In tanto come tapperete il buco del sabato pomeriggio su Raiuno?

«Non si tratta di tappare un buco. Ho chiesto ad Andrea Fabiano di sviluppare dei progetti che vadano nella direzione di una televisione sempre più scritta, con gruppi autoriali e giornalistici più strutturati. Tanto più il servizio pubblico è scritto, come con le fiction, tanto più è forte e difendibile. Vale anche per il varietà e lo dimostrano i casi di Bolle, di Mika su Raidue, o la Notte al Museo di Alberto Angela».

 

A che punto siete con il tetto agli stipendi delle star? Riuscirete a farlo saltare?

«Siamo fiduciosi che le Istituzioni possano accompagnarci verso una soluzione positiva, altrimenti le conseguenze potrebbero essere significative.

Lucio PrestaLucio Prestaantonio campo dall orto lapantonio campo dall orto lap

Per avere un' azienda forte e indipendente è indispensabile lasciare alla Rai la libertà d' azione per cercare i migliori talenti sul mercato».

 

Vista la situazione della Rai, qualcuno ha anche lanciato l' idea di mettere a gara la concessione di servizio pubblico. Si sente in pericolo?

«La concessione si giustifica proprio per il modo in cui stiamo portando avanti questa cultura che prova a unire qualità e ascolti. Siamo noi della Rai che dobbiamo provare tutti i giorni ad essere all' altezza della missione che ci è stata affidata».

 

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT: ELLY IN BILICO DOPO LA VERGOGNOSA SPACCATURA DEL PD ALL’EUROPARLAMENTO (UNICA VOCE DISSONANTE NEL PSE) SUL PIANO "REARM" DELLA VON DER LEYEN – SENZA LE TELEFONATE STRAPPACUORE DI ELLY AI 21 EUROPARLAMENTARI, E LA SUCCESSIVA MEDIAZIONE DI ZINGARETTI, CI SAREBBERO STATI 16 SÌ, 2 NO E TRE ASTENUTI. E LA SEGRETARIA CON 3 PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SI SAREBBE DOVUTA DIMETTERE – NEL PD, CON FRANCESCHINI CHE CAMBIA CASACCA COME GIRA IL VENTO E COL PRESIDENTE BONACCINI CHE VOTA CONTRO LA SEGRETARIA, E’ INIZIATA LA RESA DEI CONTI: PER SALVARE LA POLTRONA DEL NAZARENO, SCHLEIN SPINGE PER UN CONGRESSO “TEMATICO” SULLA QUESTIONE ARMI - ZANDA E PRODI CONTRARI: LA VOGLIONO MANDARE A CASA CON UN VERO CONGRESSO DOVE VOTANO GLI ISCRITTI (NON QUELLI DEI GAZEBO) – A PROPOSITO DI "REARM": IL PD DI ELLY NON PUÒ NON SAPERE CHE, VENENDO A MANCARE L'OMBRELLO PROTETTIVO DEGLI STATI UNITI TRUMPIANI, CON QUEL CRIMINALE DI PUTIN ALLE PORTE, IL RIARMO DEI PAESI MEMBRI E' UN "MALE NECESSARIO", PRIMO PASSO PER DAR VITA A UNA FUTURA DIFESA COMUNE EUROPEA (PER METTERE D'ACCORDO I 27 PAESI DELLA UE LA BACCHETTA MAGICA NON FUNZIONA, CI VUOLE TEMPO E TANTO DENARO...)

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!