LA ROMA DEI GIUSTI - ELISABETTA SGARBI E I SUOI “RACCONTI D’AMORE”, UN FILM NO-FILM MOLTO PIÙ CANNIBAL E TRASH DI ELI ROTH

Marco Giusti per Dagospia

Stasera dura scelta tra "Green Inferno" di Eli Roth, primo cannibal movie del regista di "Hostel" attesissimo da tutti i nerd zombidipendenti e "Racconti d'amore" di Elisabetta Sgarbi, sulla carta il suo primo film di fiction, in concorso al Cinemaxi assieme alle opere piu' sperimentali del festival.

Beh, la scelta e' facile perche' il film della Sgarbi e' molto piu' trash e cannibal di quello di Eli Roth, anche se e' difficile catalogarlo come film di fiction. In realta' sono quattro pagine letterarie lette da un attore, da Toni Servillo a Laura Morante, commentate dalla musicona di un Franco Battiato che si sente Stelvio Cipriani e da immagini simil Ghirri di una campagna ferrarese tutta nebbie, muri e parecchi uccelli in volo dove si aggirano questi poveri attori, anche nobili come Michela Cescon e Andrea Renzi, con facce di circostanza.

Diciamo un'ambiziosa operazione alla Straub, che parte da testi anche belli, come le pagine di Giorgio Bassani sulla Micol dei Finzi Contini lette da Servillo, se non fosse diretta da una specie di Renato Polselli che finge di fare il cinema d'arte e non la smette mai di riprender muri e uccelli in volo o lo sguardo intenso di Sabrina Colle che si mette a posto lo scialle e fa il broncio mentre accompagna un partigiano. Sembra un po' una collezione di figurine per voce e musica quasi da audiolibro.

La pretesa artistica e' alta, ma ci sarebbe da rivalutare subito la prosa di Contarello per "La grande bellezza" o i film poetici che si facevano negli anni 70 e 80. Qua siamo dalle parti del super8 dove giri una scena con un fiasco di vino, tre mele, una brocca d'acqua e pensi di aprire una pagina storica.

Perche' tutte le storie scelte si svolgono nel ferrarese in tempo di guerra e dovrebbero essere unite dallo sguardo pietoso e poetico della regista che, per l'occasione, accompagna il film con un documentario sullo stesso soggetto, ovviamente presente al festival. Tutto questo pero' non e' cinema, non e' arte, non e' sperimentazione visiva. E' solo cannibalismo.

 

 

RACCONTI D AMORE DI ELISABETTA SGARBIVITTORIO ELISABETTA SGARBI MARIO ANDREOSI ELISABETTA SGARBI SABRINA COLLE IN RACCONTI D AMORE DI ELISABETTA SGARBILAURA MORANTE IN RACCONTI D AMORE DI ELISABETTA SGARBIFRANCO BATTIATO RACCONTI D AMORE DI ELISABETTA SGARBI

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