POSTA! - IL NUOVO MOVIMENTO DI RENZI, IN STILE “EN MARCHE!” DI MACRON POTREBBE CHIAMARSI “EN RETROMARCHE!” - DAGO, MA CHE CAZZO TI HA FATTO DI PERSONALE? RENZI E' UN POLITICO COME TANTI CHE PUÒ AVERE FATTO BENE O MALE MA TUTTO QUESTO ACCANIMENTO!
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Calenda non si è iscritto al PD. Si è iscritto alla direzione del PD. Copyright credo di Longo, che così parlava del giovane Berlinguer, temporibus illis.
Saluti BLUE NOTE
Lettera 2
Caro Dago, considerato incontrovertibile che il giorno 4 di qualunque mese, e' per Renzi un numero da sopprimere dal calendario, farà spostare ad altra data pure l'assemblea condominiale. Per non trovarsi in minoranza anche lì.
Saluti, Labond
Lettera 3
Dagovski,
Appello PD a Del Rio di finire il digiuno e mangiarsi Renzi.
Aigor
Lettera 4
Caro Dago, il povero Balotelli siccome non è più capace di prendere a calci un pallone prende a calci Tony Iwobi, il primo senatore nero italiano eletto con la Lega.
Bobby Canz
Lettera 5
Caro Dago, arriva un nuovo farmaco per le persone sieropositive che non rispondono più ai farmaci antiretrovirali. È una notizia buona per i malati o per le case farmaceutiche?
U.Novecento
Lettera 6
Caro Dago, nel tentativo di conquistare la valanga di voti che gli mancano per formare una maggioranza, Di Maio si dimostra da subito intelligente: promette che taglierà vitalizi e stipendi dei Parlamentari. Se non è un'esca prelibata questa...
Gripp
Lettera 7
Dago carissimo, le dimissioni di Renzi sono rinviate alle Calenda greche...Che brutta fine ha fatto il partito di proletari italiani, da renzi ad un renzi pariolino.
Cordialità sinistre
Ivan Viola
LA PRIMA PAGINA DI LIBERATION SUI POPULISTI AL POTERE IN ITALIA
Lettera 8
Caro Dago, "Non faremo accordi con nessuno". Altra promessa disattesa dei 5 Stelle: ora Di Maio è pronto all'inciucio con chiunque pur di avere la poltrona.
Mario Canale
Lettera 9
Caro Dago, pare sia già pronto il nuovo Movimento di Renzi, in stile " En Marche!" di Macron. Si dice potrebbe chiamarsi " En Retromarche!".
BarbaPeru
Lettera 10
Scusa Dago, ma secondo te Di Maio, per tagliarsi i capelli, usa un casco livellatore
tipo, che so, un Capitan America de' noantri? Cazzo, proponilo come uno dei tuoi quizcliccaqui: trovate sulla testa di Di Maio un capello più lungo di un altro (se ne siete capaci)! Saluti
Gino Celoria
Lettera 11
Caro Dago, dopo il lavacro delle urne (funerarie), al Pd serve una catarsi, ma se il buongiorno si vede dal Martina...
Giorgio Colomba
Lettera 12
Caro Dago, la porno star Stormy Daniels fa causa a Trump perché nell'accordo per tacere sulla loro presunta relazione mancherebbe la firma di Donald e quindi sarebbe nullo. Quindi l'unica prova sulla veridicità di quanto l'attrice racconta non esiste?
Ugo Pinzani
Lettera 13
Ciao Dago, Franceschini ha dichiarato che nessuno nel Pd ha mai pensato ad alleanze per formare un governo. Peccato che il Rosatellum sia stato costruito proprio per allearsi con Berlusconi!
Dic
Lettera 14
Forse qualcosina sarebbe da rivedere in questo sistema elettorale. Non stiamo parlando di uno o due punti di differenza. Chi ha il 32% non conta una beata mazza mentre chi ha preso il 18% si sente già' al comando e parla di alleanze con un partito di desaparecidos.
