1- DA REGGIO CALABRIA ALLA LOMBARDIA, SEMPRE VIVACE L’ATTIVITÀ ECONOMICA DI UNO DEI POCHI BRAND DI SICURO AVVENIRE DEL FAMOSO MADE IN ITALY: LA ‘NDRANGHETA 2- A MILANO, QUESTA MATTINA, HANNO ARRESTATO L’ASSESSORE REGIONALE ALLA CASA, ACCUSATO DI ESSERSI COMPRATO UN PACCHETTO DI 4MILA VOTI (DECISIVI PER LA PROPRIA ELEZIONE) DALLA MAFIA CALABRESE E DI AVERLA RIMUNERATA CON FAVORI E APPALTI. A REGGIO CALABRIA, SCIOLTA PER INFILTRAZIONI POLITICHE LA LOCALE ‘NDRINA 3- UN PAESE PER SOLI FESSI: “L’FMI: FUGGITI DALL’ITALIA 235 MILIARDI”. NE HANNO TUTTI I DIRITTI, PER CARITÀ. MA SAREBBE PIÙ ONESTO CHE I GIORNALI DI LORSIGNORI ALMENO SI ASTENESSERO DAL DARE CONSIGLI SU COME SI AFFRONTA LA CRISI E SU CHI CI DEVE GOVERNARE
a cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS
1 - UN PAESE PER SOLI FESSI...
"L'Fmi: fuggiti dall'Italia 235 miliardi. In un anno via il 15% del Pil. Il capo economista: la tregua sul debito sovrano è temporanea. Il Fondo spinge sulla richiesta di aiuti alla Bce e sulle banche da ricapitalizzare". Sulla Stampa dei Lingotti in fuga (p. 22) un'impietosa fotografia del Paese dei sommersi e dei salvati.
Dipendenti, pensionati, precari e disoccupati lasciati in balia delle banche, del governo del Rigor Montis, di tasse e tariffe in aumento, di una riscossione implacabile, di servizi in caduta libera e di un padronato per larga parte irresponsabile e trafficone. Gli altri, i più furbi, hanno portato via i soldi (e le sedi legali) già da tempo. Ne hanno tutti i diritti, per carità . Ma sarebbe più onesto che i loro portavoce e i giornali di Lorsignori almeno si astenessero dal dare consigli su come si affronta la crisi e su chi ci deve governare.
2 - NON FA SOSTA LA SUPPOSTA...
"Tagli all'Irpef, l'Iva sale di un punto. Riduzione sulle prime aliquote. Stop all'acquisto di immobili e auto blu" (Messaggero, p. 1). Stangata per la sanità e gli statali. Ipotesi taglio dell'Irpef per i redditi bassi. Manovra da 11,6 miliardi, c'è anche l'operazione "cieli bui": luci spente di notte. Esodati: la Ragioneria boccia la riforma. La Cgil in trincea. Federalismo, le Regioni protestano" (Repubblica, p. 1). "Energia, porti e aeroporti, la clausola di supremazia ridà tutti i poteri allo Stato" (p. 6). In festa gli oligopolisti del settore, che risparmieranno sull'attività di ricerca del "consenso".
"Se non arriva la ripresa lo stipendio calerà del 16%. Il potere d'acquisto è sceso del 4,1% nel 2012: un disastro destinato a moltiplicarsi per quattro fino al 2015, quando secondo Squinzi finirà la crisi" (Libero, p. 12). "Tagliano tutto tranne il Tav. Si risparmia anche sui lampioni per l'illuminazione stradale, nuovi interventi su Regioni e dipendenti statali, ma per Tav e Mose ecco 790 milioni" (Cetriolo Quotidiano, p. 4). Che drammatica illusione, quella di uscire dalla crisi con il cemento e le Grandi Opere di berlusconiana memoria.
3 - LA RISCOSSA DEL MADE IN ITALY...
Da Reggio Calabria alla Lombardia, sempre vivace l'attività economica di uno dei pochi brand di sicuro avvenire del famoso made in Italy: la ândrangheta. A Milano, questa mattina, hanno arrestato l'assessore regionale alla casa, accusato di essersi comprato un pacchetto di 4mila voti (decisivi per la propria elezione) dalla mafia calabrese e di averla rimunerata con favori e appalti. A Reggio Calabria, sciolta per infiltrazioni politiche la locale ândrina. Anche se Giuseppe Scopelliti, fino a pochi mesi fa sindaco e ora âgovernatore' (parola orribile) non ci sta. "Reggio Calabria sciolta per mafia.
Il Viminale: âContiguità con le cosche'. Il dossier del Prefetto: consiglieri e assessori del Pdl tra favori e feste con i boss, società del Comune in mano alla ândrangheta, appalti truccati e un buco di bilancio di 180 milioni. Il governatore chiama alla rivolta: âTutti in piazza' (Cetriolo Quotidiano, p. 1). Sul Corriere, "Reggio Calabria, i clan dentro le municipalizzate'. Il governo scioglie il Comune: âBuco enorme nel bilancio'. L'attuale sindaco è stato amministratore di beni sequestrati alle cosche" (p. 21).
4 - MA QUANTO E' GENEROSO IL GUARDONE SILVIO...
"Il passo indietro di Berlusconi: âPuò essere Monti il candidato. Patto con Fini, Casini e Montezemolo'. Pdl nel caos" (Repubblica, p. 12). "Ma il Professore respinge l'invito: âNon è così che posso essere utile'. Il no del leader Udc. Il presidente Ferrari: non mi risucchierà " (p. 10). Sul Corriere delle banche salvate, il sedicente "retroscena" (anzi, "Il retroscena") di Francesco Verderami: "Il Cavaliere trasforma il voto in un referendum sul premier. Legge elettorale: oggi si può sbloccare l'iter, restano le incognite" (p. 12).
Intanto, sul fronte "cazzi suoi", "Il pdl non cede, in aula tornerà il salva-Ruby" (Messaggero, p. 5). E sulla Stampa dei lingotti in fuga, "I tormenti del Cavaliere. âFaccio il passo indietro per le mie aziende" (p. 9). La confidenza l'avrebbe fatta direttamente all'amico Fidel Confalonieri.
Poi, sul Giornale di casa, le manovre in cucina: "Berlusconi scioglie il Pdl. "E ora rifaccio Forza Italia'. Per tutto il giorno telefono bollente ad Arcore dopo l'uscita a sorpresa di Alfano. Poi Silvio conferma la volontà di non scendere in campo e apre a un Monti-bis" (p. 3). Del resto ha ragione Guidone Crosetto: come si fa a ripresentare gente come Sciaboletta Scajola, "la cui vicenda della casa è roba da vergognarsi"? E a definitiva conferma della gigantesca presa per i fondelli del presunto "passo indietro", ecco il lirismo del Giornale. "Il web implora il Cav: âSilvio non ci lasciare insieme a Fini e Casini" (p. 4 e non P4, fare attenzione). Va al sodo Libero, che in prima pagina gode così: "Silvio frega tutti".
5 - MA FACCE RIDE!...
L'ultima del Mago Dalemix, raccontata dal compagno Geremicca della Stampa: "Volevo lasciare, ma ho deciso di restare. Renzi si farà male" (p. 11).
6 - DISECONOMY (E LA BORSA DI LONDRA GODE)...
"Dall'Europa un colpo alla speculazione. Tobin tax su azioni e derivati dal 2013. La Commissione Ue - con il voto decisivo dell'Italia - ottiene il via libera al prelievo sulle transazioni finanziarie grazie all'ok di 11 Paesi. Bruxelles stima 57 miliardi di gettito, ma Londra rimane fuori così l'incasso potrebbe crollare a 20 miliardi" (Repubblica, p. 9). "L'Fmi: sale l'instabilità , allarme fuga degli investitori in Italia". In un anno sono scappati dall'Italia 235 miliardi, pari al 15% del pil. (Messaggero, p. 11).
Intanto, negli Usa, Goldman Sachs scarica Obama dopo la riforma dei mercati e sceglie di appoggiare Romney (Repubblica, p. 16).
7- TRONCHETTI E SCHERZETTI...
Tutto pronto per sfanculare i provinciali Malacalza e sostituirli con l'amico Bonomi, furbetto della Popolare di Milano. "Il caso Camfin. Guerra Malacalza-Tronchetti: nuovo esposto dei liguri. Bonomi pronto a subentrare. AL famiglia genovese contro il bond della holding che oggi riunisce il cda. Le opzioni del patron di Investindustrial" (Giornale, p. 22). Intanto, sulla Stampa, "La Consob riapre il dossier Bpm. Analisi sul presunto patto Bonomi-Amici. La Commissione al lavoro in contatto con la magistratura" (p. 24).
8 - FREE MARCHETT...
"Monti uccide l'industria del farmaco. La norma che obbliga i medici a prescrivere soltanto i âgenerici' mette fuori mercato le specialità prodotte da noi. I big del settore: âIl governo ci ripensi oppure lasciamo l'Italia". Nino Sunseri colpisce su Libero con una paginata davvero commovente (p. 22).
PER LIBERARVI DI NOI. MA ANCHE NO colinward@autistici.org











