madonna madame x

PERCHÉ I TEATRI ITALIANI NON VOGLIONO UNO SHOW DI MADONNA? DOPO IL GRAN RIFIUTO DELLA SCALA, SOLO IL SAN CARLO DI NAPOLI SI È FATTO AVANTI. GLI ALTRI, CHE PASSANO L'ANNO A PIANGERE MISERIA, SCHIFANO LO SPETTACOLO DELLA CICCONE, CHE SARÀ DIVERSO DALLE SUE SOLITE ESIBIZIONI CIRCENSI, UNO ''ONE SHOT'' INTIMO CHE ANDRÀ INVECE NEI TEATRI DELL'OPERA DI MEZZO MONDO, A PARTIRE DA NEW YORK

 

 

PERCHÉ I TEATRI NON VOGLIONO UNO SHOW DI MADONNA?

Paolo Giordano per ''il Giornale''

 

madonna 4

Poi uno si chiede perché sempre più spesso il grande pubblico non va a teatro. L'altro giorno Madonna ha confermato di aver chiesto alla Scala di potersi esibire e di aver ricevuto un secco no: «Non c'è posto lì per gente come me».

 

 

Attenzione, lei non ha proposto uno spettacolo alla sua maniera, ossia provocatoria, colossale e sfrenata, ma uno show più riservato e comunque unico. Per capirci, un evento one shot, non un'abitudine. Nel resto del mondo, la sua idea è stata quasi sempre accettata e lei farà debuttare il suo tour con quasi un mese di esibizioni al BAM Howard Gilman Opera House di New York dal 12 settembre, mica in un teatrino periferico.

 

Però la Scala ha detto di no e ancora si è in attesa di capire come mai. Va bene i cambi al vertice (Meyer al posto di Pereira), va bene l'aura di sacralità che avvolge la Scala. Ma Madonna è Madonna, un'artista che è un simbolo transeunte e ormai slegato dal semplice pop. E l'Italia è l'unico grande paese al momento escluso dal suo tour.

madonna

 

Oltre trent'anni fa la Scala aveva rifiutato anche Frank Zappa, ma il personaggio e i tempi non sono paragonabili a quelli di oggi, neanche un po'.

 

In ogni caso, dopo il gran rifiuto della Scala, soltanto il Teatro San Carlo di Napoli si è fatto avanti con l'invito della lungimirante sovrintendente Rosanna Purchia. Poi stop. Nessun altro teatro ha ritenuto di candidarsi. Zero offerte. Nessuna proposta. I nostri grandi teatri, che peraltro si lamentano sempre per la crisi, hanno ritenuto che un'occasione del genere non facesse al caso loro. Dai, Madonna è troppo popolare per i nostri cartelloni super raffinati.

 

Certo, l'arrivo della più grande delle dive musicali sarebbe un problema logistico per tutti, visto il putiferio che si porta dietro. Ma diventerebbe anche una passerella sulla ribalta mondiale. Non sarebbe un «abbassamento» di profilo, anzi. Dimostrerebbe quella duttilità ormai indispensabile a qualsiasi struttura che voglia restare al centro dell'intrattenimento e della cultura. A fine intervista, Madonna ci ha detto sorridendo: «Ci vediamo al Teatro dell'Opera di Roma». Stava scherzando. Ma perché non potrebbe finire davvero così? Inspiegabile.

madonna 4madonna eurovision 3madonnamadonna 8madonna 7michael jackson madonna 6madonna 5madonna 5

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...