freccero bucha

PRIMA DI FARSI IL PARTITO, FRECCERO E I PROF DELLA COMMISSIONE DUPRE PREPARANO UN GIORNALE “PER OPPORSI ALLA NARRAZIONE DOMINANTE” - DOPO IL CONVEGNO CHE HA UNITO LE TESI NO VAX E QUELLE FILO MOSCA, ARRIVA IL PROGETTO EDITORIALE. COME REDATTORI SARANNO RECLUTATI I PROF SPROVVISTI DI GREEN PASS – FRECCERO E “LE ATTRICI INGAGGIATE A MARIUPOL PER PRODURRE MATERIALE PROPAGANDISTICO".

Lorenzo De Cicco per repubblica.it

 

 

CARLO FRECCERO

Non si sono ancora fatti partito, anche se la tentazione è nell’aria, ma sono pronti a farsi giornale, “per sfidare la narrazione dominante”. La commissione DuPre, cioè Dubbio e Precauzione, culla delle tesi No Vax che si allacciano alle teorie di guerra filo-Mosca, si prepara a sostenere un nuovo progetto editoriale: con uffici, copie in vendita, una redazione “che sia certificata di autorevolezza e credibile – dicono loro – per opporsi alla narrazione mainstream a cui si abbeverano le masse”. Devono solo trovare i soldi.

 

“Ma è vero, il progetto c’è”, conferma il professor Giuseppe Mastruzzo, moderatore dell’ultima sessione di dibattito, il weekend scorso a Roma, con Massimo Cacciari e Carlo Freccero che concionava sul bombardamento “fiction” dell’ospedale di Mariupol. “Lo sosterrà il Comitato di liberazione nazionale di Ugo Mattei, noi come DuPre abbiamo già la newsletter”, continua Mastruzzo.

 

 

A portare avanti questo progetto editoriale è Giorgio Bianchi, documentarista-blogger, piccola star del sottobosco negazionista, protagonista in tempi pandemici di video in cui si univano “i puntini tra Covid e 5G”. Da un paio di mesi è in diretta dal Donbass, dove appare in qualche talk nostrano per raccontare che "Zelensky è un fantoccio", che la guerra "dura da 8 anni, dopo il colpo di stato del 2014" e che è tutta una "trappola tesa dalla Nato". “Ho già trovato degli investitori per il progetto – dice Bianchi – ma i nomi non ve li posso dire, è confidenziale”.

carlo freccero e ugo mattei

 

I soldi arriveranno anche dai filo-russi di Donetsk? “E poi che faccio, torno in Italia con una valigia piena di rubli? No, saranno italiani, ho parlato con due grossi investitori, ma anche piccoli e medi imprenditori, i quali sanno che molto presto saranno mangiati dall’inflazione o dai costi dell’energia”. Come redattori saranno reclutati i prof sprovvisti di Green pass: “Eccellenze che oggi sono rimaste senza lavoro per via dei provvedimenti del governo e dei collaborazionisti”, sostiene Bianchi.

 

freccero a piazzapulita

Un abbozzo di linea editoriale è già stato accennato durante la seduta fiume della settimana scorsa, che presto sarà aggiornata, è in calendario un nuovo appuntamento a Milano, se ne parlerà lunedì per organizzarlo: “La differenza la possiamo fare solo se avremo una struttura solida d’informazione, che faccia lavoro sul campo, avendo dei soldi in tasca, poter produrre contenuti che poi vengono ripresi magari da Rete 4 e dai canali mainstream”, spiegava Bianchi alla platea di DuPre. “Ogni giorno noi dobbiamo produrre nuovi contenuti che devono sfidare la narrazione dominante”.

 

 

Da qui l’idea di “mettere in piedi una redazione, un gruppo editoriale, che venda copie. Questo si può fare solo con i soldi veri”. Lì, davanti agli aficionados No Vax e No Nato, rivelava di avere già preso contatti ad alti livelli: “Quando tornerò in Italia devo incontrare un grosso imprenditore che ha deciso di investire. Devo parlare con un secondo investitore, che quando ha saputo del primo, ha deciso che potrebbe essere della cordata”.  Insomma, ci sarebbe la ressa, per entrare in partita. Per ora, di concreto, arrivano solo piccole donazioni.

crematorio mobile dei russi a mariupol

 

“Ma non si può andare avanti con il rimasticato sui social, contro la massa che si abbevera ai canali mainstream”. Ma presto ci saranno loro, forse, a spiegare come vanno le cose davvero. Come per le attrici ingaggiate a Mariupol, dice Freccero, per produrre "materiale propagandistico".

 

mariupol CREMATORI A MARIUPOLmariupol

 

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