dicaprio image-a-29_1452795741349

DI CAPRIO E CAVOLI - SELVAGGIA: “AVEVAMO CAPITO GIÀ DA ‘TITANIC’, CHE LEONARDO DI CAPRIO SAREBBE STATO SEMPRE L’ELEMENTO SACRIFICABILE IN QUEL DI HOLLYWOOD. QUELL'ANNO, PER DIRE, L'ACADEMY CANDIDÒ IL FILM ALL’OSCAR IN QUALSIASI CATEGORIA E L’UNICO A ESSERE IGNORATO FU LUI”

Selvaggia Lucarelli per il “Fatto quotidiano”

 

leonardo di caprio lascia il photo callleonardo di caprio lascia il photo call

Fu già tutto chiaro nel 1997 quando uscì Titanic, Rose non spostò di mezzo millimetro le sue regali chiappe su quella tavola galleggiante e Jack colò a picco rigido come uno stoccafisso che Leonardo Di Caprio sarebbe stato sempre l' elemento sacrificabile in quel di Hollywood. Quell'anno, per dire, l'Academy candidò Titanic all' Oscar in qualsiasi categoria possibile (ne vinse 11), dal miglior film al miglior trucco al miglior iceberg mai apparso su uno schermo per arrivare al miglior buffet post-produzione.

 

hugh glasshugh glass

Perfino quella culona egoista di Rose (Kate Winslet) si beccò la candidatura come miglior attrice protagonista nonostante più di uno spettatore avesse desiderato che nel lanciare il cuore dell' oceano negli abissi, perdesse l' equilibrio sul parapetto e andasse a fondo assieme al gioiello. Per ragioni del tutto misteriose, l' unico elemento di quel film considerato dall' Academy quanto Pippo Civati nello scenario politico del Paese, fu proprio Leonardo DiCaprio. Per Titanic Leo non ebbe nessuna candidatura.

dicapriodicaprio

 

Giusto una nomination ai Golden Globe che poi vinse Peter Fonda, uno che in 76 anni di vita ha vinto solo un premio (quel Golden Globe) giusto per scipparlo a DiCaprio, poi non ha mai più vinto manco un Gratta e Vinci. Dopo Titanic passano sette anni in cui DiCaprio fa film così così, poi si ferma un paio di anni e forse medita di venire in Italia, aprire una pizzeria al taglio e di accettare il ruolo di Garko ne Il bello delle donne, poi azzecca un paio di pellicole e nel 2005 arriva una nuova candidatura agli Oscar: miglior attore protagonista per The aviator.

 

dicapriodicaprio

Peccato che proprio quello stesso anno sia candidato all' Oscar per Ray anche l' attore di colore Jamie Foxx, il quale per prepararsi a interpretare Ray Charles vive praticamente per mesi con una benda sugli occhi, lavorando accanto al cantante cieco. Come se DiCaprio non fosse già abbastanza sfigato, poco dopo l' uscita di Ray muore pure Ray Charles, quindi a quel punto ha tante probabilità di scippare l'Oscar a Jamie Foxx quante ne ha Mario Monti di inventarsi una seconda vita da cabarettista.

 

leo dicaprio con pancettaleo dicaprio con pancetta

E infatti l'Oscar va a Foxx per Ray e DiCaprio si sente di nuovo Jack che va a fondo nelle acque gelate dell' oceano mentre Rose galleggia col suo bel culone al caldo. Nel 2007 siamo punto e a capo. DiCaprio viene ricandidato all' Oscar come miglior attore protagonista per Blood diamond e l' Oscar va a un altro attore di colore, Forest Whitaker per L' ultimo re di Scozia.

 

dicaprio in wolf of wall streetdicaprio in wolf of wall street

Ora, a parte che a Hollywood inclusi Will Smith e Morgan Freeman ci saranno al massimo otto attori di colore di cui ormai è evidente che la metà sono scritturati solo per scippare gli oscar a DiCaprio, a parte che DiCaprio è l' unico attore bianco a subire il razzismo al contrario, questo Forest Whitaker è uno che nel 2000 fu candidato ai Razzie Awards come peggior attore, nel 2007 va in nomination agli Oscar contro DiCaprio, vince e poi il massimo del ruolo che ottiene è qualche comparsata in ER medici in prima linea.

È un po' come se in Italia Vaporidis soffiasse il David di Donatello a Toni Servillo e poi andasse a fare Un posto al sole. Nel 2014 pare la volta buona.

 

leonardo dicaprioart baselleonardo dicaprioart basel

DiCaprio riceve la candidatura all' Oscar per The wolf of Wall Street. Per interpretare il ruolo del cinico broker newyorkese non si tira indietro davanti a nulla: rotola dalle scale strafatto di acidi, partecipa a orge sull' aereo e si fa letteralmente infilare una candela nelle chiappe. Sfiga vuole che intanto da un paio di anni Matthew McConaughey, fino a quel momento una specie di tronista mancato protagonista di pellicole per bimbominkia tipo Prima o poi mi sposo o Come farsi lasciare in 10 giorni, avesse deciso di darsi al cinema impegnato.

 

lachapelle dicaprio lachapelle dicaprio

E se DiCaprio dopo due decenni deve ancora farsi perdonare Titanic, naturalmente McConaughey ottiene la prescrizione in appena due anni e vince l' Oscar con Dallas Buyers Club scippandolo ancora una volta a DiCaprio che se la prende nuovamente nel didietro (e non stiamo parlando di candele). Nel 2016 arriva la candidatura con The Revenant.

