garko tarallo

SELVAGGIA LUCARELLI: “SEMBRA CHE GARKO AVESSE CHIUSO UN ACCORDO PER PARLARE AL GF DI QUELLO CHE ACCADEVA NELLA ARES MA CHE SIA STATO SILENZIATO COME SIGNORINI, LA D’URSO E TUTTI GLI ALTRI A MEDIASET. ORA, CHI DECIDE A MEDIASET NON PENSO OCCORRA SPECIFICARLO. AL MASSIMO, BISOGNA CAPIRE QUALE PERSONAGGIO DELLA FAMIGLIA SIA INTERVENUTO. DI SICURO, CHI HA FATTO PRESSIONI SU MEDIASET HA UN SUO PESO SPECIFICO E ARES ERA UNA PARTECIPATA MEDIASET… SE GARKO CI VOLEVA RACCONTARE LA SUA TERRIBILE VERITÀ, QUELLO ERA GIÀ IL POSTO SBAGLIATO. CI DICA COSA E' SUCCESSO DAVVERO...”

Selvaggia Lucarelli per www.tpi.it

 

selvaggia lucarelli 2

Penso che Gabriel Garko sia una brava persona e che abbia parecchie cose da risolvere, ma che la prima cosa da risolvere non sia dirci che è gay, perché lo sappiamo e non ce ne frega niente. Il fatto che sia convinto che per qualcuno la sua storia d’amore con Adua Del Vesco sia stata una favola è un problema, al limite, ma anche qui siamo nella sfera delle questioni laterali. Il problema è che Gabriel Garko ha quasi 50 anni e ieri sera ha dimostrato di non aver capito ancora nulla di come gestire la sua vita. Sembra avere il problema – ricorrente – di chi è stato manipolato per anni e quando torna “libero” trova nuovi manipolatori che sostituiscono i precedenti. Magari meno evidenti, ma più subdoli e altrettanto invischianti.

 

garko

Non so bene chi l’abbia convinto a mettere in piedi quel teatrino al Grande fratello ieri sera e non so chi l’abbia convinto a fissare la seconda puntata a Verissimo – sebbene lo sospetti fortemente e sono giri da cui le persone sane stanno alla larga – ma forse è il caso che quello che qualcuno ha definito come il “coraggioso”, “eroico” Garko capisca una volta per tutte che lui è ancora parte dello stesso sistema che vorrebbe denunciare. Se è vero quello che si è raccontato, ovvero che in questa agenzia Ares di cui lui faceva parte accadevano cose terribili al momento narrate con una certa vaghezza, è anche vero che al vaso di Pandora è stato immediatamente messo il coperchio da qualcuno che decide cosa va in onda nella tv che ospitava Garko ieri sera.

 

gabriel garko e adua del vesco 4

Sembra infatti che lui avesse chiuso un accordo per parlare al Gf di quello che accadeva nella Ares ma che sia stato silenziato come Signorini, la D’Urso e tutti gli altri a Mediaset. Ora, chi decide a Mediaset non penso occorra specificarlo. Al massimo, bisogna capire quale personaggio della famiglia sia intervenuto. Di sicuro, chi ha fatto pressioni su Mediaset ha un suo peso specifico e Ares, del resto, come scriveva ieri Giuseppe Candela, era una partecipata Mediaset.

 

alfonso signorini e gabriel garko

Ma torniamo a Garko. Alla luce di questa premessa, la decisione di raccontare in un programma Mediaset il presunto sistema Ares faceva già abbastanza ridere. A Signorini, poi, che è uno dei principali volti Mediaset, che dirige il settimanale della famiglia Berlusconi, che vanta amicizia con i Berlusconi. Ares è esibita perché parte di un sistema, perché era una società di Mediaset, perché Mediaset mandava in onda quei prodotti per la maggior parte agghiaccianti, con quegli attori agghiaccianti e certe sceneggiature agghiaccianti. Dunque, se proprio Garko ci voleva raccontare la sua terribile verità, quello era già il posto sbagliato. E lo era ancor di più alla luce della censura subita.

gabriel garko e adua del vesco 3

 