Mah
Ali
Lettera 15
Caro "Dagonota" cominci veramente ad essere ridicolo con la tua arroganza. E falla finita con tutti quegli aggettivi così cattivi che rivolgi a Renzi. Ma che cazzo ti ha fatto di personale? E' un politico come tanti che può avere fatto bene o male ma tutto questo accanimento!!! Ora sarai contento!
pierferdinando casini marco minniti maria fedele grasso
Ti ricordo però che nonostante il tuo odio e quello dei suoi nemici politici il "bullo" e il "cazzone" è stato eletto Senatore soltanto ieri con il 42% alla faccia tua
con poca simpatia
signora Patrizia (pensionata orgogliosa che ha cominciato a votare PD solo da quando c'è Renzi, guarda un po'...)
Lettera 16
Caro Dago, dobbiamo sorbirci per la nona legislatura, grazie al pinocchio fiorentino, il voltagabbana Casini. La scorsa legislatura, ove correva nell’ Udc, per un pelo non rimase fuori dal parlamento. Il rottamato per ringraziarlo per come ha svolto il ruolo di presidente della commissione sulle banche, lo ha inserito, sotto il simbolo del PD, nella roccaforte inespugnabile di Bologna ove anche un cane sarebbe stato eletto. Preferisco non aggiungere altro.
Annibale Antonelli
Lettera 17
Caro Dago Ho letto le dichiarazioni di Balotelli sul senatore di colore eletto nelke fila della Lega (“Vergogna, forse nessuno gli ha detto che è di colore?”) e l’incipit dell’articolo con cui tu riporti la motizia (“Balotelli for president!”) e mi é venuto in mente che tu hai raccontato come, tanti anni fa, venisti aggredito da ragazzotti di destra solo perché eri vestito come uno “de sinistra”.
Orbene, non ti sembra che l’uscita di Balotelli, e il tuo endorsement, siano completamente analoghi a quell’episodio? Attaccare, anche cin l’insulto, una persona per il colore della sua pelle, perché di questo si tratta, in quanto di idee diverse dalle tue, non è forse il vero razzismo?
Perché una persona di colore non può condividere le idee della Lega senza essere bollato come “traditore” della razza? E tutto questo al netto delle valutazioni sullo stile di vita di chi è salito su tale pulpito. Forse, in questa occasione, i veri razzisti siete stati Balotell i e, perdonami, tu che lo hai supportato. Con la stima di sempre, o forse un po’ meno
Escamillo
Lettera 18
Daghissimo, notato niente? Eppure c'è qualcosa di nuovo nell'aria, forse d'antico, abbiamo due schieramenti contrapposti che non hanno i numeri per governare. Non sono destra-sinistra, entrambe degradate dall'ondata migratoria a categorie dello spirito, piuttosto Schieramento A e Schieramento B, il che è brutto da scrivere allora facciamo Guelfi e Ghibellini. In mezzo c'è chi ha la dote numerica per consentire la governabilità, ovvero il malandato PD in fase di derenzizzazione.
Orbene, si tratta solo di individuare, all'interno del PD. chi indosserà i panni di Craxi, dedicandosi alla proficua attività di cliente dei due forni ed ecco fatto il governo, con buona pace dei "mercati" (che hanno già capito tutto). E' ovvio che chi ci rimetterà, fra bonus 80 euro, redditi di cittadinanza e di inclusione, sarà il bilancio dello Stato, ma a questo, come al resto, siamo abituati. Gianluca
Lettera 19
carlo calenda tessera pd con maurizio martina
Dago darling, chissà le corse di cortigiani e questuanti tra i alazzi romani (anche quelli vaticani) e meneghini per capire dove va davvero il vento e se conviene inchinarsi a questo o a quello e saltare su questo o quel carro. Ancora una volta il potere é tutto maschio (o sedicente tale) malgrado tutto il cancan sulle quote rose e la parità di genere!
Il "very" rampante Calenda perderà quale chilo che ha di troppo a forza di leccate e baci ricevuti.
Magari qualche previdente penserà anche di fare una visitina a due statisti messi nel backstage, ma vivi e vegeti e prob. disponibili a salire sul Colle. Mi riferisco ovviamente a Bobo Maroni e Giuliano Pisapia. Non si sa mai che venissero "ripescati" come uomini di ponti e non di muri. E chissà quanti sussurri, grida e fuochi amici in RaiEiar! E dai con i remake, ora c'é anche "Come le foglie al vento" di Eu-Genio Scalfari, da mezzo secolo grande "kingmaker" della politica italiana, ma anche notorio dispensatore di baci della morte.