 

Per ottenere la statuina DiCaprio è stato nove mesi nel ghiaccio, ha dormito in carcasse di animali e questa volta, visto che la candela non gli è valsa l' Oscar, si fa inchiappettare da un orso. Ci sarebbero tutti i presupposti per una vittoria se non fosse che intanto, il giorno in cui per questo ruolo ha vinto il Golden Globe, mentre i siti stavano battendo la notizia, è morto David Bowie.

the wolf of wall street leonardo dicaprio martin scorsese the wolf of wall street leonardo dicaprio martin scorsese maxresdefault maxresdefault dicaprio in wolf of wall streetdicaprio in wolf of wall street

 

Ultimi Dagoreport

peter thiel donald trump elon musk

DAGOREPORT – MUSK È IL “DOGE”, MA IL VERO BURATTINO DELLA TECNO-DESTRA USA È PETER THIEL. PER AVERNE LA PROVA BASTA VEDERE LA PARABOLA ASCENDENTE DELLA SUA “PALANTIR” IN BORSA: IN UN MESE, HA GUADAGNATO IL 65% (IL 39 IN UNA SETTIMANA) – COSA POTRÀ FERMARE L’AVANZATA DEI MILIARDARI TECH A STELLE E STRISCE? IL LORO EGO E GLI INTERESSI OPPOSTI. IN QUESTE ORE THIEL HA ASSISTITO AL “TRADIMENTO” DEL SUO EX PUPILLO ZUCKERBERG: È STATA “META” A DIVULGARE IL CASO “PARAGON”. E THIEL HA GROSSI ACCORDI CON L’AZIENDA CHE PRODUCE IL SOFTWARE PER SPIONI GRAPHITE – IL REGALONE A MUSK: CONTROLLANDO I PAGAMENTI DEL PENTAGONO, POTRÀ VEDERE I CONTRATTI DELLE SOCIETÀ CONCORRENTI A SPACEX…

fortunato ortombina barbara berlusconi diana bracco giovanni bazoli teatro alla scala

DAGOREPORT - MA CHE È, LA SCALA O UNO YACHT CLUB? IL REQUISITO PRINCIPALE PER ENTRARE NEL CDA DELLA SCALA SEMBRA ORMAI ESSERE QUELLO DI AVERE UNA "BARCA" DI ALMENO 40 METRI – TRA I GIÀ PRESENTI IN CDA, IL VELIERO DI FRANCESCO MICHELI È LEGGENDARIO, ARREDATO DA QUADRI E DA UN PIANOFORTE A CODA. VACANZE IN BARCA ANCHE PER BAZOLI E MAITE CARPIO CONIUGATA BULGARI - E LE NEW-ENTRY? DIANA BRACCO VELEGGIAVA SU “BEATRICE”, UN'IMBARCAZIONE IN LEGNO DI VALORE STORICO, DA LEI DONATA AL COMUNE DI IMPERIA. BARBARA BERLUSCONI, INVECE, USA IL LUSSUOSO YACHT DI PAPI SILVIO, IL “MORNING GLORY”…

michael czerny kevin joseph farrell bergoglio papa francesco vaticano pietro parolin matteo zuppi

PAPA FRANCESCO COME STA? IL PONTEFICE 88ENNE È TORNATO DAL BLITZ DI 9 ORE IN CORSICA DEL 15 DICEMBRE SCORSO CON UNA BRONCOPOLMONITE CHE NON GLI DA’ TREGUA: COLPI DI TOSSE, IL CONTINUO RESPIRO SPOSSATO, IN COSTANTE MANCANZA D'OSSIGENO - I MEDICI DELLA SANTA SEDE STANNO CURANDO LA BRONCOPOLMONITE CON DOSI MASSICCE DI CORTISONE. E CORRE VOCE CHE LO VOGLIONO PORTARE AL POLICLINICO GEMELLI PER RIMETTERLO IN PIEDI, MA LUI RIFIUTA (PREFERISCE IL FATEBENEFRATELLI) - I CARDINALI FEDELISSIMI DI FRANCESCO (TRA CUI MICHAEL CZERNY E KEVIN JOSEPH FARRELL) SI DANNO MOLTO DA FARE PER LA SALUTE DI BERGOGLIO. E TE CREDO: NELLA CHIESA VIGE UNO SPOIL SYSTEM RADICALE: IL GIORNO IN CUI IL PONTEFICE VOLA NELLA CASA DEL SIGNORE, TUTTE LE CARICHE DELLA CURIA ROMANA DECADONO…

daniela santanche giorgia meloni

LA “SANTA” NON MOLLA – DI FRONTE AL PRESSING SEMPRE PIÙ INSISTENTE DEI FRATELLI D’ITALIA, COMPRESO IL SUO AMICO LA RUSSA, E ALLA MOZIONE DI SFIDUCIA OGGI ALLA CAMERA, LA MINISTRA DEL TURISMO RESTA AL SUO POSTO. E OSTENTA SICUREZZA ANCHEGGIANDO CON PULCINELLA A MILANO. IMMAGINI CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA SEDIA I CAMERATI DI FRATELLI D'ITALIA, CHE CHIEDONO LA SUA TESTA ALLA MELONI. EVIDENTEMENTE, LA “PITONESSA” HA DEGLI ASSI NELLA MANICA SCONOSCIUTI AI PIU', CHE LA RENDONO SICURA DI NON POTER ESSERE FATTA FUORI…