SE FATE CILECCA POTETE FINIRE SU FACEBOOK

Franco Giubilei per "La Stampa"

Una pagina Facebook dal titolo shock, Psdm (performance sessuale di m...), ha attirato migliaia di giovani, 400 mila i fan, ansiosi di confidare le proprie esperienze fallimentari di sesso ai coetanei, anche perché coperti dall'anonimato. Ragazzi, ma soprattutto ragazze, che si raccontano senza inibizioni quello che va storto tra le lenzuola o sui sedili di un'auto imboscata.

Le femmine a rimproverare i maschi per le scarse attenzioni o per i problemi di prestazione e i loro «colleghi» a ribattere sui difetti dell'approccio. La pagina è stata aperta martedì scorso da una ragazza di Palermo, a quanto si capisce dai botta e risposta sul sito, e in cinque giorni ha già sfondato il muro della popolarità.

Ma questo è il meno, perché subito centinaia di ragazzi, e soprattutto ragazze, hanno risposto in massa all'appello dell'amministratrice del profilo, scritto nello spazio della presentazione: «Chi non ha mai avuto a che fare con qualcuno che non ci sapesse fare? Baci, preliminari, sesso. Raccontate le vostre esperienze tramite messaggio privato alla pagina, verranno pubblicate in forma del tutto anonima».

Un invito a nozze per una generazione che non vede l'ora di confessarsi, e magari farsi anche due ghignate, sul mezzo di comunicazione principe degli ultimi anni. Il primo messaggio, un'autocritica maschile in piena regola - «La Psdm si ha quando noi uomini pensiamo al nostro godimento e non a quello della partner» - si è guadagnato 1250 consensi, ma ha dato la stura a una serie di racconti sempre più disinibiti.

Come questo, di una ragazza: «La Psdm è quando, uscita da una storia importante, decidi per un giorno di divertirti con uno: bello, alto, palestrato... peccato che una volta tolti i boxer, realizzai di avere dimenticato la lente di ingrandimento a casa. Risultato? Lo lasciai e mi feci riaccompagnare a casa». E giù un diluvio di 385 «mi piace».

Da qui in poi, molti degli interventi anonimi si sono concentrati sulle défaillance maschili, vera spina nel fianco per molte lei: «La vera Psdm è quando scopri di avere a che fare con un eiaculatore precoce. E lo scopri presto, quando sei ancora parzialmente vestita distesa vicino a lui». Un problema tanto sentito dalle frequentatrici del profilo Facebook che i «mi piace» sono balzati a quota 1500.

Ma siccome non va mai bene c'è anche il problema opposto, e così eccone un'altra: «La mia Psdm è quando fai sesso e ti addormenti per il ritmo monotono del ragazzo: bum bum bum (infinito)», al che viene in mente la canzone «Cara ti amo» di Elio e le Storie tese, in cui proprio non c'è verso di far felice la partner.

Si cade facilmente nel grottesco, con racconti per stomaci forti: «La mia Psdm fu quando il mio nuovo trombamico aveva il raffreddore e volle stare sopra! Mi viene da vomitare solo a ripensarci: durante il rapporto cominciò a gocciolare dal naso. Mi cadeva tutto sul collo! A causa del mio stomaco debole ho dovuto andarmene da casa sua! A tutt'oggi non gli ho mai spiegato il motivo della mia fuga, e lui non mi ha mai chiesto chiarimenti».

Si ride e si scherza fino a un certo punto, dopodiché cominciano le recriminazioni al maschile, come quello che rimprovera a una lei l'uso dei denti alla prima fellatio. Qui hanno approvato in 1570. Senza remore, senza paura di confrontarsi, tanto è tutto anonimo.

 

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