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POSTA! IERI SERA IL RIENTRO DI MATTARELLA DA PECHINO. È QUELLO AUTENTICO O UNA COPIA MADE IN CHINA? - LO STRANO EFFETTO DELLE MANI DI NICOLE KIDMAN DIPENDE DAL FATTO CHE DOVREBBE ESSERE AFFETTA DA SINDROME DI MARFAN
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago, Padoan non vede l'ora di andarsene. Così potrà unirsi, come la figlia, ai No Global per lanciare qualche uovo a Renzi, alla prima occasione.
BarbaPeru
Lettera 2
Caro Dago, ieri sera il rientro di Mattarella dalla Cina. È quello autentico o una copia made in Prc?
Flavio
Lettera 3
ciao Dago
timberlake con kidman e dev petal
lo strano effetto delle mani di Nicole Kidman dipende dal fatto che dovrebbe essere affetta da sindrome di Marfan,il tipo di articolazioni falangee sono conformi alla sindrome stessa
Gp
Lettera 4
Caro Dago, figura del cacchio per gli anti trumpiani di Hollywood: sono cosi rincoglioniti che alla Notte degli Oscar premiano come "miglior film" la pellicola sbagliata. 1-0 per Donald!
Nino
Lettera 5
Dago dragoi,
Bizzarro paese. Dove le percentuali degli obiettori di coscienza e degli assenteisti coincidono.
Aigor
Lettera 6
Caro Dago, inchiesta Consip su papà Tiziano. Renzi: "Sto coi magistrati". E allora rottami il suo babbo!
L.Abrami
Lettera 7
Caro Dago, se i sondaggi danno il PD al 28%, per DP è prevedibile un 82%?
Mario
Lettera 8
Caro Dago, dalla scissione Pd nasce il Dp. Il primo problema dell'Italia non è la disoccupazione o il debito, ma trovare un nome ai nuovi partiti.
Tuco
Lettera 9
Caro Dago, Renzi vuole riscrivere il welfare. Sta cercando un altro 4 dicembre?
Carlo Gradi
Lettera 10
Caro Dago, il mancato Oscar a "Fuocoammare" è una sonora bocciatura all'accoglienza e ai migranti. Come dire che alla fine ha ragione Trump.
Lucio Breve
Lettera 11
Caro Dago, la Merkel che addenta un panino col wurstel: immagini così non si vedono nemmeno nella serie "Criminal minds"!
Tommy Prim
Lettera 12
Bella l'idea di Silvio nostro della doppia moneta: l'euro per i regolamenti esterni e la lira, o altro, per quelli interni! Ma se tu devi avere un pagamento anche interno, in caso di doppia moneta, come scegli di essere pagato in lire o in euro? Silvio, brutta cosa la vecchiaia! Suggerisco un piccolo miglioramento alla proposta: i conti interni si regolano in natura (SILVIO occhio, in natura!!) o col baratto. Stiamo freschi! Tra Salvini, Silvio, Brunetta, Speranza, D'Alema, Bersani e compagnia cantando, dritti dritti nel fosso.
Gaetano Il Siciliano
jimmy kimmel twitta donald trump
Lettera 13
Egregio direttore, certi giornalisti orfani del padrone a casa loro scodinzolano agli "stranieri". Prenda Feltri quello di Libero o del Giornale non so piu'. Si lancia in un peana di elogio verso Donald Trump. L'economia è migliorata, il debito ridotto, l'esportazione eccetera eccetera.
Ammazza oh. In un mese. Manco Trump fosse Harry Potter. Qualcuno spieghi a Feltri che le misure economiche prese da un qualsivoglia esecutivo sortiscono effetti dopo almeno un annetto nella migliore delle ipotesi. Quindi c'è il forte rischio che se l'economia americana sta andando bene questo sia dovuto alle misure prese dall'amministrazione precedente.
Paolo Ferraresi
Lettera 14
Caro Dago, una volta tanto sono d'accordo con Renato Brunetta e Natalia Aspesi sulla vicenda dei compensi alla tv pubblica per le cosiddette star, con la decisione del Cda, meglio tardi che mai, di rispettare il tetto dei 240 mila euro. Nella vicenda c'è da registrare ad ogni modo i soliti "pianti" e" lamenti" degli interessati, che parlano di mercato per tirare acqua al loro mulino.