Pace e bene
Natalie Paav
Lettera 20
Caro Dago, però così non si fa. Eddddaiii.....Pubblichi la notizia con tanto di foto dell'elezione in Italia del primo senatore di colore che non è stato eletto nelle file dei buoni (PD, Potere al Popolo, LEU ecc.) ma in quelle dei cattivi di Salvini e subito sotto mi metti le puntuali considerazioni dei vari lernerserrasavianoaugias che continuano a far girare il disco rigato del razzismo leghista? Non due o tre notizie dopo; proprio sotto! Questo è veramente essere cattivi, Abbi pietà di loro. Il fatto che milioni di Italiani non abbiano minimamente considerato il loro pensiero capalbiano doc li fa sbarellare.
Proprio sotto.
Cinico.
Ale
Lettera 21
L'età non mi aiuta a ricordare, ma mi sembra che il Presidente della Repubblica debba dare l'incarico alla LISTA che ha raccolto più consensi o sto sbagliando? Se così fosse i problemi sarebbero tutti dei 5 stelle (che ho votato) in quanto con l'incarico dovrebbero trovare una quadra sulla formazione del governo, cosa non facile (per nessuno) anche a costo di lasciare poltrone pesanti, presidenze delle Camere, e formare una coalizione "blindata".
luigi di maio sergio mattarella
Avrà Mattarella il coraggio di rivolgersi ai 5 stelle? Avranno questi ultimi la lungimiranza di trovare accordi per governare? Domande inquietanti, si inquietanti, perchè qui sono in ballo i prossimi 5 anni di vita politica per questo paese così maltrattato, sinceramente ho poca fiducia che avvenga il miracolo di un governo penta stellato e soprattutto non mi fido delle dimissioni del ducetto di Rignano, come non mi fido della scomparsa del maimortoperdavvero quei personaggi sono capaci di ribaltare ogni previsione ed entrambi sono disposti a tutto pur di restare sulla scena in prima fila.
Cosa vergognosa da segnalare, come hanno già fatto altri: i ripescaggi, ma siamo ad un concorso ippico? Da ultimo caro Roberto, consentimi di chiamarti così ti seguo da circa 35 anni (quelli della notte Arbore & Co) dicevo come fai a pubblicare le nefandezze di Sgarbi il cui più bel ricordo che ho è quello schiaffone che gli rifilasti in diretta, va bene libertà di stampa e tutto quello che ne consegue, ma per dirla alla latina: est modus in rebus. Grazie per lo spazio.
Francesco Marzano
mattarella grasso berlusconi renzi
Lettera 22
Caro Dago, in ufficio, abbiamo aperto le scommesse sull’implosione della coalizione di cd!
Appena visti i risultati, ho immaginato che il maimortoperdavvero, (al 21esimo secolo Silvio da Arcore) non avrebbe ingoiato come una pillola qualsiasi, la seconda piazza in una gara a tre. Anche se sul viale del tramonto (inoltrato), essere secondo, soprattutto di fronte a questi “statisti” concorrenti ed alleati, per lui è una sconfitta. Adesso abbozza un viso da circostanza e convenienza, ma sotto sotto, non riesce a trattenersi.
Si è già autoproclamato regista dell’exploit (senza ricordare che il suo partito ha perso percentuali come mai in precedenza); tra poco, comincerà a scalpitare ed a indirizzare gli incarichi e le poltrone; nel caso venga assegnato il mandato a Salvini. Sarà una lotta interna, simile a quella nel pd, per ragioni diverse. Il redde rationem non tarderà a creare i primi cadaveri sul terreno, ed allora succederà quello che molti, se non tutti, pensavano prima delle elezioni.
DALEMA RENZI BERLUSCONI E DI MAIO COME I CUGINI DI CAMPAGNA
Una accozzaglia di partiti con idee più diverse che vicine, non avrebbe resistito. Salvini può scalpitare quanto crede ma, o si sveglia e decide cosa fare da grande, oppure resterà sotto schiaffo, al gran maestro Silvio da Arcore, fino a che lui lo vorrà. Una occasione così, probabilmente non gli capiterà più.
