LA SMENTITA È UNA NOTIZIA DATA DUE VOLTE - CASO FABIO FAZIO, LA RISPOSTA DI ‘LIBERO’ ALL’AVVOCATO: ‘L'ESISTENZA DI UNA RELAZIONE TRA LA DOTT.SSA OLIVA E FAZIO NON ERA TEMA CENTRALE DELL'ARTICOLO: ERA GIÀ STATO TRATTATO DA RIVISTE DI GOSSIP - INVECE SAREMMO CURIOSI DI CONOSCERE L'ENTITÀ DELL'EMOLUMENTO DELLA OLIVA COME AUTRICE, ESSENDO UN PROGRAMMA DELLA TV DI STATO’ - IL RITORNO DI VESPA
1 - «BASTA FARE ILLAZIONI SULLA VITA PRIVATA DI FABIO»
fabio fazio veronica oliva novella 2000
Egregio direttore, le scrivo a nome del mio cliente Fabio Fazio in relazione all' articolo pubblicato su Libero del 9 settembre scorso con il titolo L' ex guardarobiera da 300 mila euro firmato da Enrico Paoli. L' articolo afferma il falso sia nella parte in cui sostiene che la dottoressa Veronica Oliva percepirebbe dalla Rai un compenso di 300mila euro l' anno, sia nella parte in cui formula l' illazione per cui esisterebbe una relazione fra il mio cliente e la dottoressa Oliva.
La polemica nei confronti del mio cliente relativa alla sua attività professionale è sempre stata accettata. Non può però essere basata su dati falsi e non può essere costruita con false illazioni su aspetti relativi alla vita privata di Fabio Fazio, coinvolgendo una sua collaboratrice. Il mio cliente vi intima di cessare immediatamente la pubblicazione di questa falsa notizia e si riserva di assumere ogni iniziativa nei vostri confronti per tutelare i suoi diritti lesi dal vostro comportamento.
Distinti saluti, Carlo Rimini
Risposta di “Libero quotidiano”
Gentile Avvocato Rimini, l' esistenza di una relazione tra la dottoressa Oliva e Fabio Fazio non ci interessa, non era tema centrale dell' articolo e non ci saremmo mai permessi di tornare sull' argomento se non fossimo stati costretti: ci siamo limitati a rilevare che la questione era già stata trattata da alcune riviste di gossip.
Per quanto riguarda l' elemento centrale del pezzo, ovvero l' emolumento della Oliva come autrice di Che tempo che fa, saremmo curiosi di conoscere l' esatta entità del compenso, visto che stiamo parlando di un programma prodotto per la tv di Stato.
2 - CHE RAI CHE FA: PIÙ SOLDI A FAZIO, MENO A VESPA
Enrico Paoli per “Libero quotidiano”
Lo scontro diretto, il corpo a corpo tanto caro ad altri suoi colleghi, non fa parte del suo repertorio. Bruno Vespa, conduttore di Porta a Porta, storico programma di approfondimento di RaiUno giunto alla sua 22esima stagione che riparte stasera, preferisce colpire indirettamente, nonostante la domanda diretta: non ha avuto l' impressione che abbiamo tagliato a lei per dare a Fazio? Tranquilli, il nome di Fabio lo fa solo per sottolineare il «valore» del professionista.
Punto.
La risposta, quella vera, arriva quando parla di sè: «A me si chiede più che ad altri, ed io sono felice di dare». Possibile che lo sia davvero, felice s' intende.
Fuor di metafora, però, è normale chiedersi, e come lo facciamo noi lo fanno pure i frequentatori dei social e i telespettatori, quale logica ci sia dietro al fatto che a Vespa è stato tagliato il 30% del compenso (passato da 1,8 milioni di euro a 1,2) mentre a Fabio Fazio, traslocato da RaiTre a RaiUno con Che tempo che fa, è stato concesso un contrattone milionario (quasi 12 milioni in 4 anni). Notare la differenza. Anzi, notate un altro particolare.
«Già in previsione del mio contratto con la Rai, avevo manifestato la mia disponibilità a una riduzione del compenso», spiega il giornalista, «l' ho fatto in segno di solidarietà con i dirigenti di viale Mazzini ai quali è stato imposto retroattivamente un forte taglio retributivo, con l' auspicio che la norma relativa venga rivista al più presto per non far uscire l' azienda dal mercato manageriale». Si taglia a tutti ma non al nuovo padre-padrone di RaiUno.
Eppure ci sarebbe anche una legge, che Vespa considera «sbagliata», secondo la quale il tetto massimo ai compensi è fissato a 240 mila euro. «Ciò ha avuto tre pessimi risultati», spiega il conduttore, «ha portato a un livellamento totale tra i dirigenti, il rischio che la Rai esca dal mercato e mette in difficoltà le persone che lavorano in questa azienda da molti anni».
Come il giornalista entrato, in Rai per concorso. Il quale, al netto del valzer delle cifre e dei contratti ballerini, continua a fare il suo lavoro, senza essere «accomodante» nei confronti dei politici, nessuno escluso («ditemi le domande che non ho fatto a Matteo Renzi quando è venuto in trasmissione»), rinnovando la stima nei confronti di quei colleghi che rientrano nel «giro» dei programmi seriali, come Michele Santoro.
Porta a porta torna da stasera con tre puntate settimanali, dal martedì al giovedì, sempre in seconda serata e visto che le campagne elettorali saranno al centro dell' agenda politica, Vespa è certo che Silvio Berlusconi è pronto a tornare da protagonista. «Ho sempre avvertito i tanti che sono andati ai suoi funerali che il de cuius sarebbe risorto. Non mi meraviglia la sua rinascita, è molto dimagrito, in forma».