stefano puzzer

IL PESCE PUZZER DALLA TESTA – IL NO VAX STEFANO PUZZER ORA SI CANDIDA CON ITALEXIT DI PARAGONE. PECCATO CHE AVEVA DETTO: “FIRMO COL SANGUE CHE ALLE ELEZIONI NON ANDRÒ MAI” – DA NO PASS A NO SPID: IL NEMICO DA ABBATTERE PER PUZZER OGGI È IL SISTEMA PUBBLICO DI IDENTITÀ DIGITALE – “SONO CONTRARIO A TUTTO QUELLO CHE È TRACCIAMENTO, MAPPATURA, IDENTITÀ DIGITALE, CONTROLLO DELLE NOSTRE VITE”

Tommaso Labate per il “Corriere della Sera”

stefano puzzer

 

All'ennesima domanda sulla possibilità di valutare una futura candidatura alle elezioni, che gli era stata rivolta dal giornalista Diego D'Amelio del Piccolo di Trieste, Stefano Puzzer aveva risposto così: «Assolutamente no. Guarda, ve lo posso firmare col sangue.

Mi regalate una pagina, una mezza pagina del Piccolo , prendo il mio ditino, lo pungiamo e vi firmo col sangue che io alle elezioni non andrò mai!».

 

Chissà quanto varrebbe quella pagina macchiata del sangue dell'autoproclamatosi capo dei portuali di Trieste, che all'epoca manifestavano contro il vaccino e il green pass, oggi che il diretto interessato è candidato alle elezioni politiche del 25 settembre. L'ha reclutato Gianluigi Paragone per le liste elettorali della sua Italexit e Puzzer, che dice di aver meditato a lungo, gli ha detto sì dopo mezzo minuto.

STEFANO PUZZER

 

A tutti quelli che pensano di ritrovarselo col capo cosparso di genere per la promessa clamorosamente disattesa, l'ex portuale risponde: «Non mi scuso e non mi pento perché quando uno è sincero non deve scusarsi o pentirsi. Non rinnego quelle parole perché quando le ho dette le pensavo per davvero. Solo che dopo sono cambiate molte cose: il movimento antagonista si è diviso, dovevamo portare la protesta a Roma e molti non hanno voluto. Una serie di cose, insomma, che mi hanno convinto della necessità di metterci la faccia candidandomi alle elezioni».

 

A chiedere a Puzzer del suo programma elettorale, visto che il green pass non esiste più, si scopre che i no-vax si stanno trasformando in no-Spid. Proprio così, il nemico da abbattere oggi è il Sistema pubblico di identità digitale, quello strumento che consente ai cittadini di dialogare con la pubblica amministrazione con due clic ben assestati sulla tastiera dello smartphone, evitando file chilometriche allo sportello.

 

STEFANO PUZZER IN LACRIME

«Sono contrario a tutto quello che è tracciamento, mappatura, identità digitale, controllo delle nostre vite. Sono contro lo Spid e faccio questa battaglia anche a mie spese. Ma lei lo sa che ho preso solo sei giorni di Naspi (l'indennità di disoccupazione, ndr ) perché, non avendo lo Spid, non riesco a dialogare con l'Inps? Le pare giusto?», dice lui. Ma visto che non solo di green pass, vaccino e Spid campa un candidato di quelli che dicono «no» a tutto, ecco che Puzzer si avventura nel dedalo solo all'apparenza inestricabile del diritto internazionale e della geopolitica. «Siamo per la pace perché vedo all'orizzonte, e spero che non accada mai, una guerra mondiale in arrivo. Certe cose le capisco per esperienza: noi triestini facciamo da sempre le vacanze in Croazia e me la ricordo benissimo, nell'estate del '92, la guerra civile a due passi dal mare».

 

A Taiwan non è mai stato ma l'ex capo dei portuali no vax è sicuro, «che la visita di Nancy Pelosi è stata un'inutile provocazione». Della guerra in corso in Ucraina manco a parlarne, è chiaro come la pensa. A Paragone, dice Puzzer, «ho chiesto solo una cosa "Gianluigi, devi mandarmi a correre nel covo dei nemici, in Emilia-Romagna". Lì si addensano tutti quelli che abbiamo combattuto». E il leader di Italexit l'ha accontentato, collegio di Modena. Ma visto che, una volta disattesa la promessa di candidarsi, a questo punto è meglio provare anche a essere eletti, ecco che il nome di Puzzer si troverà in diversi listini del proporzionale. «Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige sicuri, poi vedremo gli altri. Tanto ho fino a cinque possibilità, giusto?». Giusto.

stefano puzzer protesta portuali triestestefano puzzer protesta portuali trieste 1STEFANO PUZZER PORTATO VIA A FORZA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...