Lo stesso dicasi di alcuni giornalisti che scrivono di tv sui giornaloni, preoccupati per questa decisione che favorirebbe le tv private.In realtà questa considerazione è molto opinabile e le cosiddette star esiterebbero molto di andare alla concorrenza, perdendo una visibilità che esiste quasi come monopolio, mi riferisco ai vari Vespa, Conti, Clerici, Fazio, etc, etc. Semmai il tetto riequilibra cifre scandalose che girano per opinabili ascolti da record.
Sullo sfondo una considerazione per quelli che parlano di mercato sarebbe bene ricordare loro i compensi irrisori, magari due euro a pezzo, di i giovani collaboratori di giornali, le cui notizie magari vengono riprese dalla tv, come scoop. Cordiali saluti.
Giovanni Attinà
Lettera 15
Caro Dago, alla Clinton Foundation hanno fatto due conti: grasso com'è Renzi in questo periodo, conviene pagargli il viaggio in America che offrirgli il pranzo!
Berto
Lettera 16
Caro Dago, accordo raggiunto sullo Stadio della Roma. Raggi: “Via le 3 torri e cubature tagliate del 50%”. Perche non aggiungere anche che i tifosi dovranno portarsi il seggiolino?
Ranio
Lettera 17
Che la Chaouqui dia lezioni (di che ?) a un povero cristo sofferente che ha avuto il coraggio di farla finita è come se un asino salisse in cattedra x insegnare musica. Ci sarebbe molto da dire sullo stile di vita di questa signora. Stavolta sono d'accordo con la Lucarelli?
Riccio
Lettera 18
Caro Dago, che senso ha che i grandi Paesi firmino trattati per la riduzione degli armamenti, se poi quelli piccoli che non li firmano - come ha dimostrato l'uccisione di Kim Jong-nam - hanno mano libera nella produzione e nell'utilizzo di qualsiasi tipo di arma o gas nervino? Ha ragione Trump a voler incrementare l'arsenale atomico. Mica possiamo farci fare fessi dalla Corea del Nord e simili.
B.Tik
Lettera 19
Scusa Dago, se mi permetti vorrei rispondere a un twittarolo (si dice così, no?) che in un tweet da te riportato sulla morte di DJ Fabio scrive "siamo un paese che ci costringe a scappare per vivere e ora anche per morire". Penso a tutte le migliaia di persone che ogni giorno sbarcano in Italia per "venire a vivere qui" (e a volte anche a morire) e mi viene in mente un adagio delle mie parti: lamentarsi di gamba sana!
Io sono medico e non prendo posizione pubblica sull'eutanasia (cio' che penso dimora nella mia coscienza), ma nella mia vita, rispetto al signore del tweet, ho certamente visto e vissuto situazioni che mi hanno insegnato a buttare la retorica nel cesso!
Grazie dell'ospitalità
Saluti
Gino Celoria
Lettera 20
Caro Dago, grandiosa manifestazione di orgoglio democratico da parte degli attori hollywoodiani...Sentire tanto calore e passione da parte di miliardari, che dal sicuro delle loro ville, tuonano contro i muri è qualcosa di realmente cinematografico. Quando il sogno paranoico di eletti strapagati, quello di abbattere il neo presidente americano, si scontra con il loro modo di vivere elitario.
Direi che le contraddizioni non mancano, e nemmeno quella sottile linea di arroganza tipica di chi, avendo il culo al caldo, si preoccupa ipocritamente dei problemi del mondo. Aspettiamo che le star americane in primis, devolvano il 50% dei loro profitti per il bene comune ed accolgano i derelitti per i quali si stracciano, verbalmente, le vesti, in casa propria, regalandogli il futuro di speranza e lavoro, di cui parlano tanto. Saluti
Pegaso Nero
Lettera 21
Dago darling, il tycoon filantropo Bill Gates e la rockstar filantropa Bono a "La Repubblica": "Vogliamo un mondo "In the name of love". Lo dicevano anche le bravissime "The Supremes" di Diana Ross nella canzone "Stop, in the name of love" circa mezzo secolo fa. Bella novità quindi quella per cui hanno esultato le vestali del Bene sulla Terra di Largo Fochetti! C'è un problema però che si trascina dalla notte dei tempi, dopo secoli e secoli di religioni, cultura, filosofia, ecc. ecc.
