porno

“PETROLIO” BOLLENTE: IL PORNO TORNA SU RAI1 – ECCO COME L’HARD SI STA NORMALIZZANDO ANCHE IN ITALIA (L'INCHIESTA E' CURATA DA FRANCESCA SANTOLINI E BARBARA GUBELLINI) – DAGO A "VANITY FAIR": "IL SESSO NON È UNA RELAZIONE IO-TU. E' UNA RELAZIONE TRA L'IO E LA MIA FOLLIA. UN MODO DI CONOSCERE IL MIO IMMAGINARIO. SCOPARE MALE È PORNOGRAFICO, NON GUARDARE VIDEO HARD'' – ROCCO SIFFREDI E QUEL VIDEO AMATORIALE DI 20 ANNI FA…

rocco siffredi pornostar agli esordi

Silvia Nucini per Vanity Fair

 

In ogni secondo del 2017,  729 persone nel mondo hanno cliccato su un video porno online. Quarantatremilasettecentoquaranta click al minuto, 2 milioni 624.400 ogni ora. Quasi 63 milioni di visualizzazioni al giorno. E anche se dietro ogni connessione non c’è necessariamente una persona diversa (nel senso che gli utenti tendono a riconnettersi ancora e ancora. E questo, vedremo, è un problema) i numeri diffusi da PornHub, il più importante sito di porno della Rete insieme a YouPorn e RedTube (stessa proprietà: la società MindGeek), sono abbastanza significativi da poter affermare che siamo entrati nell’era del porno di massa.

 

 

MOANA DAGO, 1993

Le rivoluzioni che hanno portato a questa diffusione epidemica dell’hard sono sostanzialmente due: Internet e la conseguente nascita delle piattaforme con contenuti pornografici spesso gratuiti, e poi il porno amatoriale, fenomeno che ha inciso non tanto in termini numerici, ma culturali. Niente più set e attori, il porno diventa un gioco per tutti perché si fa in tinello, e a costo zero.

 

malena pornostar 1

Tra i segni che il fenomeno è «normalizzato» anche in Italia (nona nella classifica mondiale di fruizione del porno online; i primi tre posti sono occupati da Stati Uniti, Regno Unito e India), un fatto piccolo, ma significativo: si parla di porno su Rai­uno, il sabato sera. Succederà nella puntata del 17 novembre non fanno parte della sessualità quotidiana, e non usiamo il profilattico. Ma ogni 20 giorni ci facciamo gli esami, cosa che le persone normali non fanno».

 

andrew blake

Nel nostro Paese, il fruitore medio di pornografia online è un uomo di 35 anni, ma al di là dell’appiattimento del dato statistico è interessante notare come il 23% siano in realtà donne. Una fetta di mercato che apprezza – o si accontenta di – qualcosa che non è pensato per lei, se vogliamo ascoltare le registe, attrici e produttrici del settore che contestano al mondo hard di essere specchio di un’estetica e di una narrativa (o di una mancanza di) esclusivamente maschili.

 

Sotto accusa: la sostanziale assenza di trama, il gesto meccanico, l’assenza di dialoghi e relazioni, il sottotesto essenzialmente violento all’interno del quale il sesso si consuma. Per un porno più «amico delle donne» da qualche anno è sorta una nouvelle vague (nata nel Nord Europa e in Italia rappresentata dalle Ragazze del Porno) che produce film hard di qualità, in cui il desiderio e la passione sono considerati dal punto di vista femminile.

 

 

valentina nappi pornostar 1jiz lee pornostar

«Ma nel porno ci sono anche film bellissimi», dice Roberto D’Agostino, conoscitore dell’hard da quando, negli anni Settanta, recensiva video­cassette per la rivista Video X. «Uno recente è The Gift. Il regista più grande di tutti è stato Andrew Blake, che ha saputo rappresentare l’essenza del porno, ovvero: rendere immagini le follie del nostro cervello. Consapevole che il rapporto sessuale è sempre culturale, prima che carnale, e che il porno dice tutto quello che non abbiamo il coraggio di dire». Secondo il giornalista, l’hard ha svariati meriti: «Primo: ha insegnato a intere generazioni a fare l’amore.

 

 

tasha reign pornostar 2

E se l’orgasmo è una porta per accedere al divino, possiamo dire che Dio esiste con il porno. Secondo: ha fatto sentire legittime le fantasie di milioni di persone, legittime perché condivise. Terzo: il porno è stato un grande volano industriale. Prima dei video player, poi dei computer. Ora per i portali. Che guadagnano con i banner pubblicitari e la profilazione. Sembra tutto free, ma di gratis non c’è niente a questo mondo», conclude. Aggiungendo: «Scopare male è pornografico, non guardare video hard. Io ho un’unica idiosincrasia: il porno amatoriale. So che è la categoria più vista, ma a me non piace perché non ha dentro il sogno».

 

PORNHUB

Una lacuna che sembra interessare pochi, visto che, in effetti, è l’hard fai-da-te la vera tendenza nazionale in ambito hard. Video fai-da-te postati sulle piattaforme oppure, per chi vuole un risultato più professionale, girati da registi specializzati nel porno amatoriale, come Alex Manni, intervistato dalle autrici di Petrolio, ex attore hard che afferma di ricevere 10/12 telefonate al giorno di coppie o singoli che gli chiedono di renderli protagonisti del loro quarto d’ora di esibizionismo. L’hard sul divano di casa ucciderà il porno tradizionale?

 

stoya pornostarbarbara costa pornage

Rocco Siffredi, 54 anni, è probabilmente l’attore – poi regista – porno più famoso del mondo. Ha girato il suo primo film nel 1984 ed è un’autorità in materia. Sul porno amatoriale ha una sua idea ben precisa: «L’ho fatto solo una volta, 20 anni fa, per un film che si intitolava Rocco ti presento mia moglie. Ero l’unico attore, le altre erano coppie vere, di amatori appunto. Il film andò benissimo: fu il porno più visto in Italia. Ma questo dato racconta anche i limiti del genere amatoriale: funzionano solo a livello locale, lo fai perché ti veda il paesello. Io lavoro in un contesto internazionale e, su quello, il fai-da-te influisce zero e non minaccia l’industria del porno professionale». Più pericolosi, invece, sono i free contents, i contenuti scaricabili gratuitamente. «È per colpa di questi se è sempre più difficile fare bei film», afferma.

 

il video porno di malena by rocco siffredi 2

Il tempo medio di permanenza sui siti porno varia da Paese a Paese e in Italia – dato PornHub – è di 9 minuti e mezzo. Minuti che diventano ore (tra le 5 e le 8) per chi sviluppa una pornodipendenza. Non ancora presente nel Dsm (il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, l’ultimo è il volume 5), la dipendenza dalla fruizione del porno è associata a quella del gioco d’azzardo, ma molto più potente perché rinforzata dal benessere chimico provocato dall’orgasmo. A soffrirne sono i più giovani (le donne ci sono e sono in aumento), visto che l’80% ha meno di 25 anni.

 

francesca santolini

Gli effetti delle dipendenze si assomigliano un po’ tutti (isolamento, perdita di interesse per la vita e per i legami affettivi), ma nel caso della pornodipendenza si aggiungono anche i disturbi sessuali: eiaculazione precoce, soprattutto. Ai quali si sommano anche i disagi psicologici derivanti dallo scollamento tra l’immaginario erotico, così assiduamente frequentato, e la realtà. Questa distanza non riguarda solo chi sviluppa una dipendenza, ma tutti quelli che formano e allenano il loro desiderio sulla base delle iperstimolazioni del porno. E che poi, quando incontrano un corpo vero, con le sue imperfezioni e i suoi desideri, non sanno cosa farsene di tutta quella normalità

stoya pornostar 4stoya pornostar 3

barbara gubellinipornhubporno sul cellulare 5porno prof 1il video porno di malena by rocco siffredi 1porno sul cellulare 4

Ultimi Dagoreport

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...