mara maionchi

MARA MAIONCHI, L’ULTIMA PUNK – “IO FACCIO TUTTO, PIANGO, M'INCAZZO, DICO LE PAROLACCE. SONO UNA BORGHESE MALEDUCATA. NON HO ANCORA IMPARATO A TRATTENERE LE EMOZIONI- LE DISCUSSIONI A "X FACTOR" CON AGNELLI? FORTUNA CHE CI SONO, ALTRIMENTI SAREBBE UN MORTORIO” – E POI CONFESSA: "OGNI GIORNO DICO IL ROSARIO…"

xfactor 2017 mara maionchi

Maurizio Caverzan per la Verità

 

Mara Maionchi si aggira per il teatro Linear Ciak di Milano con un' Italia d' oro appesa al collo. «Le piace? Siamo italiani, no? Io sì», ridacchia. «Non dobbiamo star sempre lì a incensare inglesi e tedeschi».

 

L' undicesima edizione macina record di X Factor è finalmente entrata nel vivo con la prima serata live e, oltre alla curiosità di vedere chi vincerà, c' è quella di seguire il ritorno in giuria della più politicamente scorretta tra i giudici.

 

Pronti via, dopo le esibizioni dei primi due concorrenti subito scintille tra lei e Manuel Agnelli. Il casus belli è stata la scelta di un brano di Jacques Brel, considerato troppo classico per un concorrente di Mara. «È più facile far casino sui tavoli piuttosto che cantare un amore finito. Io di casino sui tavoli ne ho già visto a strafottere», ha replicato lei, criticando a sua volta la performance di un gruppo di Agnelli.

 

levante, mara maionchi e manuel agnelli

Settantasei anni, un matrimonio che resiste da 40, parecchie battaglie vinte nel curriculum, compreso un tumore al seno, Maionchi si diverte ancora come ne avesse 25. E anche il pubblico mostra di apprezzare i suoi giudizi senza peli sulla lingua.

 

Signora, con Agnelli si profila un bel match. Vediamo se è diplomatica o è Mara Maionchi: tra i suoi colleghi giudici con chi ha più feeling?

«Non sono diplomatica, sono sincera: mi sono simpatici tutti. Si possono avere discussioni e opinioni diverse, continuando a restarsi simpatici e a stimarsi. Sono tre persone gentili, Fedez è dolce, sa che ho un problema al ginocchio e mi dà una mano, Levante è un amore, Agnelli correttissimo.

Le discussioni ci possono stare. Anzi: fortuna che ci sono, altrimenti sarebbe un mortorio. Le idee degli altri le rispetto, perché può essere benissimo che io non abbia capito.

Non ho certezze e quelle che ho possono cambiare. Poi tutti sanno come sono fatta e i difetti che ho».

 

Le chiedevo un fatto di pelle, di feeling con loro.

«Ma no, guardi, alla mia età ho poca pelle».

Più che ribelle si definisce controcorrente.

«Sì, mi piacerebbe esserlo.

Gli anticipatori sono sempre un po' controcorrente. Ma non voglio sembrare presuntuosa».

 

MARA MAIONCHI

E qual è la corrente contro la quale va?

«Il già sentito, il già visto. Che non vuol dire la tradizione. Della quale, anzi, dobbiamo tener conto perché è la nostra storia».

 

E quindi, la corrente da contrastare?

«È l' inutilità. Le canzoni che non danno problemi, che non raccontano storie, che non riescono a provocare discussioni, contestazioni».

 

Cosa l' ha fatta tornare giudice di un talent?

«La mia storia. La voglia di provare a vedere se sono fuori gioco o no. Sono qui perché sono da quarant' anni nella musica. Quando nacque X Factor in Italia, Giorgio Gori, allora capo di Magnolia, scelse me e Morgan. Direi che è andata bene».

È giudice di un talent, ma predica lavoro e lavoro.