Avrebbe dovuto dire: “Mi censurate? Allora sto a casa”. Invece, ieri sera ha detto: “La verità scavalcherà ogni segnale di omertà” ed era nella tv che gli ha impedito di dire la verità. E ci è andato facendosi pagare da quell’editore e da quella tv. Perché sia chiaro, Garko avrà pure voglia di liberarsi, ma lo ha fatto, secondo le mie fonti, alla modica somma di 30mila euro al Gf e 30mila a Verissimo. Poteva dimostrarci di non voler più far parte di quell’ingranaggio e di avere uno slancio onesto, senza alcun ritorno, se non quello della verità. Dice poi che il suo coming out lo farà in un programma “più consono” e già l’appuntamento in tv per svelare il segreto di Pulcinella fa abbastanza pietà.

gabriel garko e adua del vesco

 

Ma che il programma più consono sia quello della TOFFANIN, è ancora più esilarante. Poteva andare in Rai o la 7, gratis. Magari dopo aver fatto una denuncia dettagliata in questura. E invece, va da chi lo zittisce. Che poi, diciamolo. Non è che Garko abbia scoperchiato qualcosa. Néè lui, né nessun altro. Adua ha detto quelle cose al Gf davanti alle telecamere senza alcuna consapevolezza di quello che stava scatenando, un po’ come Scrat quando toglie la ghianda dal ghiaccio. Il pentolone si è scoperchiato per caso, Garko se ne è sempre stato ben zitto, nonostante abbia un’età in cui un po’ di coraggio si potrebbe cominciare ad averlo. E se ne è stato zitto – assieme a tutti quelli che ora balbettano mezze verità- anche quando si è suicidato il suo amatissimo sceneggiatore Teodosio Losito.

gabriel garko e adua del vesco

 

Aggiungo una cosa che ieri sera è scivolata così, senza che nessuno ci facesse caso, ma che è un messaggio gravissimo: dopo aver lasciato intendere che lui e Adua sarebbero stati manipolati e convinti a recitare un ruolo, Garko ha detto, appunto, che per rivelare “il segreto di Pulcinella” (ovvero che è gay) il Gf non è un luogo consono. E Signorini col sorriso ha annuito. Ora, non so se ci rendiamo conto: dire “sono gay” richiederebbe chissà quale contesto rigoroso manco dovesse dire “ho rifondato le Br” (ribadisco, chi se ne frega se è gay o se gli piace vedere le allodole che fanno sesso sui rami), in compenso l’eventuale esistenza di un sistema che manipolava, occultava, provocava anoressia, disagi psichici e dipendenze psicologiche, era una cosetta da reality in prima serata?

 

gabriel garko e adua del vesco

Ha detto che andrà a denunciare, Garko, quindi ritiene che siano stati commessi dei reati. In che modo questo tema sarebbe da Gf mentre il suo coming out da contesti sobri? Io davvero mi domando se questo quasi cinquantenne si renda conto di essere ancora una volta mal consigliato e mal indirizzato, e che sia ora di crescere, di smettere di vivere la sua vita come fosse una fiction e di tentare finalmente di raccontare qualcosa di vero, nella maniera più coerente, meno recitata e meno paracula possibile. Perché è chiaro che della verità nella sua sofferenza c’è, ma è altrettanto chiaro che sta scegliendo la strada sbagliata – ancora una volta- per raccontarla.

ALBERTO TARALLO TEODOSIO LOSITO

 

Infine, voglio dire un’ultima cosa. Finché Ares continuava a produrre fiction, a creare attori mediocri dal nulla a cui le Virna Lisi e Stefania Sandrelli davano credibilità, il sistema in fondo è andato bene a tutti. Ed era un sistema che viziava i suoi attori, con assistenti personali, autisti, copertine, narrazioni da grandi star. Stuoli di personaggi di serie b si facevano plasmare come soldatini di terracotta, sbiancature dei denti, chirurgia plastica, zigomo appuntito, nasi piallati. Basta vedere i volti dei Garko, di Adua, dei Morra e di altri. Si facevano cambiare i nomi, si lasciavano convincere perché ambiziosi o perché manipolati o entrambe le cose, questo non lo so.

