NAZARENO INNOCENTE (PER UNA VOLTA) – IL “FATTO” DENUNCIA UN PRESUNTO FAVORE DEL GOVERNO A MEDIASET SULLE FREQUENZE TV, MA IN REALTÀ LA NORMA RIGUARDA GLI STANDARD TECNOLOGICI USATI DA TV E DECODER
S.Iac. per “Libero Quotidiano”
ANTONIO PADELLARO E MARCO TRAVAGLIO
Lucciole per lanterne. O meglio decoder per frequenze. L’ansia di scoop ad ogni costo e i riflettori sempre puntati sul patto del Nazareno hanno giocato un brutto scherzo al Fatto che domenica scorsa ha sparato in prima pagina il superinciucio tra Renzi e Berlusconi sulle tv.
Peccato che, come ci riporta non senza un po’ di ironia il sito specializzato DDay.it, i giornalisti di Padellaro e Travaglio abbiano confuso gli standard utilizzati da televisori e decoder per decodificare i segnali trasmessi dalle reti televisive sul digitale terrestre con le frequenze dell’etere su cui gli stessi segnali viaggiano. Una svista, su cui però l’articolista ha costruito un succoso retroscena politico fatto di favori, regali e cortesie tra i due leader politici nel nome del patto del Nazareno.
Al centro della vicenda una norma contenuta nel milleproroghe con cui si rinvia l’entrata in vigore del protocollo DVB-T2, inzialmente previsto per il gennaio 2015, a causa della mancata individuazione a livello internazionale di uno standard prevalente (tra H.264 e Hevc).
Secondo il Fatto il rinvio lascerebbe a Mediaset la possibilità di utilizzare ancora per un anno una serie di frequenze (su banda 700 mhz) ai danni della concorrenza. In realtà il provvedimento riguarda solo i produttori di apparecchi tv e i cittadini (che rischiano di comprare apparecchi obsoleti). Come ha spiegato il sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, «Mediaset non c’entra nulla. Chi lo scrive fa confusione tra standard tecnologici e frequenze».
PIERSILVIO BERLUSCONI COME RENZI