«Senza lavoro il talento resta inespresso, non cresce, non si sviluppa. Ci vuole il lavoro affinché il talento si esprima al 100 per cento. Poi ci vuole anche la fortuna, l' occasione giusta Ma se quando ti si presenta non ti fai trovare pronto perché non hai lavorato, puoi perdere il treno».

mara maionchi x factor

 

Facciamo un esempio?

«I Beatles il talento ce l' avevano. Ma credo che a loro siano molto serviti gli anni passati in Germania a suonare nei locali, prima di sfondare».

Lo sport è pieno di talenti non completamente realizzati per mancanza di applicazione: Mario Balotelli nel calcio, Fabio Fognini nel tennis Nella musica?

«Il primo che mi viene in mente è Piero Ciampi, un grande autore, un poeta. Che aveva problemi con l' alcol e non ha lasciato il ricordo che avrebbe potuto lasciare».

 

Quindi, fra talento e lavoro?

«Ci vogliono entrambi. Credo che, alla fine, i vincenti siano gli incassatori, quelli che rinascono dalle sconfitte. Quelli che resistono alle avversità si rinforzano e hanno più possibilità di vincere».

 

Qual è la sconfitta più cocente che ha patito?

«Quando fai il discografico e devi far uscire un lavoro nuovo devi superare mille difficoltà. Il primo disco di Tiziano Ferro, nel 2001, io e mio marito l' avevamo offerto a tante etichette, multinazionali importanti. Ci avevano detto tutte di no. Noi eravamo convinti, ma non riuscivamo a imporlo. Alla fine la Emi lo prese, ma eravamo disperati, era l' ultimo tentativo. Le cito questo caso, ma potrei citargliene molti altri».

MARA MAIONCHI

Anche a X Factor vincono gli incassatori? Alcuni di loro non hanno proprio sfondato.

«Nella vita è più facile fare errori che cose giuste. Si sbaglia, anche con la fissa di cantare in inglese. Però, va bene sono esseri umani anche i talenti. Non sempre si ha la pazienza giusta».

L' abbiamo vista commuoversi, sotto la scorza...

«Io faccio tutto, piango, m' incazzo, dico le parolacce. Sono una borghese maleducata Mia madre mi rimproverava, lei tratteneva tutte le emozioni. Io da vecchia non ho ancora imparato».

 

Qual è la sua musica preferita?

«Il rock, tutto il rock. E il pop, che significa popolare».

 

Se dovesse dire qualche nome?

MARA MAIONCHI

«Lucio Battisti, con il quale ho lavorato cinque anni, un autore che ha dato la svolta alla canzone italiana. Poi Mina, certo: indiscutibile. Anche Tiziano Ferro mi piace».

Questi sono tutti pop.

 

Qualche nome rock, anche fuori dall' Italia?

«Ma fuori dall' Italia è un mare, un oceano. Mi fa fare uno sforzo di memoria perché la lista è lunga. Dai Deep Purple ai Pink Floyd, dai Led Zeppelin agli Acdc, potrei andare avanti. In Italia Vasco è il primo, rock e pop. I primi due dischi dei Litfiba erano ottimo rock.

Andando indietro gli Area, da cui è nato il progressive, seguito anche da Agnelli. Il rock è anche un modo di vivere». Torniamo alle sue scoperte. Tiziano Ferro lo cita sempre, come Gianna Nannini«Perché sono due con i quali ho lavorato».

 

Ferro e la Nannini: un feeling particolare con gli omosessuali?

«Ah ah ah non ci avevo pensato. Pura combinazione.

Ho lavorato alla costruzione di un percorso artistico».

 

Chi sono i geni della musica italiana?

«Giancarlo Bigazzi, Mogol, Ennio Morricone che faceva l' arrangiatore alla Rca, Sergio Endrigo».

I cantautori non sembrano la sua tazza di tè.

«Non è vero. Francesco de Gregori, Lucio Dalla, Fabrizio de André, altro che!».

