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GLI SCIENZIATI NON SONO MAI STATI COSI’ SEXY - IL CINEMA LI CELEBRA CON “LA TEORIA DEL TUTTO”, “INTERSTELLAR” E “THE IMITATION GAME”, OVVERO QUANDO IL CERVELLO ATTRAE PIU’ DEI MUSCOLI
Gli scienziati non sono mai stati così sexy. Prossimamente al cinema vedremo una parata di uomini il cui appeal sta nel cervello e non nei muscoli: “La teoria del tutto” sonda la relazione fra il fisico Stephen Hawking (Eddie Redmayne) e la sua prima moglie Jane (Felicity Jones), “Interstellar” segue una squadra di ingegneri spaziali, “The Imitation Game” racconta la storia di Alan Turing, padre del computer moderno, interpretato da Benedict Cumberbatch, già in “Sherlock”, dove Holmes è, a suo modo, scienziato del crimine.
“La teoria del tutto” e “The Imitation Game” riprendono la formula hollywoodiana del “biopic”, quasi sempre al maschile. Guardiamo i “biopic” per lo stesso motivo per cui leggiamo i memoir e i necrologi: per attraversare i capitoli della vita altrui, per sentire che la vita ha una sua narrativa. Inoltre permettono di approfondire il personaggio. Arriviamo al cinema con l’idea che il protagonista sia un genio o un eroe, ne usciamo con dettagli sulla complessità della persona. “Amadeus” ci diede un Mozart infantile e irresponsabile, “Milk” ci mostrò un uomo dallo zelo politico che consumava chi gli stava accanto.
“La teoria del tutto” e “The Imitation Game” non s’interrogano troppo sulle complessità dei personaggi, li celebrano, li glorificano. Non che non lo meritino, ma manca l’approfondimento, l’angolatura. Sono ritratti come martiri, Hawking imprigionato in un corpo malandato e Turing, che era omosessuale, imprigionato nella gabbia dei pregiudizi.
“La teoria del tutto” è una storia d’amore ma Hawking lascia la moglie per la sua infermiera, senza troppe spiegazioni. Turing rompe con la sua fidanzata e unica amica Joan Clarke (Keira Knightley), si confessa gay, lei propone un matrimonio platonico fra due menti, lui rifiuta.
In entrambi i casi gli eventi non sono connessi alle motivazioni, si è scelto di non complicare troppo le psicologie, di non rischiare, ma così questi uomini straordinari, che sono innanzitutto uomini, si tramutano in fantasie. Si esce dal cinema sapendo poco più di quanto si apprende dalla pagina di “Wikipedia”. Ovviamente restano due film che è un piacere guardare, soprattutto per chi ama il teatro. Le performance degli attori sono solide, per questo anche gli attori meritavano di più.