CHE RETE CHE FA? RAI3! - IL PROGRAMMA DI FAZIO FA ARRABBIARE IL TG1 E PURE I PUBBLICITARI: CONTINUI SFORAMENTI SIA SUI ''NERI'' CHE SULLA FINE DEL PROGRAMMA. E CON LA NUOVA DIRETTORA DE SANTIS E LA DIRIGENZA GIALLOVERDE, NELL'ARIA C'È L'IPOTESI DI RIMETTERE PRIMA O POI ''CHE TEMPO CHE FA'' SULLA TERZA RETE, VISTO CHE SULL'AMMIRAGLIA NON HA PORTATO MEZZO ASCOLTATORE IN PIÙ ED È RIMASTO AMPIAMENTE SOTTO LE STIME PROMESSE DAL DUO ORFEO-FABIOLO
Hit per www.tvblog.it di ieri domenica 9 dicembre
Si era insediata da poche ore ed era già calata sulla scrivania della nuova direttrice di Rai1 Teresa De Santis la prima grana. Si tratterebbe, secondo le indiscrezioni che TvBlog ha avuto modo di captare, dell'insofferenza del Tg1 e di Rai Pubblicità rispetto agli sfori del programma della serata della domenica di Rai1 Che tempo che fa.
Il comitato di redazione del primo telegiornale d'Italia sarebbe sostanzialmente stanco del fatto che la domenica sera gli venga data in cronico ritardo la linea, cosa che a cascata farebbe slittare pure la partenza dello Speciale Tg1, che domenica scorsa era dedicato a Mina e Lucio Battisti, realizzato dall'ottimo Vincenzo Mollica.
fabio fazio luciana littizzetto
Non solo, anche Rai Pubblicità lamenta il fatto che i due break, quello delle 22:35 e quello delle 23:05 vengano mandati in onda sempre in ritardo. Il primo viene spesso e volentieri spostato in avanti di oltre 15 minuti ed il secondo alcune volte anche di 30 minuti, questo dopo che nella scorsa stagione si era trovato un accordo fra la rete, la direzione palinsesti e Rai Pubblicità di spostare questi due neri di 15 minuti in avanti rispetto alle originarie direttive.
La direzione di Rai1 avrebbe intenzione di chiedere con maggior vigore l'osservanza della tabella oraria del palinsesto, questo come segno di rispetto prima di tutto per il pubblico e poi verso i colleghi delle trasmissioni che seguono, oltre che verso gli inserzionisti pubblicitari.
Rai1 quindi in futuro, partendo già dalla puntata di stasera di Che tempo che fa, controllerà con grande attenzione la questione degli sfori, ovviamente sopratutto per i programmi in diretta, pensando anche -come extrema ratio- di arrivare a sfumare le trasmissioni che si allungheranno oltre l'orario stabilito e controllerà con maggior vigore che i break pubblicitari vengano mandati secondo gli accordi sanciti fra le varie strutture della televisione pubblica.