POSTA! - DOPO SCALFARI, EMMOTT, JUNCKER, ADESSO È IL TURNO DI SANTORO, ULTIMO IN ORDINE DI TEMPO, AD ALLISCIARE IN MODO PIÙ O MENO VELATO IL PELO (RITRAMPIATATO) DI SILVIO. A QUESTO PUNTO UNA SEMPLICE, QUANTO INEVITABILE, DOMANDA SORGE SPONTANEA: MA A CHE GIOCO GIOCHIAMO?
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago, la Raggi vuole cambiare i nomi di strade di Roma dedicate a firmatari delle leggi razziali. Si dice che, ad esempio, potrebbero diventare: "Via delle Buche Permanenti", Largo Cassonetti Incendiati" e Viale Spelacchio".
BarbaPeru
Lettera 2
Caro Dago, il capitano (occhio) De Falco ci ha visto lungo: intimava a Schettino "salga a bordo c...o!" ma poi dentro una scialuppa a Cinque stelle con sicuro approdo al Transatlantico ci si è infilato lui.
Giorgio Colomba
Lettera 3
Dear Dago,
Le promesse elettorali di questi giorni sono meno credibili di quelle di Vanna Marchi e Donascimiento.
Vinnie
Lettera 4
Dagospino, avrei diverse cosette da dire, ma per tua fortuna, approcciandomi al sito e vedendo il contenuto subisco una moto d'animo di rifiuto.
Senza rancore. Peccato
Mi riprenderò,
Luciano
Lettera 5
Caro Dago, e così dopo Scalfari, Emmott, Juncker, adesso è il turno di Santoro, ultimo in ordine di tempo, ad allisciare in modo più o meno velato il pelo (ritrampiatato) di Silvio. A questo punto una semplice, quanto inevitabile, domanda sorge spontanea: ma a che gioco giochiamo!?!?
Vabbè, oramai la risposta a questa domanda la conoscono anche i sassi: a sinistra e a Bruxelles sono talmente terrorizzati che il M5s possa arrivare al governo (non che abbiano tutti i torti, se Di Maio diventerebbe premier, che Dio salvasse l’Italia….) da arrivare a rimangiarsi (in maniera più o meno evidente) tutti i giudizi degli ultimi vent’anni sul vecchio Silvio.
BERLUSCONI E BILL EMMOTT NEL FILM GIRLFRIEND IN A COMA
Ora tutta questa vicenda mi porta a due considerazioni:
1) Pensa a quanto se la stia godendo Silvio (ma neanche ai tempi delle olgettine) in questi giorni nel vedere, giorno dopo giorno, allungarsi la fila di quelli che fino a l’altro ieri lo accusavano di essere il male assoluto per l’Italia e adesso ne parlano addirittura in termini di possibile salvatore della patria (cfr Bill Emmott)
2) Pensa in quale stato confusionale debbano versare i sinistrati nostrani che all’improvviso, dopo che per anni, a torto o a ragione, era stato fatto credere loro che Silvio fosse il male assoluto dell’Italia, vedono i loro opinion-maker di riferimento cambiare versione!!!!
Gianpaolo Martini
Lettera 6
Dago, carissimo, leggo l'articolo di Saverio Fossati sul Sole e strabuzzo gli occhi: "se tutti pagassero le tasse il debito pubblico si estinguerebbe in 47". Se tutti pagassero le tasse lo stato sperpererebbe più soldi ed il debito non scenderebbe (la storia degli ultimi anni non è bastata per trarre delle conclusioni?).
Però vorrei suggerire al Dott. Fossati uno spunto per un altro articolo. Debito pubblico italiano dal 1946 al 1999 circa 1 mld di Euro, sono state costruite autostrade, ferrovie, aeroporti, scuole, università, ospedali, la qualità della vita è salita.
Debito pubblico dal 2000 al 2018: 2450 mld di Euro: in meno di metà tempo il debito è aumentato di quasi il 150% ed i fondi per scuole, sanità, università sono stati drasticamente tagliati, la qualità della vita è crollata. Solo una cosa io vojo sapé dal Dott. Fossati: ma tutti sti soldi dove sono andati? me lo può gentilmente spiegare?
Cordialità evasive
Ivan Viola
P.S.: onde evitare spiacevoli fraintendimenti, sono un lavoratore dipendente, il mio reddito viene tassato alla fonte e pago il 100% delle imposte che devo allo stato e all'INPS (da cui riceverò una pensione intorno ai 75 anni).
Lettera 7
Caro Dago, il più valido motivo per cui l’estrema destra deve rimpiangere il Duce è che solo Lui era capace di tenerla in riga. Se oggi, a quaranta giorni alle elezioni, il centrodestra non ha ancora un candidato unitario a governatore del Lazio (anche se nelle ultime ore si fa il nome di Parisi), è soprattutto a causa delle liti da condominio tra ex camerati. I fratellini d’Italia Meloni e Rampelli, quelli del governo di patrioti, contro Pirozzi e Storace della destra sociale: il microcosmo postfascista, unito nella difesa di Claretta Petacci insultata da Gene Gnocchi, si divide su una poltrona.