Nel mondo vero fatto di miliardi di dannati della Terra (agnelli) e poche migliaia di privilegiati (lupi) sarà un po' difficile mettere d'accordo tutti, tenuto conto che non ci sono solo i lupi ma anche gli orsi russi, gli ermellini siberiani (che pare siano piccoli ma molto feroci), i draghi cinesi e i per ora "pacifici" indiani.
BILL GATES - ICE BUCKET CHALLENGE
Che strano però tutte queste "sante" alleanze de facto - nel nome della miracolistica globalizzazione - tra tycoon così diversi tra loro come Francesco, Soros, Zuckerberg e altri. Un miliardo di fedeli ha Francesco, quasi due miliardi ne ha Zuckerberg. E' come se India e Cina si fossero messe insieme. Certo, a onor del vero, va detto che i seguaci di Francesco e Mark sono sudditi 2.000.xxx e quindi possono liberamente abbandonare quando vogliono i due suddetti "pastori".
Non vorrei fare la Cassandra, ma la precedente globalizzazione, avvenuta circa a partire da un secolo e mezzo fa, non ha portato nulla di buono. Per precedente globalizzazione intendo quella scaturita dalle grandi scoperte dell'Ottocento (elettricità, motore a vapore, ferrovie, telegrafo, telefono, ecc.) e dalle colonizzazioni europee dell'epoca, quando gran parte dei "buoni" cristiani di allora stava con il britannico Kipling, che sosteneva che "Il fardello dell'uomo bianco é portare la civiltà tra i selvaggi".
Quando persino l'intero Congo era proprietà privata di Leopoldo II re del Belgio, detto anche Cleopoldo per i suoi amori con la famosa cortigiana (parigina ovviamenrte!) Cleo de Merode. Pare che il Regime di Clepoldo in Congo fosse uno dei più sanguinari, un vero genocidio (anche se allora non si usava ancora tale definizione) con milioni di vittime. N.B. Causa limite caratteri mia mail, segue domani o dopo. Mi scuso e ossequio
Natalie Paav
Lettera 22
Misericordioso Dago, Dj Fabo ha messo fine ai suoi giorni. Liberamente e dignitosamente è uscito dal suo infinito tunnel di immobilità e buio pesto. Che Dio lo possa accogliere nelle sue braccia. Anzi, se c’è un dio, secondo noi l’ha già fatto da un pezzo. A quelli che sono contrari: voi che potete, a differenza di Fabiano, guardatevi bene in faccia, e prendetevi a schiaffi.
I Maghi del Tuscolano
Lettera 23
Caro Dago, l'articolo del Giornale, che rivela come la trasferta californiana di Renzi sia stata finanziata dalla Bill, Hillary and Chelsea Clinton Foundation, mi toglierà, e confermato, un angoscioso dubbio: che anche stavolta, come ai tempi dell'appartamento fiorentino di Via degli Alfani (un nome, un destino), fosse stato il compagno di merende - e di viaggi - Carrai a pagare il conto.
Però, insieme, me ne farà sorgere un altro: non è che la benemerita Foundation (nota anche per avere, secondo indiscrezioni di Wikileaks, contribuito alle spese del sontuoso matrimonio di Chelsea) abbia voluto in qualche modo sdebitarsi per i contributi generosamente elargitile, a spese del contribuente italiano, dai governi di centrosinistra? E non è, questo scambio di reciproci favori, alquanto discutibile? Con stima. Federico Barbarossa
Lettera 24
Caro Dago, ma la gaffe agli Oscar è colpa di un Warren Beatty bollito dopo le 12.000 donne transitate dal suo talamo o dell'infinitamente più alto numero dei travasi di bile Trump-made che stanno obnubilando i cervelli allo star system hollywoodiano?