E il rischio di bruciarsi alla fine, sarà il leitmotiv che indicherà il suo cammino e la scelta conseguente. Salvini, al momento abbozza, ma siam certi che nelle segrete stanze, sta smadonnando come un muratore bergamasco a cui è venuta male la malta. In attesa dei fuochi d’artificio, provenienza destrorsa, incrociamo le dita. Benvenuti in Italia, terra di santi, poeti e mummie che non vogliono tornare nel sarcofago! Saluti
Pegaso Nero
Lettera 23
Dagospino ti sei coricato sotto il cielo stellato del Partito della Distruzione (d'Italia) e ti sei svegliato sotto il cielo pentastellato. Insomma sempre con la testa tra le stelle stai, tranne nei momenti in cui operi su altri versanti meno politici, diciamo così maialeschi. Dunque il dado è tratto, la frittata è fatta. Gli italiani hanno pensato bene di dare fiducia ad un bambino pettinatino, che col grembiulino da scuola parrebbe un alunno modello, uno di quelli che fanno i primi della classe perchè coccoli della maestra. Tutto tiratino, imperturbabile, sorrisetto furbetto, il nostro rubacaramelle Di Maio ha fatto centro.
lorenzo fioramonti luigi di maio
Esperienza di vita e di lavoro pressochè nulle, ma tanta tanta demagogia da spargere a piene mani, in grado di chiamare a raccolta tutti i meridionali d'Italia che sono ancora in grado di sognare all'insegna dell'equazione: io ti dò lo stipendio anche se non lavori e produci ricchezza e tu mi dai il voto. L'antico regno delle due sicilie - come è stato disegnato dal Giornale - è riapparso dunque vivo e vegeto, dopo oltre centocinquant'anni. Da Lecce a L'Aquila (ricordiamo che era anche qui Borbonia per ragioni di storia italica), da Napule a Palermo e via dicendo tutto frinisce che è un piacere... Ma cosa mi è preso?
Cosa sto facendo? Il troppo lavoro mi ha preso la mano: sto scrivendo minchiate sulle elezioni, una cosa che fanno tutti. Mi sono distratto, mi fermo qui. Era altro quello che volevo dire, meno male che mi sono fermato in tempo. Eccoci: tempo fa e siamo nel lontano 2016, grazie all'ospitalità del nostro anfitrione Dagospino, avevo lanciato una sorta di fatwa nei confronti dei sedicenti cattolici, tali calandrino Renzi, l'agrigentino Alfano e l'aretina Boschi per via del fatto che avevano portato l'Italia nel calderone dei paesi che - fregandosene di Bibbia, Vangelo e Dottrina Cattolica e pure del Corano - hanno istituzionalizzato le unioni omosessuali o sodomitiche che dir si voglia.
Ora, che vari paesi del mondo (alcune decine per la verità, rispetto alla stragrande maggioranza che non l'ha fatto, e per questo considerata retrograda dai "paesi avanzati") abbiano scelto questa strada perchè loro si credono avanti e tutelano i diritti dei più deboli ed emarginati, come gli omosessuali (salvo non tutelare le creature indifese nasciture che possono tranquillamente essere massacrate nel ventre materno), ci può stare purtroppo.
BERLUSCONI ED IL SUDORE DI SALVINI
Così va il mondo sotto la regia del superguadagnino assoluto, ossia messere Satana, e allo stato pare difficile fermare questa discesa agli inferi.
Però, però cacchio, questa via damnationis possono percorrerla gli anticattolici, i laici, i non credenti (anche se diverse persone pur appartenendo a queste schiere non è che siano d'accordo con le unioni gay) ma non certo chi si dice cattolico. Tanto meno arrivare addirittura ad esserne i padrini politici, gli sponsor, i governanti che si lodano e imbrodano di aver fatto passare le cosiddette unioni civili.
Come hanno fatto impudicamente più e più volte i suddetti, in particolare il bullo e la bulla toscana ora dolomitica per convenienza. Scrissi allora che questi personaggi avrebbero pagato la loro spudoratezza, il loro cinismo, il loro farisaismo: come? Non certo fisicamente, ma almeno politicamente. E da questo punto di vista la mia fatwa, micrissima fatwa, come micro sono io, ha però funzionato.
O almeno mi piace crederlo! Ne sono contento: peccato che i due, a differenza di Alfano, siano ancora sputando sangue a brigare per stare a galla. Non contenti di aver portato a compimento una legge anticattolica, hanno massacrato il partito della distruzione il che non è poco. Eppure per un cattolico era meglio che fosse avvenuto il contrario.
Luciano