E si rischia che una parte dell’elettorato “nero”, stufo di questi giochetti, alla fine converga sui fascisti veri - sia pure del terzo millennio - di Casapound, che potrebbero festeggiare il 99° anniversario della fondazione dei Fasci di Combattimento (23 marzo 1919) con un consigliere alla Pisana.
In tutto ciò, Salvini sostanzialmente se ne frega (a lui interessa la Lombardia, dove il magnifico campione della razza “bianca varesina”, Attilio Fontana, cavalca solitario verso la vittoria), mentre i tentativi di mediazione del Berlusca sono ripetutamente falliti: un pessimo biglietto da visita per una coalizione che vorrebbe governare il paese.
Federico Barbarossa
Lettera 8
maria giovanna maglie carlo spallino centonze
Caro Dago, sul cosiddetto "shutdown", nelle ultime ore, si è registrata la votazione del Senato Usa. Naturalmente bisogna essere grati a Maria Giovanna Maglie per il suo modo di informare su questo sito.
Infatti il difetto della stampa italica in genere con i vari Giovanna Botteri e compagni è di cibarsi solo ed esclusivamente di giornali come "New York Times" e "Washington Post", che sono completamente di parte. Personalmente non è che Trump mi sia simpatico, per il vero nemmeno la Clinton moglie, ma presentare la vicenda come il più grande smacco di tutti i tempi è stata una grande esagerazione. Cordiali saluti.
Giovanni Attinà.
Lettera 9
Caro Dago, anche basta. Nell'intervista del Foglio a Santoro con cui si vuole denunciare la sudditanza dell'informazione nei confronti del M5S si omette di dire che Santoro ha ospitato la Raggi nascondendogli il professor Becchi (intervenuto solo dopo l'uscita di scena della Raggi stessa), perché inviso alla sindaca.
E si omette di raccontare che Santoro fece uno show vergognoso con Berlusconi (quello del 33% di share), durante il quale si svelò che c'era stato un accordo sugli argomenti da trattare. Ma stiamo scherzando?
E l'ottimo Merlo, nella foga di dare un senso fogliante alle risposte di Santoro, gli permette di autoattaccarsi medaglie al petto per essere stato il giornalista che ha tirato fuori la Trattativa Stato-Mafia. Ripeto: sul Foglio, il luogo in cui la Trattativa è stata sbertucciata in ogni modo, si permette a qualcuno di parlarne senza neanche una domandina su quella brava persona di Ciancimino Junior, per molto ospite fisso di Santoro? E poi ci si lamenta dei giornalisti che non fanno domande ai politici?
State svegli, Cristo.
tuo Achille
Lettera 10
einstein, enrico fermi e la bomba atomica
Ma questi che dicono che bisogna legalizzare droga e puttane, così almeno ci pagano le tasse, ci sono o ci fanno? Perciò, noi paghiamo in nero l'idraulico e l'elettricista e, secondo costoro, ci faremo fare la fattura da pusher e mignotte? Ce ne sono coglioni al mondo, ma come questi mai!
Gaetano Il Siciliano
Lettera 11
Caro Dago, si avvicina la giornata della memoria, e si moltiplicano le iniziative al riguardo. C' e' anche quella di cancellare le vie di Roma intitolate ai firmatari delle leggi razziali. Ora se tali leggi furono esecrabili da tutti i punti di vista, va anche detto che tra tali persone ve ne erano molte di grande spessore culturale e scientifico, e non si può giudicare una vita per una firma messa su un documento, magari anche in modo forzato.
Se seguiamo tale ragionamento dovremmo cancellare tutte le vie e istituti dedicati ad Enrico Fermi, il più grande scienziato italiano che ha partecipato alla costruzione di due ordigni atomici che hanno vaporizzato 200.000 civili innocenti- questo sì uno dei più grandi crimini dell'umanità- e la cui moglie era pure ebrea. Il passato va studiato e compreso non cancellato, questo e quello che fa ISIS, non uno stato moderno ed occidentale.
Glinder
Lettera 12
Caro Dago, gli unici detentori della verità nel mondo, dicono che i razzisti sono sempre di più in aumento: sarà anche a causa di fatti come quello che è accaduto a me?
Nulla, dopo 5 anni di disoccupazione forzata, sfangata solo grazie all'aiuto di amici, famiglia e di tante giornate di lavoro in nero, circa 3 mesi fa, una botta di cu.. mi aveva fatto trovare un nuovo lavoro: un lavoro in regola e pure col contratto a tempo indeterminato!
