DEUTSCHE BANK TRASCINA LA CAMPANIA IN TRIBUNALE - ZICHICHI A 43 DIMENSIONI - PER IL CENTENARIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALI STANZIATI 32,5 MILIONI DI EURO!!!

A cura di Riccardo Bocca e Primo Di Nicola per "l'Espresso"

1 - VENETO AI TEDESCHI
La qualità dei trasporti ferroviari regionali sta avvilendo milioni di pendolari italiani. Succede così che alcune amministrazioni locali stiano iniziando a valutare l'ipotesi
di affidarsi a nuovi gestori. A Belluno, ad esempio, il sindaco, Jacopo Massaro, per far dimenticare ai suoi concittadini la disastrata ferrovia locale, sta pensando di assegnare il progetto di integrazione di trasporto su ferro e su gomma ad "Arriva Italia" ( gruppo Deutsche Bahn: le Fs tedesche).

E presto tutto il Veneto potrebbe essere attraversato dai vagoni teutonici. Già perché il contratto con Trenitalia scadrà a dicembre (anche se il servizio proseguirà ancora per dodici mesi) e non verrà rinnovato: il governatore Luca Zaia, così come i suoi colleghi della Toscana e dell'Abruzzo, ha deciso di disdire. E al bando 2016 per la gestione del trasporto ferroviario regionale parteciperà, tramite la sua controllata, anche la Deutsche Bahn. G. Pagl.

2 - DEUTSCHE BANK VS. CALDORO
Deutsche Bank va alla guerra dei derivati contro la Regione Campania. L'istituto
di credito tedesco ha citato in giudizio Palazzo Santa Lucia davanti alla High Court of Justice di Londra affinché siano riconosciuti validità ed efficacia dei contratti Interest rate swap sottoscritti nel 2006 dall'ente locale.

L'iniziativa arriva dopo che, a febbraio 2013, la Regione aveva commissionato a un esperto il compito di verificare se otto anni fa furono rispettate le condizioni di legge che disciplinano l'acquisto di quei particolari strumenti finanziari. Appuntamento in tribunale, dunque, e il governatore Stefano Caldoro si affida allo studio legale Cedrini-Urbinati-Zamagni. Scelta di testa e di scaramanzia: gli avvocati sono gli stessi che hanno patrocinato con successo la richiesta di risarcimento di una risparmiatrice riminese contro Lehman Brothers. Fa.Ge.

3 - ALEMANNO CHE EREDITÀ!
Gianni Alemanno non è più sindaco, ma la sua gestione continua a far danno al Comune di Roma, che è stato condannato in via definitiva per le irregolarità negli appalti per 22 concorsi di assunzione di dipendenti municipali. Una delle società escluse, la Selexi, è stata infatti risarcita con oltre 50 mila euro per essere stata esclusa a vantaggio della Praxi, già molto vicina ad Alemanno e coinvolta nella vicenda Parentopoli. Secondo il Consiglio di Stato, nella scelta del Comune c'è stato «un grave vizio nel procedimento di gara». E la «accertata illegittimità dell'intera procedura determina la piena fondatezza della domanda risarcitoria». Alcuni dei concorsi, come quello per i vigili urbani, sono ancora in svolgimento. A.G.

4 - TESTIMONI ABBANDONATI
A oltre due mesi dall'insediamento del nuovo governo non è stata ancora nominata la Commissione centrale per i programmi di protezione antimafia. Il Ministro dell'Interno, Angelino Alfano, di concerto con il collega della Giustizia, Andrea Orlando, avrebbe dovuto nominare due magistrati esperti di mafia per completare l'organismo. L'organico della commissione prevede anche la partecipazione di un sottosegretario con delega (incarico già assegnato a Filippo Bubbico) e di dirigenti delle forze dell'ordine.

Il compito della Commissione centrale è autorizzare i programmi di protezione a favore di testimoni e collaboratori di giustizia, valutando, caso per caso, le segnalazioni dell'autorità giudiziaria. Ma non solo: la commissione ha anche il potere di stabilire misure economiche a favore di testimoni e collaboratori di giustizia. Senza la nomina dei due magistrati
le attività della Commissione centrale di protezione sono bloccate. P. M.

5 - ZICHICHI A 43 DIMENSIONI
L'ultima fatica letteraria di Antonino Zichichi si chiama "Progetto Archimede" ed è un volume "segreto". Sulla copertina è scritto: «da non distribuire». Risale a fine 2012, quando lo scienziato, per pochi mesi, vestì i panni del politico in Sicilia. Per Zichichi esiste un "supermondo" a 43 dimensioni. Oltre alle quattro note a tutti ce ne sarebbero altre 39, che «sono rimaste incapsulate in frazioni di miliardesimo di miliardesimo di centimetro
e non possono espandersi». Zichichi parla di tre "big bang": dal vuoto alla materia inerte, dalla materia inerte a quella vitale, per arrivare alla materia vivente pensante. Per Zichichi, il terzo verrebbe proprio dalla Sicilia e coinciderebbe con la vita di Archimede. P. M.

