SELVAGGIA STYLE: “SONO UNA ROMPISCATOLE MA QUESTO NON LEGITTIMA AD OFFENDERMI COME AVVENUTO A GELA - FORSE POTEVO RISPARMIARMI LA FRASE SUL FIGLIO DI BELEN. SONO ANCHE IO UNA MADRE E DOVEVO ESSERE PIÙ SENSIBILE”
Daniele Vaira per “La Gazzetta dello Sport”
Trasforma quello che tocca in lite, dibattito o caso. Arriva ovunque e da ogni piattaforma. Tv, radio, giornali o social. Cavalca la vena corrosiva e rischia di uscire dai bordi: «Il figlio di Belen poteva uscire meglio». A volte basta una frase: «Gela non è una città bellissima».
E la domenica gli ultrà le rispondono insultandola con uno striscione. Ammirata, detestata, è bersaglio, ma più spesso apripista. Selvaggia Lucarelli ha infiammato anche la tv da giudice di Ballando con le stelle su Rai1 e di Eccezionale Veramente su La7. Personaggio finto o coraggioso? È scontro tra fan e detrattori.
SELVAGGIA LUCARELLI ASIA ARGENTO
Non le sembra a volte di spingersi un po' troppo in là?
«Io sono libera di usare i toni che voglio, a patto di essere rispettosa, come in effetti sono. Essere rompiscatole non legittima ad offendermi come è avvenuto a Gela. Nessuno si è scusato ufficialmente: né il Comune, né la società».
Perché le sue parole fanno arrabbiare?
«Sono una donna, mi espongo e ho un pensiero critico. Mi sono fatta valere in ambienti maschili e maschilisti».
I social hanno un peso?
SELVAGGIA LUCARELLI GIANNI MORANDI
«L' anonimato permette di offendere con facilità. Se uno dovesse venire a citofonarmi, la motivazione si farebbe più debole».
Lei lavora in tv e radio. E scrive pure: c' è un filo comune?
«L' esercizio spietato della critica, amo avere una visione originale sulle cose, anche fastidiosa perché cerco la smagliatura. Ma sono ipercritica anche con me stessa.
Basta dire che nella mia famiglia la parola lusinga era sconosciuta...».
In tv ha portato "scontri".
«Le donne sono più comode quando hanno ruoli decorativi o madri che reggono la famiglia. In Ballando c' è stato il tentativo di delegittimarmi, ma io mi sono divertita. In Eccezionale veramente ho avuto scambi di opinione con Ruffini. È una bella trasmissione in cui si parla di comicità in maniera tecnica».
Nella vita è sempre così aspra?
«Se lo fossi vivrei in un eremo con le guardie del corpo. Ho anche io le mie fragilità. Mostro quell' aspetto perché mi diverte e funziona. Sono una madre permissiva e tollerante, per esempio».
I sui genitori la seguono?
«Mi hanno aiutato a mantenere i piedi per terra, non erano convinti che andassi in tv. Mio padre, ora, fa le foto allo schermo quando ci sono io, le sviluppa e me le manda. Un gesto tenerissimo».
Qualcosa di cui si pente?
«Forse potevo risparmiarmi la frase sul figlio di Belen. Sono anche io una madre e dovevo essere più sensibile».