gli stalker di chernobyl

SESSO DROGA E RADIAZIONI - BENVENUTI FRA GLI “STALKER” UCRAINI, ROMANTICI POST-APOCALITTICI CHE AMANO ESPLORARE LE ROVINE DI CHERNOBYL E INTRUFOLARSI NELLA “DEAD ZONE”, FREGANDOSENE DEI PERICOLI

www.independent.co.uk

 

zona di chernobyl evacuatazona di chernobyl evacuata

Un ragazzino in uniforme paramilitare rallenta, mette via il GPS e dice: «Questo dovrebbe essere il cimitero». Ha in mano un contatore Geiger, il cui segnale sembra impazzito. «E’ oltre il limite» spiega, tra l’impaurito e l’eccitato.

 

Il 26 Aprile 1986, il Reattore numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl esplose, e la nube tossica che emanò per dieci giorni rilasciò radiazioni 400 volte maggiori alla bomba di Hiroshima. La pioggia radioattiva ricoprì parti dell’Ucraina, della Russia, della Bielorussia. Ventotto anni dopo, Chernobyl resta il peggior incidente nucleare al mondo. Gli effetti a lungo termine sono difficili da quantificare: 4.000 morti secondo la “World Health Organisation”, 100.000 secondo “Greenpeace”.

 

segnale di morte a chernobylsegnale di morte a chernobyl

Mentre la prima generazione di ucraini dopo la tragedia diventa adulta, un piccolo gruppo fa l’impensabile: se ne frega dei divieti governativi e entra illegalmente nella "Dead Zone”, altamente radioattiva, una delle aree più contaminate del pianeta. Lo fa per divertimento. Lì sotto è seppellito il “sarcofago”, la carcassa del Reattore 4, con 200 tonnellate di materiale nucleare.

 

A tre chilometri c’è la città fantasma di Pripyat, abbandonata dai suoi 50.000 abitanti. E’ una natura morta con edifici vuoti, tavole pronte per la cena, giostre degli asili che non girano più, bambole rotte impolverate. Per questo gruppo che si definisce “composto da romantici post-apocalittici”, il luogo è magnetico, per motivi che non sempre riescono a spiegare.

 

reattore di chernobylreattore di chernobyl

Chi sgattaiola nella zona viene chiamato "stalker", un termine apparso nel 1971 nel romanzo fantascientifico “Roadside Picnic” (Picnic sul ciglio della strada) dei fratelli russi  Strugatsky, dove solo alcuni coraggiosi sopravvivono nelle “zone” visitate dagli alieni, sfuggono alla polizia e agli strani fenomeni che si verificano. Dalla storia il regista Andrei Tarkovsky trasse il famoso film “Stalker”. Film e romanzo divennero cult nell’era sovietica, e anticiparono di molto il disastro di Chernobyl.

 

Gli stalker si intrufolano nei boschi per chilometri e arrivano a Rudnya-Veresnya, villaggio evacuato ma non seppellito. Entrano in un vecchio cottage, con dentro i ricordi della vita di chissà chi: cartoline dal mare, una lista della spesa, una tessera del partito comunista. E‘ una capsula del tempo. Se vuoi vedere com’era trent’anni fa, vai a Chernobyl.

 

gli stalker di chernobylgli stalker di chernobyl

Nel 2007 la leggenda degli stalker fu aggiornata da un gruppo di creativi ucraini che pubblicò il videogame “S.T.A.L.K.E.R.”, per ladri, avventurosi, cacciatori di tesori, ambientato proprio nella “Dead Zone”. Ha venduto oltre cinque milioni di copie. Poi, squadre di giocatori, si sono organizzate per farlo davvero.

 

“La tragedia”, come la chiamano qui, è una ferita aperta per i loro genitori e nonni, i primi ad essere esposti alle radiazioni fatali. In seguito vennero i soldati, noti con il nome di “liquidatori”. Migliaia di questi giovani si trovarono davanti a una scelta: due anni in guerra in Afghanistan o due minuti a spazzare via detriti dal reattore di Chernobyl. Molti mandarono giù un bicchiere di vodka e optarono per questo (gli ucraini credono che la vodka combatta le radiazioni). Quasi tutti i liquidatori sono morti o si sono ammalati.

fungo radioattivo a chernobylfungo radioattivo a chernobyl

 

Gli stalker tengono nascosta alla famiglia la loro attività. Sono cresciuti senza fiducia nel governo e nelle autorità, talvolta vittime di un intenso fatalismo. Pensano di non avere controllo sul futuro. Sono stati esposti a radiazioni e, a confronto, fare sesso non protetto o usare droghe, sembra niente. E’ una generazione che sente di non aver nulla da perdere.

 

La comunità si passa informazioni on line, ha codici per segnalare quali entrate sono pericolose e quali prive di controllo: polizia e cani sono più nemici degli zombie. Gli stalker si portano cibo e acqua, i più sprovveduti colgono mele lì e bevono da quel fiume. C’è chi non usa dosimetri, non gli interessa sapere a cosa va incontro.

dead zone a chernobyldead zone a chernobyl

 

cottage abbandonato di chernobylcottage abbandonato di chernobyl

Gli interessa magari riprendersi in video e diventare eroe di internet. Altri sono esploratori urbani, vanno a suonare il pianoforte nell’ex negozio di musica, dormono nell’appartamento fatiscente, leggono lettere d’amore scritte a mano da estranei di un tempo andato. Dicono che c’è un’atmosfera mistica, una sensazione di pace. Anche solo per poco tempo, si sentono padroni del loro destino. 

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI, IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025...

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO