serena bortone roberto sergio

CHE SARÀ… DI SERENA BORTONE? – NELL’ULTIMA PUNTATA DEL PROGRAMMA DI RAI3 LA CONDUTTRICE HA SALUTATO IL PUBBLICO CON FRASI CHE SEMBRAVANO DI ADDIO: “SONO STATA ONORATA DI LAVORARE CON VOI IN QUESTA NOSTRA GRANDE AZIENDA DI SERVIZIO PUBBLICO. BUON VENTO” – ROBERTO SERGIO AVEVA PARLATO DI LICENZIAMENTO PER LA BORTONE DOPO IL CASO SCURATI, MA FARE FUORI UNA CAPOREDATTRICE RAI NON È FACILE - VIDEO! BORTONE: “NESSUNO DI NOI PARLEREBBE DI FASCISMO SE EVITASSERO DI INNEGGIARE ALLA DECIMA MAS”

 

Estratto dell'articolo di Antonella Baccaro per www.corriere.it

 

serena bortone 8

Nessun arrivederci. Serena Bortone ha chiuso ieri la trasmissione «Che sarà…», su RaiTre, ringraziando il pubblico ma senza dare appuntamento all’autunno prossimo. «Questa è l'ultima puntata - ha detto -, io voglio ringraziare tutti (…). Sono stata onorata di lavorare con voi in questa nostra grande azienda di servizio pubblico». E ha aggiunto: «Ringrazio voi, a casa, che ci avete seguito e supportato e che siete cresciuti puntata dopo puntata. Grazie dell'affetto e del sostegno, vi auguro una buona estate e soprattutto, di cuore, buon vento». 

 

serena bortone 7

Sabato scorso, invece, in merito al fascismo, aveva dichiarato: «Nessuno di noi parlerebbe di fascismo se evitassero di inneggiare alla Decima Mas, fare i francobolli su com’erano i fascisti, picchiare un deputato in aula. Io non parlerei di fascismo se evitassero di fare tutto questo, basterebbe un minimo di decenza».

 

roberto sergio 3

Il saluto di Bortone è apparso come un addio alla Rai, dopo le polemiche seguite al caso di Antonio Scurati, lo scrittore il cui monologo sul 25 aprile sarebbe stato improvvisamente cancellato dalla trasmissione, secondo il post di denuncia pubblicato, a suo tempo, dalla stessa conduttrice. Per la Rai, che ha sempre negato la censura, parlando di «disallineamenti», cioè incomprensioni tra le varie strutture del programma, quel post avrebbe danneggiato l’azienda, creando una enorme polemica sul nulla.

 

Solo pochi giorni fa l’amministratore delegato uscente, Roberto Sergio, intervistato in pubblico, ha detto che Bortone avrebbe dovuto essere «licenziata» per il suo comportamento e che «non è stata punita». 

serena bortone 6

 

[…] che sarà del programma? Dalla sua, la conduttrice rivendica ascolti che sono cresciuti nel tempo. C’è da dire che, in effetti, dopo il caso Scurati, la curva degli spettatori è salita

 

[…] Escludendo che la conduttrice abbia potuto firmare per un altro editore, a mercato ormai concluso, Bortone ha adoperato una formula generica probabilmente perché non sa che destino l’aspetta. I vertici infatti chiuderanno solo questa settimana i palinsesti autunnali, che saranno presentati a Napoli il 19 luglio. Dunque una decisione sul programma è imminente ma non è ancora stata presa.

 

ANTONIO SCURATI

Quanto all’esito del procedimento, le parole di Sergio, così inaspettatamente tranchant alla vigilia del voto delle Europee, circostanza che ha fatto irritare la maggioranza di governo e insorgere l’opposizione, rendono più difficile decidere. Licenziare Bortone, che è una dipendente della Rai con i gradi di caporedattrice, è escluso. Probabilmente la sanzione potrebbe essere più simbolica (dal richiamo alla sospensione) mentre, a rischiare, è il programma, che potrebbe cambiare collocazione o forse essere dimezzato con la giustificazione degli ascolti.

antonio scurati a pugno chiuso dopo la vittoria del premio strega

serena bortone 4serena bortoneserena bortone 1serena bortone 2roberto sergio 2serena bortone 3serena bortone 5

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...