Giorgio Colomba
Lettera 25
Caro Dago, Renzi sfida D'Alema: "Vediamo chi ha più voti". Non gli è bastata la lezione del referendum?
Fritz
Lettera 26
Chi me lo fa fare di perdere tempo e scrivere qui, dove si inneggia sempre e comunque al peggio? Dove si mette in rilievo e si appoggia ciò che solo una parte della gente approva - spesso lo fa perché totalmente appecoronata, plagiata, guidata, priva com'è di punti di riferimento oggettivi - o condivide in parte, mentre la fetta oggettivamente più ampia della popolazione viene fatta passare per stronza, arretrata, antimoderna, e alla fine tacitata con il solito sporco termine fascista di bigotta.
Il D'Agostino, sedicente mezzo gay, usa questo termine con frequenza e gaudio, raccogliendo intorno a sè una schiera di adepti numerosa e ringhiante. Persone normali, di buon senso comune, si ritraggono da tanto abisso quotidiano, gli altri vi si tuffano. Ma, visto che il peggio tende sempre più a prevalere, qualcosa si deve pur fare, anzi si dovrebbe fare da parte nostra.
Per questo, e solo per questo, scrivo qui, con il omodestissimo obiettivo di dire che non è tutto come viene presentato, ma che c'è ancora un'Italia migliore, pulita, sana, cattolica o quantomeno che si lascia indirizzare dalla Dottrina Cattolica. Nonostante tutto, non tutto è ancora perduto. Però non è facile, basta solo vedere, ad esempio, le stronzate ammantate da modernismo progressista della tal reguitti del misfatto quotidiano in capo al robespierre con le pezze al culo Travaglio, che non ne imbrocca una nella sua mania di magistrato della rivoluzione francese mancato.
Questa guitta reguitti, non è che si limita a sparare le sue minchiate, vera spazzatura per le persone di buon senso (sempre in maggioranza), sulla realtà dei generi (o nuore) ma fa saltare la mosca al naso quando irride alla Chiesa Cattolica e al suo Magistero. Cioè, una poveretta si permette di offendere un'Istituzione in vita da oltre duemila anni, con miliardi di persone al seguito. Più str...ana di così..., e come si fa ad accettare una cosa simile senza replicare? E poi tira in ballo un'altra "scienziata del nulla", tale Saraceno, che pontifica credendosi la portabandiera del vero e del giusto: tutto il resto per lei è retrogradismo.
Ma a proposito di scienziati sedicenti - questo è il punto di oggi - invito alla riflessione sul comportamento etico di tale Carlo Flamigni, "emerito" personaggio, massimo "spingitore" italiano della fecondazione assistita e nemico giurato della Chiesa (è stato pure candidato SEL, trombato mi pare, tanto per dare il senso della sua visione del mondo).
Costui, di recente, in relazione al caso dell'obiezione di coscienza in materia di aborto, ha avuto la spudoratezza di dire (l'ho sentito) che bisogna regolare le cose perchè regna la confusione, non c'è omogeneità. Ha detto testualmente: "Come si possono avere delle regioni italiane in cui ci sono solo il 12% di medici obiettori e altre con l'80%, 90%".
Per chi non è informato parrebbe che in Italia ci sia in sostanza un certo equilibrio tra obiettori e non: in alcune regioni pochi, in altre molti (troppi per il luminare). Invece è una gran furbata, una porcata, perchè il 12% di medici obiettori ce l'ha solo la Valle D'Aosta (sapete la più grande regione del mondo con i suoi quasi 130.000 abitanti - centotrentamila!) mentre tutte le altre regioni (sessanta milioni di abitanti) presentano percentuali alte e altissime di medici obiettori.
Sono in maggioranza dapperttutto, tranne che nella superdensamente abitata Valle d'Aosta. E' qualcosa di incredibile questa manomissione della verità! La verità è che la stragrande maggioranza dei medici italiani è obiettore. E un motivo ci sarà pure. Alla faccia del luminare Flamigni che in epoche passate ha platealmente dato del cretino a chi non la pensa come lui. Flamigni: detto da te sono felice di essere cretino/a. E' u n onore!
Chiara (ex Luciano) obiettore convinto contro la stampa italiota (non tutta, gran parte).