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CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! - TITOLO DALLA VERITÀ: «L’UE NON PUÒ MORIRE, È MAI ESISTITA». COME LA GRAMMATICA – EDITORIALE DI PIETRO SENALDI: «ALTRIMENTI OGNI TRE MESI AVREMO UN MINISTRO CHE FINO AL GIORNO PRIMA GIURAVA DI AVER SCONFITTO LA POVERTÀ O DI AVER PIEGATO L’EUROPA COME NAPOLEONE AD AUSTERLITZ». IL BONAPARTE DOVEVA POSSEDERE LA MACCHINA DEL TEMPO…
“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”
(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)
In un editoriale intitolato «Da Marshall a Merkel», Piergiorgio Odifreddi, matematico, scrittore, saggista, storico della scienza, ex docente universitario, scrive sulla Stampa: «Tutti i governi hanno sempre usato la spesa pubblica per effettuare regalie a fini elettorali:
le scarpe spaiate di Lauro, l’Italia da bere di Craxi, gli 80 euro di Renzi, la quota 100 di Salvini, il reddito di cittadinanza di Di Maio». Non risulta che l’armatore Achille Lauro abbia mai avuto incarichi di governo.
Alla fine dell’articolo, Odifreddi auspica che i fondi europei vengano «gestiti da un governo di unità nazionale guidato da tecnici», frase priva di senso, perché un tale esecutivo sarebbe eminentemente politico e non tecnico, come dimostrato dalla composizione del governo Andreotti III, detto «di solidarietà nazionale», in carica dal 1976 al 1978. Conclusione: Odifree fa’ el to mesté.
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Editoriale di Pietro Senaldi, direttore responsabile di Libero: «Altrimenti ogni tre mesi avremo un ministro che fino al giorno prima giurava di aver sconfitto la povertà o di aver piegato l’Europa come Napoleone ad Austerlitz».
Il Bonaparte doveva possedere la macchina del tempo: nel 1805, anziché sconfiggere la Terza coalizione guidata dall’imperatore austriaco Francesco II e dallo zar russo Alessandro I, riuscì nell’impresa di piegare l’Unione europea nata nel 1993.
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Titolo dalla Verità: «L’Ue non può morire, è mai esistita». Come la grammatica.
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«Un milione di dollari in contanti, consegnati direttamente da Licio Gelli», si legge nell’attacco di un servizio sulla strage di Bologna, firmato da Giuseppe Baldessarro, pubblicato da Repubblica. Poco più avanti si spiega che «il milione di euro faceva parte di una fetta più ampia di cinque milioni di dollari». Se poi si considera che i fatti raccontati si riferiscono al 1980, quando l’euro era di là da venire, l’emicrania è assicurata.
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«Sarà “Molecole” di Andrea Segre (foto) il film di pre-apertura della Mostra del Cinema di Venezia, il 1 settembre», riferisce il Corriere della Sera.
Peccato che la persona fotografata non sia il regista veneto bensì il professor Andrea Segrè, ordinario di Politica agraria internazionale e comparata all’Università di Bologna. Distinguibile, peraltro, anche dall’accento sull’ultima lettera del cognome. (Inoltre «il 1 settembre» è scorretto: si scrive il 1° settembre o l’1 settembre).
ANDREA SEGRE'
strage alla stazione di bologna
MOLECOLE ANDREA SEGRE
vittime della strage di bologna