1. NON IMPORTA CHE “CINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIO” FACCIA DORMIRE ANCHE GLI ASSATANATI, L’IMPATTO COMMERCIALE È UN CATACLISMA: I LIBRI HANNO VENDUTO 100 MILIONI DI COPIE, ON LINE SI VENDONO MIGLIAIA DI ARTICOLI, INCLUSI ORSACCHIOTTI E TUTINE PER NEONATI 2. SE OGGI ENTRATE IN UN SEXY SHOP, IN PRIMA LINEA CI SONO ACCESSORI DEL FILM.
Non importa che “Cinquanta sfumature di grigio” vi sia piaciuto, l’impatto commerciale è stato comunque un cataclisma: i libri hanno venduto 100 milioni di copie, il trailer ha registrato 250 milioni di visite, on line si vendono migliaia di articoli, inclusi orsacchiotti e tutine per neonati.
Se oggi entrate in un “sexy shop”, in prima linea ci sono accessori di cinquanta sfumature. Prima degli anni ’90 i negozi che vendevano vibratori e uniformi da infermiera erano bui e nascosti in qualche scantinato di Soho. Erano pensati per un pubblico esclusivamente maschile. Poi, 25 anni fa, nacque “Sh!”, il negozio in rosa che si rivolgeva a una clientela femminile e che mise sugli scaffali il “Rodger Rabbit”, il vibratore per giochi anali, però tramutato in “Jessica Rabbit”, cioè usato per stimolare il clitoride. Fu una rivoluzione.
accessori kiki de montparnasse
La catena “Ann Summers” aveva aperto in Gran Bretagna negli anni ’70, ma anche questa era diretta a un pubblico maschile. Negli anni ’80 l’azienda ideò l’“Ann Summers Party”, festa per sole donne dove si presentavano nuovi capi di lingerie, “sex toys” e prodotti erotici. Nei ’90 inventò il vibratore “Rampant Rabbit” che fu usato in un episodio di “Sex and The City” e da allora si vendettero più “conigli” che lavatrici. I “sexy shop” degli anni ’90 erano all’insegna del rosa, per prendere le distanze da quelli per soli uomini, e così rimasero fino al duemila. Ma il BDSM restava nell’ombra. Gli accessori sadomaso si compravano negli antri bui del web.
Il libro “Cinquanta sfumature di grigio” ha legittimato certe pratiche, i clienti cominciavano a chiedere apertamente manette e fruste, e il boom è arrivato con l’adattamento cinematografico. E’ un classico. Non appena un “sex toy” è sdoganato in tv o al cinema, la clientela lo considera accettabile. Le “jiggle balls” citate nel libro sono esaurite in quasi tutta Europa. I rivenditori inglesi raccontano che ora fanno spesa anche le coppie. Prima si vedevano solo uomini, gay o lesbiche, attualmente arrivano genitori, eterosessuali e anche persone anziane. Il libro ha invitato all’esplorazione sessuale una fetta di società che prima non si sentiva a suo agio. Una delle zone chiave che ha abbracciato questo cambiamento è la periferia inglese. Mamme trentenni e quarantenni passano a chiedere prodotti di nicchia nei negozi, che ora li espongono in prima linea invece di nasconderli nel retro. La richiesta è così alta che i rivenditori fanno fatica a soddisfare le richieste. E’ come se improvvisamente la periferia avesse avuto il permesso di godersi il sesso e di soddisfare fantasie tenute nascoste in anni di matrimonio.
Jen Yamato per “Daily Beast”
“Cinquanta sfumature di grigio” ha colpito l’America parlando di bavagli e bondage, i 411 milioni di dollari incassati al box office provano che le donne sono curiose, ma il calo del 73%% nelle sale, la seconda settimana, mostra anche che non ci sono ricascate. E come biasimarle? L’adattamento cinematografico era vanigliato, edulcorato rispetto al libro e le fan sono rimaste a bocca asciutta, non hanno visto nemmeno il pene di Mister Grey.
scena dal film cinquanta sfumature di grigio
In settimana esce “Focus” con Will Smith e Margot Robbie, praticamente una pubblicità di beni di lusso mascherata da “sexy thriller”. Si gira fra hotel fantastici, si vedono vestiti stilosi, addominali scolpiti e femme fatale, ma i protagonisti non mostrano alcuna alchimia, nemmeno nelle poche scene di sesso. Attualmente gli studi cinematografici tagliano ogni cosa che sia audace, per effetto di una MPAA (Motion Picture Association of America) più
poco sadomaso nel film cinquanta sfumature di grigioCINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIO
conservatrice. Sono lontani i tempi di “Ultimo Tango a Parigi”, “Nove settimane e mezzo”, “Basic Instinct”, “Secretary”. Gli studi corrono pochi rischi. Invece di aspettare i tagli della censura, i registi ammorbidiscono da soli le scene più piccanti. Dov’è finito il sesso? E’ migrato in tv. Gli studi hanno represso la sessualità che trovavamo nei film anni ‘80 e ’90, e il piccolo schermo ne ha approfittato con serie come “How To Get Away With Murder”, “Girls”, “Game of Thrones”, e “The Affair, che tratta di amori extraconiugali. Lo stato del sesso al cinema è disastroso. Chi lo riesumerà?