RAI SCHIZOFRENICA SULLE PRODUZIONI ESTERNE: DANDINI NO, FIORELLO SÌ - E I LAVORATORI DELLE PRODUZIONI MINACCIANO UNO SCIOPERO CONTRO LO SHOW DI RAIUNO PERCHÉ VIENE REALIZZATO IN APPALTO ESTERNO DA BALLANDI, FACENDO LIEVITARE DI MOLTO I COSTI, MENTRE L´AZIENDA DISPONE DI MEZZI E PROFESSIONALITÀ PER REALIZZARLO - RAIUNO IN BAMBOLA: SLITTA “DOMENICA IN” (CENSURA PER GILETTI!)…

Leandro Palestini per La Repubblica

I lavoratori delle produzioni Rai minacciano uno sciopero contro "Il più grande spettacolo dopo il weekend" di Rosario Fiorello. L´accusa: lo show di RaiUno viene realizzato in appalto esterno, dalle riprese alla diffusione audio, facendo lievitare di molto i costi, mentre l´azienda dispone di mezzi e professionalità per realizzarlo.

«Fiorello sarà pure simpatico, ma noi boicotteremo la partenza del suo show prevista per il 14 novembre, perché l´appalto danneggia i lavoratori Rai», spiegano i rappresentanti della Rsu, rappresentanza unitaria della Produzione Tv di Roma, puntando il dito contro la produzione Ballandi, che ha fatto le cose in grande. «Nonostante la Rai avesse a disposizione il Teatro delle Vittorie, hanno voluto affittare un megastudio di Cinecittà: quanto costerà all´abbonato?».

La Rai ha una gestione sempre più schizofrenica. Da una parte il direttore generale Lorenza Lei ripete che bisogna usare le risorse interne per risparmiare (fino alle estreme conseguenze di buttare via Parla con me della Dandini: una produzione Fandango), dall´altra si accettano deroghe per gli show più costosi.

«La Rai è Bifronte», sintetizza un volantino di protesta dei lavoratori dell´azienda, «Venire a sapere che l´attività di ripresa e diffusione audio di un programma di prima serata come quello condotto da Fiorello per RaiUno, verrà affidato esternamente è uno schiaffo ai lavoratori della Rai».

Il disagio delle maestranze (circa tremila) sottolinea che «attivare un appalto di questo valore è una forte contraddizione ma nell´attuale situazione di crisi e di controllo della spesa diventa un´assurdità». Lo sciopero è probabile se non si cambierà rotta nella realizzazione dello show di Fiorello Il più grande spettacolo dopo il weekend.

«Solo il dovere del rispetto delle regole e delle normative ci trattiene dal proclamare sin da subito lo sciopero», avvertono dal sindacato unitario Rsu (Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Libersind e Snater regionale). La regola è dare un preavviso di 18 giorni alla Rai.

Non c´è pace per RaiUno. Alla grave crisi di ascolti della rete (il day time è al 17% di share) si uniscono guasti e "censure". Slitterà la partenza di Domenica in. «C´è solo un ritardo tecnico che riguarda la scenografia, partiamo il 9 ottobre anziché il 2», minimizza Mauro Mazza, direttore di RaiUno.

La verità è che il contenitore domenicale avrà delle novità, sia nella parte affidata a Lorella Cuccarini che in quella di Massimo Giletti. Ma è in quest´ultimo segmento (ex Arena, ribattezzato Due contro tutti) che si sarebbero verificati i problemi. Non per le scene, ma per un tema (scottante) che l´ambizioso Giletti vorrebbe trattare per il debutto: "La casta", sprechi e privilegi della classe politica.

Ma l´impostazione non è piaciuta. Sarebbe partita così una sorta di "censura preventiva", che avrebbe indispettito il conduttore e qualche autore. Da qui l´idea di far slittare il tutto, con la scusa di dare il lucido alla scenografia. Giletti? Non conferma né smentisce: «Sto lavorando, sono al mio posto».

 

Serena Dandini e Walter VeltroniFIORELLO repu fiorello bacia delnoce2MAURO MAZZA IN COMPAGNIA DI MANUELA Massimo Giletti

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO