marina la rosa -11 scanzi

SCANZI: ''CARO DAGO, PRENDO ATTO CHE LA CENA CHE AVEVO PROPOSTO ALLA CHIRICO, BENINTESO CASTA (HO UNA COMPAGNA, E IL TRADIMENTO È DA CACIOTTARI PAVIDI) NON SI FARÀ - ANNALISA RILANCIA PROPONENDOMI UNA COLAZIONE: SPIACENTE, MI ALZO SEMPRE TROPPO TARDI E AL MATTINO HO TROPPE OCCHIAIE. NON RIENTRO NEI MIEI STANDARD ESTETICI MINIMI - HO DIMENTICATO UN SOGNO EROTICO: MARINA LA ROSA. IL NIRVANA DELL'EROTISMO, PER UN FETICISTA IN ERBA COME ME. TARICONE ADORAVA I SUOI PIEDI, E LEI RACCONTO CHE AL 'GF' C'ERA UNO SLAVE CHE LI BACIAVA. MA QUANDO HO SCOPERTO CHE SI TRATTAVA DI CASALINO…''

 

Riceviamo e pubblichiamo:

 

ANDREA SCANZI

Caro Dago,

 

ho letto solo adesso la bella lettera che ti ha scritto Annalisa Chirico, che finge di essersi stupita del mio attestato di stima a “Un giorno da pecora” sebbene da mesi (anni) ci siamo chiariti e avvicinati tramite sms e whatsapp. In radio non ho fatto altro che ripetere quel che Annalisa già sapeva, ma capisco che su Dago abbia voluto raccontare i fatti a modo suo. E’ verissimo: anni fa dissi a “Otto e mezzo” che non la reputavo una mia collega. Non lo ridirei, perché suonai scortese, anche se tecnicamente è vero. Annalisa è una "giornalista", mentre nel mio caso trovo più sensate altre definizioni: “scrittore”, “intellettuale”, “artista poliedrico” o molto più semplicemente “genio contemporaneo”.

 

Io, da sempre umile, opterei per l’ultima.

A “Un giorno da pecora” ho detto che Annalisa è intelligente e che mi reputa forse uno dei pochi stimabili al Fatto: lo ribadisco. Come ribadisco che non la penso praticamente mai come lei, a partire dalla giustizia: la sua cena con Salvini, Boschi e altri demoni era terrificante. Mancavano soltanto Gigi il Merda, Shrek e il Poro Schifoso. 

francesco bonifazi annalisa chirico maria elena boschi (2)

 

Prendo poi atto che la cena che avevo proposto, beninteso casta (ho pur sempre una compagna, e il tradimento è da caciottari pavidi), non si farà mai perché lei va a letto presto. Ne prendo atto: del resto non sono potente come Salvini, non sono sufficientemente agé e per fortuna non ho nulla in comune con i Chicco Testa (neanche il conto in banca, e questo invece un po’ mi fa girare i coglioni). Annalisa rilancia proponendomi una colazione: spiacente, mi alzo sempre troppo tardi e al mattino ho troppe occhiaie. Non rientro nei miei standard estetici minimi.

 

Mi trovo quindi costretto a inseguire un altro due di picche, e per questo faccio ora il nome che ho dimenticato durante “Un giorno da pecora”: Marina La Rosa. Ai tempi del GF, Ella era (è) una sorta di Nirvana dell’erotismo. L’apoteosi della sensualità, ancor più per un feticista in erba come me. Credo che la mia generazione le abbia dedicato gli ormoni migliori. Ricorderai come, già all’epoca, si favoleggiasse anche sulla perfezione dei suoi piedi.

marina la rosa 13

 

Taricone li adorava, e mica solo lui. Ebbene: pochi mesi fa, in radio, la Divina Marina ha raccontato che durante il GF aveva uno slave che le baciava i piedi. Quando l’ho sentito, ho pensato: “Cazzo, che uomo fortunato!”. Ebbene: sai chi era quella persona fortunata? Rocco Casalino. Ti rendi conto? Il mio sogno adolescenziale era stato vissuto e rubato da Rocco Ca-sa-li-no. Per me resterà un trauma non superabile. Credo di aver cominciato ad amare troppo le donne da quella volta lì: per rappresaglia.

 

Scherzi a parte, un abbraccio a te e Annalisa.

 

Andrea Scanzi

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