6 - GRANDE GUERRA IN NAFTALINA
M. - La memoria ha un prezzo. Così, per ricordare il centenario della prima guerra mondiale, l'ultima legge di stabilità a dicembre ha stanziato 32 milioni e mezzo di euro. Per un progetto che dovrebbe servire fra l'altro a valorizzare, tra il 2014 e il 2018, «monumenti e paesaggi commemorativi» della grande guerra, ma del quale al momento poco o nulla è noto.

L'unica certezza è il fiorire di uffici ad hoc per le celebrazioni: una "struttura di missione" a Palazzo Chigi, un "comitato storico-scientifico per gli anniversari di interesse nazionale" (presieduto prima da Giuliano Amato e poi da Franco Marini), un "Comitato interministeriale per il centenario della prima guerra mondiale". Partito in pompa magna
con l'inizio del governo di Enrico Letta, il progetto si è come inabissato con la sua fine (a gennaio l'ultimo segnale di vita) e l'arrivo di Matteo Renzi. Chissà come mai.

7 - DEMOLITE GLI AMBASCIATORI
Nello storico e prestigioso circolo del ministero degli Affari esteri, sul lungotevere dell'Acqua Acetosa, sono stati compiuti abusi edilizi. Ne è convinto il Campidoglio, che a metà dicembre ha emesso un'ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi. Un marchio di illegalità che non va giù ai diplomatici. A fare luce su quanto accaduto lungo le sponde del Tevere sarà così ora il Tar del Lazio.

Il provvedimento di Roma Capitale è stato impugnato dal circolo presieduto dall'ambasciatore Alessandro Vattani e a sostenere il ricorso è stata la stessa Farnesina, tramite il ministro Federica Mogherini. I giudici amministrativi, prima di stabilire
se sospendere l'ordinanza di abbattimento, hanno deciso di analizzare a fondo tutti gli atti che hanno portato il Comune a bollare come abusive alcune opere realizzate su area demaniale. Il Tar ha così ordinato al sindaco, Ignazio Marino, di depositare la documentazione, per poi tornare in aula a fine maggio. Cl. Pi.

8 - CONTROLLORE, MA ABUSIVO
Cl. Pi. - L'organo nato per proteggere un'area marina dagli abusi è stato il primo a commetterli. A confermare gli illeciti edilizi compiuti dall'ente Parco Nazionale Arcipelago di La Maddalena, in Sardegna, è arrivata una sentenza del Consiglio di Stato. Nel mirino
le opere per la depurazione a servizio dei locali dove hanno sede gli uffici della struttura, incaricata di vigilare sul delicato ecosistema dell'arcipelago, zona di interesse nazionale e comunitario, nell'isola di Caprera.

I manufatti sono stati realizzati in maniera difforme dal progetto, il Comune di La Maddalena ha emesso un'ordinanza di abbattimento e l'ente parco, dopo essere riuscito a evitare le demolizioni, ha cercato di ottenere un giudizio favorevole, sostenendo che per costruire non aveva bisogno di alcun via libera. Tentativo vano. La bocciatura nella tutela ambientale è stata confermata da Palazzo Spada.

9 - JEP CONQUISTA IL KAZAKISTAN GOOD
Le giacche di Jep Gambardella prendono il volo verso il Kazakistan. La Sartoria Cesare Attolini di Casalnuovo (Napoli), che ha firmato il guardaroba di Toni Servillo
nel film premio Oscar "La grande bellezza", ha ricevuto un ordine consistente da parte
del ministro del Petrolio e del gas kazako, colpito dalle costruzioni sartoriali e dai colori vivaci dei look.

Modelli ispirati agli anni Cinquanta, realizzati in lino irlandese o in tessuti di lana/seta/cachemire: 3 mila euro per una giacca e 3 mila e 500 per un completo. Intanto, i fratelli Massimiliano e Giuseppe Attolini, terza generazione di un'azienda che vanta clienti come Robert De Niro e Al Pacino, lavorano per
il prossimo film di Sorrentino. A. Mat.

10 - SCIOPERI CONGELATI
Scioperare rimane sempre un diritto. Dipende però dal periodo. Perché in alcune occasioni le proteste dei lavoratori vanno messe a tacere. Per non rischiare di danneggiare l'immagine del Paese proprio durante due prossimi importanti eventi,
la Commissione di garanzia sugli scioperi ha infatti proposto una moratoria
sulle agitazioni sindacali.

Dunque, in concomitanza con il semestre di presidenza italiana del Consiglio Ue (luglio-dicembre 2014) e con l'Expo di Milano (maggio-ottobre 2015), per evitare figuracce gli scioperi potrebbero essere vietati. Ma la "tregua sindacale" proposta dal Garante sugli scioperi ha già suscitato alcune proteste. «Siamo di fronte ad un attacco al diritto di sciopero», denuncia il sindacato Usb, «e conseguentemente al diritto dei lavoratori di difendere i propri interessi». G. Pagl.

 

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