 

Certo è che fino al 2015/2016 quando la Ares ha iniziato la corsa verso il fallimento, questo sistema di terribili manipolazioni era qualcosa di cui non ci si riusciva a liberare. Finite le macchine con gli autisti, tutti hanno avuto un improvviso slancio di libertà. Adesso, se per Garko ed altri è venuto davvero il momento dell’Onore e il rispetto, bisogna che Garko dimostri di essere altro, rispetto al sistema.

 

gabriel garko e alfonso signorini

Di voler denunciare non con la letterina retorica in tv e il bambino per mano che gli tiene la busta col cachet, ma con una denuncia articolata e cazzuta alle autorità competenti, con un racconto fatto non agli stessi che gli mettono il bavaglio e che hanno foraggiato Ares per anni, ma sui suoi social o a giornalisti seri, con una narrazione asciutta, senza spettacolarizzazioni e senza un nuovo codazzo intorno di gente che ancora una volta gli dice dove, come e a quanto vendere la sua pelle. Perché in fondo chi ti usa chiedendoti di fingere una storia d’amore, non è così diverso da chi ti usa per alzare lo share. Forse è ora che Garko torni a essere di Garko. E che ci dica cosa è successo, non di chi si innamora.

alberto tarallo

Ultimi Dagoreport

elon musk steve bannon village people donald trump

KITSCH BUSSA ALLA NOSTRA PORTA? – LA MOTOSEGA DI MUSK, I SALUTI ROMANI DI BANNON, IL BALLO DI TRUMP COI VILLAGE PEOPLE: FARSA O TRAGEDIA? - VINCENZO SUSCA: ‘’LA CIFRA ESTETICA DELLA TECNOCRAZIA È IL KITSCH PIÙ SFOLGORANTE, LOGORO E OSCENO, IN QUANTO SPETTACOLARIZZAZIONE BECERA E GIOCOSA DEL MALE IN POLITICA - MAI COME OGGI, LA STORIA SI FONDA SULL’IMMAGINARIO. POCO IMPORTANO I PROGRAMMI POLITICI, I CALCOLI ECONOMICI, LE QUESTIONI MORALI. CIÒ CHE IMPORTA E PORTA VOTI, PER L’ELETTORE DELUSO DALLA DEMOCRAZIA, TRASCURATO DALL’INTELLIGHÈNZIA, GETTATO NELLE BRACCIA DI TIK TOK, X, FOX NEWS, È EVOCARE NEL MODO PIÙ BRUTALE POSSIBILE LA MORTE DEL SISTEMA CHE L'HA INGANNATO”

friedrich merz ursula von der leyen manfred weber giorgia meloni

DAGOREPORT - CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO DEI NAZI DI AFD NELLE FILE DELL’OPPOSIZIONE, TUTTO È CAMBIATO - E DAVANTI A UN’EUROPA DI NUOVO IN PIEDI, DOPO IL KNOCKOUT SUBITO DAL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, PER LA ‘DUCETTA’ SI PREPARANO GIORNI ALL’INSEGNA DELLE INVERSIONI A U – L’ITALIA HA VOTATO CON L'EUROPA LA RISOLUZIONE SULL'INTEGRITÀ TERRITORIALE DI KIEV, CONTRO GLI STATI UNITI – CHI HA CAPITO L’ARIA NUOVA CHE TIRA, E' QUEL “GENIO” DI FAZZOLARI: “LA VOGLIA DI LIBERTÀ DEL POPOLO UCRAINO CHE È STATA PIÙ FORTE DELLE MIRE NEO IMPERIALI DELLE ÉLITE RUSSE” - SE NON AVESSE DAVANTI QUELL’ANIMALE FERITO,  QUINDI PERICOLOSO, DI SALVINI, LA STATISTA DELLA GARBATELLA FAREBBE L’EUROPEISTA, MAGARI ALL’ITALIANA, CON UNA MANINA APPOGGIATA SUL TRUMPONE – MA ANCHE IN CASA FDI, C’È MARETTA. IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI EDMONDO CIRIELLI HA IMPLORATO MERZ DI FARE IL GOVERNO CON I POST-NAZI DI AFD…

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?