 

Lei è severa o solo burbera?

MARA MAIONCHI A MASTERCHEF

«Vorrei essere severa, ma non sempre ci riesco. Invece, credo che una certa severità all' inglese, stavolta sì, possa servire. Con i ragazzi spingo su questo tasto per capire di che cosa hanno davvero bisogno. Anche se ho 44 anni di discografia sulle spalle, a volte sono spaventata perché quando si lavora per gli altri un tuo errore lo possono pagare loro».

Parliamo della sua vita. Ha sposato un uomo di dieci anni più giovane.

«Alberto Salerno. Un autore di musica, un paroliere che ha scritto tanti successi».

Una sua nonna invece si separò dal marito all' inizio del Novecento.

«Siamo donne un po' ribelli. Diciamo che la mia era una famiglia matriarcale».

Ha definito il matrimonio una rottura di coglioni.

«Volevo dire che a volte devi adattarti, essere tollerante».

MARA MAIONCHI

Il suo regge, nonostante«Vale la pena salvarlo sempre. A meno che non ci siano cose gravi. Il matrimonio è fondamentale».

 

Anche se si è traditi?

«Sa quanti amici e colleghi mi hanno tradito? Non si può lasciare un marito per la sciocchezza di una sera. Ci vuole un po' di pazienza. Ecco, insieme agli incassatori i vincitori sono anche le persone pazienti. Le persone miti, anche se io non lo sono molto».

Non si deve confondere mitezza con mancanza di schiettezza.

«Esatto. Per dire, san Francesco non si tirò indietro quando c' era da dire al Papa che qualcosa non andava».

 

Questo Papa le piace?

«Mi piace perché sta facendo un tentativo di cambiare certe cose in Vaticano che era importante cambiare».

Nell' ambiente dello spettacolo se ne vedono di tutti i colori, quanto a matrimonio e famiglia.

«E mi dispiace. La famiglia è troppo importante. E non sono bacchettona. Posso presentarle mia figlia?».

MARA MAIONCHI

È un piacere Anche sui figli: oggi li si vogliono a tutti i costi o anche non li si vogliono a tutti i costi.

«È vero. Quello che si vede è troppo».

 

Signora Maionchi, possiamo parlare del tumore?

«È stata una brutta botta.

Ho sempre fatto regolarmente gli esami. Tre anni fa il mio medico mi ha detto che c' era qualcosa che non andava. Si pensa sempre di essere immuni, invece stavolta era toccato a me. Fortunatamente i linfonodi erano sani. Ho fatto la radioterapia, non mi sono scoraggiata. Magari a una donna più giovane va peggio perché il male cammina più velocemente. Ho fatto i controlli di recente e va tutto bene».

 

Ho letto che dice il rosario tutti i giorni: è vero o è una boutade?

«È vero, mi piace. È come un mantra. Per 20 minuti mi allontano dal mondo dei viventi e apro un altro canale di comunicazione».

 

È superstiziosa?

«No, fatalista sì. Quando sarà il mio momento, arriverà».

 

MARA MAIONCHI

È credente?

«Sì. Anche se non frequento il fan club perché non sempre mi ha soddisfatto».

 

Quand' era più giovane o di recente?

«Quand' ero più giovane. Però, adesso quello che conta di più è che sono credente».

Le piace molto stare con i giovani. Si vede che è a suo agio, senza maternalismi

 

«Mi piace perché sono freschi, immediati, non costruiti. Anche nelle stupidaggini.

Non ho retropensieri. Mi piace anche quando mi mandano a dar via il culo. Spesso hanno ragione».

 

Chi è la persona da cui ha avuto di più?

«Mio marito, anche se abbiamo passato la vita a litigare. Ma nel litigio abbiamo scoperto delle cose di noi che non conoscevamo».

mara venier mara maionchi e nicola carraroMara Maionchi

 

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...