recalcati

RECALCATI VUOLE QUERELARE “LA VERITÀ” E “IL GIORNALE”: “MI HANNO ATTRIBUITO PAROLE MAI SCRITTE E PRONUNCIATE ("I SOVRANISTI SONO MALATI DI MENTE"; "CI SONO ALCUNI CHE HANNO L' INCONSCIO FASCISTA") CHE HANNO SCATENATO INSULTI E ODIO SUI SOCIAL NEI MIEI CONFRONTI” - LA REPLICA: "DOVREBBE RISPARMIARCI LE PREDICHE SUL GIORNALISMO 'FACINOROSO'. O QUERELARE “REPUBBLICA”, IL GIORNALE CON CUI COLLABORA”. ECCO PERCHE’ - IL LIBRO E LE FRASI "INCRIMINATE"

F. Bor. per “la Verità”

 

recalcati 4

Massimo Recalcati vuole querelarci. Lo ha comunicato ai suoi fan tramite Facebook: «I quotidiani La Verità e Il Giornale mi hanno attribuito parole mai scritte, né mai pronunciate ("I sovranisti sono malati di mente"; "Ci sono alcuni che hanno l' inconscio fascista") che hanno scatenato insulti e odio sui social nei miei confronti», ha scritto.

 

Secondo il noto psicanalista, il nostro articolo uscito un paio di giorni fa «è la cifra della condizione penosa in cui versa un giornalismo facinoroso che non è nemmeno in grado di controllare le sue fonti».

 

Motivo per cui il saggista e conduttore televisivo ha deciso di avviare un' azione legale: «Ho incaricato i miei legali di procedere per ottenere giustizia e risarcimento», spiega sul social network.

 

recalcati cover

Purtroppo per Recalcati, le fonti le abbiamo controllate eccome. Nel suo libro Le nuove melanconie (Raffaello Cortina) egli parla di «inconscio fascista» o, meglio, di «una tendenza fascista immanente al desiderio inconscio», che sarebbe una spinta a «ri-territorializzare quello che la dinamica propulsiva del desiderio di vita tende a fluidificare e de-territorializzare». Nello stesso volume, lo psicoanalista descrive l'«affermazione di un nuovo paradigma paranoico sul quale si è cementato il volto sovranista della destra italiana».

 

recalcati

Ed è sempre a sovranisti e affini che egli attribuisce una «spinta compulsiva alla chiusura, alla solidificazione dei confini, alla loro trasfigurazione psicopatologica in muri propria di una nuova clinica securitaria».

 

«Trasfigurazione psicopatologica», «paradigma paranoico»... Non ci sembrano proprio frasi di grande gentilezza nei confronti di chi vota a destra. Anzi, a dire il vero ci sembra che Recalcati ce la metta tutta per patologizzare quelli che a tutti gli effetti appaiono come i suoi avversari politici, ovvero i sovranisti.

 

Sintetizzare con la formula «malati di mente», che noi abbiamo utilizzato, non è così fuorviante, che ne dite? Eppure, Recalcati si è risentito, sostiene che il suo pensiero sia stato pervertito e ci ha fatto scrivere dal suo legale. Ci sentiamo tuttavia di dargli un suggerimento: se deve querelare qualcuno per avergli attribuito pensieri non suoi, allora dovrebbe querelare anche Repubblica, cioè il giornale con cui collabora.

massimo recalcati

 

Nel pubblicare sull' edizione online l' intervista di Recalcati a Radio capital con Massimo Giannini, infatti, Repubblica.it ha titolato: «Massimo Recalcati: "Il sovranismo è una nuova malattia, un fatto psichico"». Beh, se il sovranismo è una nuova malattia, allora i sovranisti sono dei malati. Se il sovranismo è un fatto psichico, ne deduciamo che i sovranisti siano malati di mente. Il titolo in questione è rimasto online molto a lungo, e non ci risulta che lo psicoanalista abbia avviato azioni legali.

 

massimo recalcati

Visto che ora vuole querelarci, lo invitiamo a fare altrettanto con Repubblica. O, in alternativa, a risparmiarci le prediche sul giornalismo «facinoroso».

RECALCATI COVERmassimo recalcati massimo recalcati massimo recalcati RECALCATIRECALCATI 1RECALCATIMASSIMO RECALCATI ALLA LEOPOLDARECALCATImassimo recalcati massimo recalcati

Ultimi Dagoreport

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?