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FATTA NERA A RITMO DI JAZZ – LA FIGLIA DI NINA SIMONE SVELA UN OSCURO RETROSCENA SULLA MADRE, STAR SOUL DEGLI ANNI ’50 E ’60: “DOPO IL DIVORZIO MI HA PICCHIATA E ABBANDONATA FINO A FARMI MEDITARE IL SUICIDIO” - VIDEO

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Alexandra Klausner per http://www.dailymail.co.uk/

 

Era osannata come regina del soul ma la cantante Nina Simone, famosa negli anni ’50 e ’60 per hit come “Don’t Let Me Be Misunderstood” e “My Baby Just Cares for Me”, era anche una donna profondamente complessata.

 

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Nel documentario “What Happened, Miss Simone”, la regista Liz Garbus accende i riflettori sulla storia di Lisa, figlia della cantate, pronta a denunciare gli abusi subiti dalla madre quando era solo una bambina. Nel documentario, Lisa – 52 anni, cantante professionista - svela i segreti dei suoi tumultuosi rapporti familiari, diventati ancor più difficili dopo la separazione tra Nina Simone e il padre Andy Stroud.

 

Il trailer del documentario di Netflix:

 

 

lisa simonelisa simone

Al momento del divorzio la star del jazz se ne andò, lasciando la figlia in custodia a una famiglia di amici, per tornare dopo un anno in preda ad una collera inspiegabile: “Nonostante fosse una famosa cantante jazz, blues, folk, R&B, gospel, pop, e un’attivista per i diritti sociali – afferma Lisa – mia madre soffriva di un serio disturbo bipolare”.

 

nina e lisa 1964nina e lisa 1964

Quando Nina Simone tornò, Lisa fu costretta ad abbandonare la famiglia che la ospitava e a trasferirsi con lei, e fu allora che iniziarono gli abusi e le violenze che portarono la ragazzina a meditare il suicidio. La situazione divenne talmente insostenibile che, a soli 14 anni, Lisa decise di prendere un aereo per trasferirsi definitivamente a casa del padre a New York.

 

“Mia madre poteva trasformarsi in un mostro – confessa Lisa Simone – quando mi trovavo da sola con lei, avevo paura. Mi zittiva, mi picchiava in pubblico, era facile per lei prendersela con una bambina indifesa”, ha detto.

 

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Durante la sua gioventù Lisa era costretta a seguire la madre in giro per il mondo, e quando osava lamentarsi o rifiutare veniva minacciata e picchiata. I segni di una vita errabonda lasciati sulla sua pelle sono evidenti: all’età di 7 anni aveva già cambiato 13 bambinaie, a 10 iniziò a lavorare, a 12 divenne l’accompagnatrice di sua madre prima di abbandonarla a 14 dopo essere stata picchiata.

 

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Nina Simone si rifiutò di appoggiare la carriera della figlia prima nell’aeronautica militare e poi come cantante nel mondo della musica: “Mia madre era arrabbiata con il mondo – dice Lisa – ed io ero l’unica che le stava sempre in torno e con cui poteva sfogarsi. Dopo il divorzio si trasformò in qualcuno che non vorreste mai incontrare”.

 

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