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POSTA! - LE FIDANZATE DELL'EST NON SONO MEGLIO. SONO QUELLE DELL'OVEST CHE SONO PEGGIO - LA SPARATA DI DIJSSELBLOEM È UN SEMPLICE RIPOSIZIONAMENTO UN PO' PIÙ A DESTRA PER MANTENERE LA POLTRONA DOPO AVER PERSO LE ELEZIONI
Riceviamo e pubblichiamo:
Jeroen Dijsselbloem Piercarlo Padoan
Lettera 1
Caro Dago, Padoan ha confermato ai colleghi europei che è pronto a tosare i contribuenti per rimediare al buco che lui e Renzi hanno creato nei conti italiani.
John Doe Junior
Lettera 2
Caro Dago, "Mai più donne in televisione trattate come animali domestici". Che cos'hanno che non va cani e gatti? La Boldrini chieda scusa alla mia border collie Maggy. Chi presiede la Camera dovrebbe aver rispetto per gli animali e vergognarsi di citarli come esempio negativo!
Andrea Parenzan
Lettera 3
Caro Dago, ci voleva la candidatura di Emiliano alle primarie Pd per capire che in Italia oggi l'"'Ultracasta" è onnipotente, la politica inadempiente, il diritto collabente ed il cittadino agonizzante?
Giorgio Colomba
Lettera 4
Dago dragoi,
Le fidanzate dell'Est non sono meglio. Sono quelle dell'Ovest che sono peggio.
Aigor
Lettera 5
Caro Dago, che sciocchina la Perego. Ha parlato bene delle donne dell'est con Trump che ne ha sposata una. Avesse esaltato le nere e l'«eleganza» della massiccia Michelle Obama, ora avrebbe ancora il suo programma.
paolo gentiloni laura boldrini
Tony Gal
Lettera 6
Caro Dago, a Locri 25 mila in piazza per dire no a tutte le mafie. Sicuri che una volta tornati a casa continueranno a dire no?
Corda
Lettera 7
Caro Dago, il Presidente dell'Eurogruppo Dijsselbloem sui Paesi del Sud: "Non si possono spendere tutti i soldi in alcol e donne e poi chiedere aiuto". E meno male che è Trump quello considerato "matto"!
A.Reale
Lettera 8
Caro Dago, divieto di portare tablet e pc sugli aerei provenienti dai paesi musulmani. La Gb si allinea subito, Francia e Canada si apprestano farlo. Quando la paura fa 90, si trema e si Trump-a. Islamofobia e razzismo scomparsi in un puff: all'improvviso The Donald ha ragione!
Nereo Villa
Lettera 9
Dago dragoi,
Lista pro fidanzate Est Europa. Critiche alla RAI proprio quando fa vero servizietto pubblico.
Aigor
Lettera 10
Conviene a tutti. Sgarbi in TV con Telese. Interrotto di continuo. Corto circuito: offese. Tutti si alzano e lo lasciano solo. Domande: se non lo lasciano parlare, perché lo invitano? Semplice: conviene a Telese perché del suo programma si parla (come ora) ; conviene a Sgarbi perché riceve visibilità gratuita; conviene agli spettatori perché si divertono. Disgustoso.
Giuseppe Alù
Lettera 11
Caro Dago, se si votasse oggi il M5S prenderebbe il 32% dei voti. Poi bisogna vedere a quanti eletti Grillo ritirerà il simbolo...
Vesna
Lettera 12
Caro Dago, se gli italiani che non gradiscono le regole seguono il consiglio di Grillo e si fanno un partito, ne avremo parecchi milioni alle prossime elezioni.
BarbaPeru
Lettera 13
Ciao
Vi è sfuggito che il primo a citare il Rusty è stato Paolo Ruffini in merito alla sua pratica preferita, comunque sempre in una vostra intervista :)
Silvia
Lettera 14
Se il rusty trombone è in cima alle ricerche degli italiani su internet è solo merito tuo! Tieni sempre botta così, vecchio lupo e dott avv gr figl di putt mang bamb ;)
Baci sulla tastiera
V.
ricerche rusty trombone su pornhub
Lettera 15
Caro Dago, dopo la gaffe europea di Dijsselbloem, Renzi implacabile come con Lupi: "Prima si dimette meglio è". Invece l'amico Lotti, che a differenza degli altri due è pure indagato, può rimanere al suo posto. No problem!
E.Moro
Lettera 16
Caro Dago, Trump vieta pc e tablet sugli aerei provenienti dai paesi musulmani perché potrebbero nascondere bombe. Ora vediamo quanti giudici bloccheranno il divieto perché "discriminante".
Gian Morassi
Lettera 17
Caro Dago, Michele Emiliano: "Non ricandidare i 19 senatori Pd che hanno votato contro la decadenza di Minzolini". E vuole lasciarli andare a casa senza prima passarli per le armi?
Camillo Geronimus
il kamasutra del rusty trombone 3
Lettera 18
Caro Dago, dopo quanto appreso sulle donne dell'est, possiamo ancora dire che "chi russa non piglia passere"?