Avrei dovuto iniziare questa mia nuova professione, proprio in questi giorni, ma ahimè, la cooperativa che doveva assumermi (di cui non farò il nome per quieto vivere), qualche giorno fa mi ha convocato presso la loro sede e scusandosi (almeno hanno avuto un po' di decenza!) mi hanno detto che non mi avrebbero assunto più, per problemi di carenza di lavoro.
Nulla, io me la sono presa, però, se il lavoro non c'è più, non è di certo colpa di questa cooperativa....Il problema è che non è così, perché oggi ho scoperto che, di lavoro ne hanno eccome e che proprio per questo hanno appena assunto 2 nuovi dipendenti!
Tu magari ora penserai: non hanno assunto te, perché hanno trovato persone più qualificate ed io ti risponderò così: no, hanno assunto 2 presunti profughi, perché il nostro bel governo, con l'ultima infornata di porcate, ha legiferato in favore dei presunti profughi, infatti, le cooperative hanno le tasse tagliate sulla loro assunzione! In pratica, assumere un italiano, gli costerebbe tanto quanto, l'assunzione di 3 presunti profughi e va da sé, che le cooperative lasciano l'italiano a casa(purtroppo me in questa occasione) e assumono stranieri a rotta di collo!
Grazie renziloni...grazie boldrini d'Italia.....grazie politicanti.....grazie di tutto!
E poi i radical chic dicono che i razzisti aumentan sempre di più......chissà mai perché?!?!
Ciao Dago, almeno tu sei un grande!!!
Frapoli
Lettera 13
Caro Dago, ho avuto un incubo di quelli che ti segnano la vita. A forza di vedere passare da uno studio televisivo all’altro, Silvio da Arcore (il maimortoperdavvero), ho sognato di vedermelo entrare in ufficio, e cominciare a spiattellare le sue “proposte” sulla rinascita del paese.
Tutto questo, non prima, avermi smantellato l’impianto delle luci della stanza, perché un fascio diretto lo illuminasse nel migliore dei modi, e nascondesse punti di sutura, crine sintetico e fondotinta aranciato che in natura, una tonalità così non esiste.
Capirai che dopo una nottata simile, alzarsi alla mattina (seppure all’alba), sia stato solo un sollievo. Detto questo, il nostro caro Silvio da Arcore, sta inanellando una serie di incontri talmente fitti, che se non schiatta adesso, dovremmo pregare qualcuno che lo sedi.
Ieri abbiamo avuto uno dei momenti orgasmici di tutta la campagna. L’incontro tra Junker ed il pregiudicato brianzolo. Se la falsità politica e la convenienza ipocrita fosse stata, scusami per il termine, merda, i due non si sarebbero che intravisti negli spottoni televisivi mandati a piè sospinto dalla rete zerbino mediaset.
Una ipocrisia che la metà bastava per coprire il debito pubblico italiano. Le parole dette, poi, sono la summa delle minchiate a carrettate che il maimortoperdavvero, sta regalandoci come se fosse vangelo da un paio di mesi a questa parte. Ricapitolando: 1) la frase “culona inchiavabile”, di merkeliana memoria, non è mai stata detta. 2) Junker e Berlusconi sono amici e lavorano insieme per il futuro dell’Europa.
IL MEME SULLE PROMESSE ELETTORALI DI BERLUSCONI
Certo che ad essere maligni si potrebbe pensare che Pacciani e Vanni, facessero meno paura, ma questo ci offre il mercato delle vacche politiche europee. Siamo così concentrati ad abbattere, o tentare di farlo, il presidente Trump, per mille scandali e mille atteggiamenti (tutti da provare), che ingoiamo come ambrosia, quello che un condannato in via definitiva dispensa in ogni dove mentre tutti pendono dalle sue labbra (forse l’unica cosa originale ed in vita).
Ultime chicche e considerazioni. Da Giletti il nostro Silvio ha gettato la notizia bomba. Dopo l’introduzione della flat tax, le pene, per chi evade le tasse, sarà la galera. Come darsi un calcio in culo, guardandosi allo specchio!
IL MEME SULLE PROMESSE ELETTORALI DI BERLUSCONI
Questa sovrapposizione televisiva sta raggiungendo lo scopo. Il maimortoperdavvero sta scalando i vertici percentuali della coalizione e Salvini, se non lo ha ancora capito, dovrà guardarsi le spalle. Passare da attore principale del film, a comparsa, è un attimo. Potremmo dire che nel centro destra Silvio da Arcore è Laurence Olivier (anche lui morto) e Salvini, Bombolo.
Della Meloni non dico nulla, anche perché se la tira così tanto con le percentuali basse nelle quali fluttua il suo partitino, figurarsi quando dovesse raggiungere, casomai dovesse succedere, la doppia cifra, come potremmo contenerla. Incrociamo le dita artritiche.
Benvenuti in Italia, terra di santi, poeti e Laurence Olivier de ‘no antri! Saluti
Pegaso Nero