Pop Cop
Lettera 19
Caro Dago, l'ex sindaco Marino, nei momenti topici non c'era mai, se ne andava negli Usa per i fatti suoi. La Raggi idem. È andata a svernare all'Alpe di Siusi in un momento in cui doveva essere a Roma. Grillo potrebbe toglierle il simbolo della scansafatiche?
Scara
Lettera 20
MINZOLINI FESTEGGIATO DOPO IL VOTO CHE HA EVITATO LA SUA DECADENZA
Caro Dago, sul giornale che dirige, Travaglio azzanna tutti i giorni Minzolini. Ma non si fece scrupoli a scrivere per oltre un decennio su "Repubblica", quotidiano il cui fondatore ed editorialista di punta è il "pregiudicato" Eugenio Scalfari che nel 1968, per sfuggire a una condanna a 15 mesi di carcere, si fece eleggere in Parlamento nel Psi. Travaglio è rigorosamente moralista solo con chi comoda a lui.
Giacomo Francescatti
Lettera 21
Caro DAGO, Jeroen Dijsselbloem, Ministro delle Finanze olandese del precedente governo Rutte e attuale Presidente dell' Eurogruppo, è un rappresentante del partito PvdA (Partito del lavoro) il principale partito di centro-sinistra dei Paesi Bassi che è stato stra-sconfitto alle elezioni dello scorso 15 Marzo.
La sua uscita è un semplice riposizionamento un po' più a destra per mantenere la poltrona. Un po' come aveva fatto lo stesso Rutte negando l'ingresso ai ministri turchi prima delle elezioni. Il suo partito PvdA infatti è sceso rovinosamente a soli 9 seggi nel parlamento olandese, per cui né lui e né il suo partito avrebbero più ragione di ricoprire le cariche che attualmente hanno nel governo olandese e in quello europeo.
Fare la figura del bue che dice cornuto all'asino val bene due stipendi.
COFSKY
Lettera 22
Il ministro delle Finanze olandese e presidente dell' Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem ha svelato la fonte dalla quale avrebbe ricavato che noi italiani spendiamo tutto in donne e vino: pare che l'illustre politico olandese, storico lettore di dagospia cui si collega spesso per tastare il polso dell'economia italiana, abbia incidentalmente letto gli articoli sul Rusty Trombone e sulle abitudini sessuali di scambisti, feticisti, sadomasochisti italiani, nonché sulle nuove droghe, traendone le debite conclusioni, al punto che la sua dichiarazione completa alla FAZ pare fosse "...non puoi spendere tutti i soldi per alcol, droga, perversioni e donne e poi chiedere aiuto". La parte sulla droga è stata tagliata su richeista del portavoce di Dijsselbloem per non intaccare il bussiness dei coffee shop olandesi, i cui frequentatori provengono per lo più dall'Italia.
A questo punto pare che la Presidente Boldrini, giustamente, chiederà la chiusura di dagospia.
Saluti,
dijsselbloem, presidente dell'eurogruppo 7f0aea0
giorgio
Lettera 23
Dago darling, una/o avrebbe pensato che aggirarsi per i corridoi e i salotti della Rai/Eiar fosse una delle cose più sicure d'Italia. E invece, quanti pericoli e regolamenti di conti anche lì. Come mostra la vicenda Perego/donne dell'Est, in origine solo banalmentre spassosa. La Faq ora é: "Quando il Regime sarà a pieno regime, diventerà obbligatorio l'uso di un caschetto per lavorare in Rai. specie in TeleKabul?" Appunto, come quando l'Eiar, genitrice della Rai, aveva reso obbligatoria una certa tessera. Amen
Natalie Paav
dijsselbloem, pierre moscovici e alexander stubb 18df0
Lettera 24
Caro Dago, mentre a Roma tra presidenti vari (camera, senato e repubblica), si spendono parole, trite e ritrite, sull'Europa e lo sviluppo che l'unione ci ha regalato (????), ieri il presidente dell'eurogruppo Dijsselbloem, ha sentenziato: “Sud spende soldi per alcol e donne”. Quando la crisi è diventata generale, mentre il nord Europa, ha dato prova di coerenza e parsimonia, noi andavamo a donne (grazie Silvio, sei il nostro guru), e ci sbevazzavamo le vendemmie degli anni precedenti. Che dire?
Che l'unione europea è una, per dirla alla maniera sicula di Buttafuoco, minchiata? Oppure hanno ragione la Boldrini, Grasso e Mattarella, che con stucchevoli discorsi (ho dovuto parcheggiare l'auto per evitare il colpo di sonno), ne lodavano le funzioni? Probabilmente in Europa, non ci conoscono ancora.
Siamo una nazione nata tra campanilismi e lotte tra comuni; e certe beghe, son solo, piccoli esami per chi ha vissuto 50 anni di democrazia cristiana, nell'ultimo secolo. Chi abbia ragione, difficile dirlo. Di certo, le signore olandesi, durante la crisi economica, son scese a migliaia a sbevazzare alle nostre latitudini. Quanto al sesso, son troppo signore per dire altro! Benvenuti nella terra di sbevazzanti fornicatori. Saluti
Pegaso Nero
Lettera 25
Non passa giorno, ma che dico, ora, minuto, che non piovano sulla mia testa spunti su cui veramente c'è da sputarci sopra. Idealmente s'intende, ma è proprio così: spunti da sputarci sopra. C'è solo l'imbarazzo della scelta, la quantità è industriale, potrei scriverci libri.
Prendi il signor Checchi Paone - cognomen omen - il quale meriterebbe la berlina con lancio di ortaggi in faccia e uova marce, non tanto e non solo per essere quello che è con il suo modo irritante, volgare, ipocrita e arrogante di gesticolare e di fare in tv. Si crede furbo, perchè spadroneggia in tv, dove un pò tutti lo temono e gli lisciano il pelo. Ha capito, il mariuolo, che oggi chi è gay può fare e dire quello che vuole, tanto nessuno ha il coraggio di contrastarlo, di metterlo a cuccia come si dovrebbe. Basta ricordare la follia di tenerlo in studio nella trasmissione "Miracoli" dove la conduttrice, non mi ricordo il nome, cincischiava con questo elemento tanto per fare audience. Una vergogna!
cecchi paone fa la moralina a corona
Ma il Checchi P. è in fondo un grandissimo paraculo e non solo per quello che ho sopra detto: lo è anche a trecentosessanta gradi, e nel senso etimologico della parola. Questo personaggio, infatti, si permette di attaccare la professoressa Silvana De Mari - che forse non tutti conoscono, ne ho parlato anch'io da questo angolo semisperduto del sito tcc -, accusandola col classico metodo dei fanatici del pensiero unico, colpendola (cercando di colpirla, per meglio dire) iniquamente e vilmente.
La De Mari è una persona lineare, limpida, solare e genuina, ma soprattutto è la scienziata e medico, profonda conoscitrice (sul campo, lavorandoci ogni giorno con i pazienti e cercando di curarli al meglio) delle malattie gravi e dolorose che la pratica omosessuale maschile provoca ai suoi protagonisti, in particolare ai cosiddetti omosessuali passivi.
cecchi paone fa la moralina a corona
L'analisi della De Mari è chiara, documentata, precisa, ma ovviamente è vista come il fumo negli occhi dal mondo sodomita che non ha alcuna intenzione di vedere la realtà dei fatti, preso com'è a difendere la sua pratica contronatura, costi quel che costi.
E' una posizione ideologica, appunto, ispirata dalla rivoluzione sessuale e dal femminismo, che concede libertà totale per chi pratica la sodomia e, anzi, spara a zero contro tutti coloro che la pensano diversamente, evitando però come la peste di analizzare con lealtà e trasparenza gli aspetti scientifici e la realtà delle lesioni inferte e subite dagli omosessuali praticanti.
Ciò detto, per chiarire i termini del discorso, eccoci alla snodo: il Checchi P. di recente ha proclamato la sua invettiva contro la professoressa De Mari (che tra l'altro è la scrittrice per ragazzi italiana più letta al mondo) cercando di irriderne il lavoro scientifico con quattro puttanate messe in croce, arrampicandosi sugli specchi per sfuggire alla documentata conoscenza dei fatti messa in campo dalla De Mari. Ma l'asino è caduto in una contraddizione così eclatante e goffa da non credere e che, per sintetizzare, suona pressapoco così: "non bisogna credere alle cose che dice la De Mari.
Sono stronzate oscurantiste, medievali, bigotte frutto di omofobia (cazzo, questa parolina magica è comparabile al prezzemolo, c'è sempre, è la parola d'ordine di ogni coglione/a) e via di questo passo." Finito qui? .. e no! Adesso arriva il bello. Prosegue, dunque, lo Checchi P. preso dal suo narcisismo recchionico:" Io cerco un giovane da far crescere (si intende nel rapporto omosessuale) etc. etc.... e, quando si arriva alla domanda sulla "tipologia" del rapporto culatonesco intrattenuto dal nostro, ecco il colpo del Checchi P: "Io sono un sodomita attivo, mica passivo. Solo in casi particolarissimi, se del caso, quasi mai me lo faccio mettere in culo!"
Hai capito il furbone, D'Agostino? Per forza attacca la De Mari che predica la pericolosità di prenderlo nel di dietro (precisando tutta una serie di complicanze poco piacevoli all'ano e dintorni, ma anche più su sino ad altri organi): lui non corre alcun rischio perchè in culo lo mette ma non lo prende. Chiamalo pirla! Il Checchi sì che se intende. Mica è scemo: sono i culi altrui che fumano, non il suo. Un mito, un mitomane nel mondo c.
Avrei anche da sputare, eccome, sulle performances etiliche di tale Alberto Melloni, ma qui non ci sto proprio. Troppi spunti, poco spazio, troppo lavoro gratis.
Chiara (ex Luciano) allo zoo tra checchi e pavoni, tra coltivazioni di melloni