SOFFIA VENTO GRILLINO SUL PREMIO STREGA: VOTO ONLINE E BALLOTTAGGIO TRA IL FAVORITO WALTER SITI E L’ALDISSIMO BUSI

Elisabetta Ambrosi per "Il Fatto Quotidiano"

Sarà deluso Formigoni, che su Twitter aveva esultato per la sconfitta dei giustizialisti dopo l'inclusione nella prima rosa dello Strega del libro di Totò Cuffaro scritto dal carcere. Perché Il candore delle cornacchie (Guerini), che aveva scatenato le ironie di Jonny Palomba ("che il premio Strega fosse tutta una mafia lo si diceva da anni) non entra invece tra i dodici titoli che saranno votati il 12 giugno in Casa Bellonci.

Escluse anche le piccole case editrici che per la prima volta si erano affacciate allo Strega: da Miraggi a Guida, da Booksprint a Perdisa Pop, da Edizioni Anordest a Reverdito e alla raffinata casa editrice La Lepre (con la candidata, da Eco e La Capria, Giovanna Grignaffini, con Però un paese ci vuole). Eppure soffia un vento grillino quest'anno sul Premio Strega. Sarà per l'addio al vecchio fax o telegramma-dinosauro, che consentirà di votare finalmente via telematica e persino ricevere tutte le info dal nuovo account Twitter @FondBellonci.

Sarà perché, dopo aver vinto il premio ben otto volte dal 2000, Mondadori parteciperà alla gara solo in forma defilata con marchio del gruppo Piemme (anche se c'è chi sussurra che sia per favorire il candidato forte Francesco Piccolo per il 2014, o a causa dell'operazione "passaggio Giorgio Faletti" verso Einaudi). Sarà infine, per la decisione dal sapore anticasta di Emanuele Trevi, secondo l'anno scorso, che dopo 19 anni nel premio si è autosospeso dalla giuria, con relative polemiche.

Il toto vittoria comunque è già iniziato e si profila uno scontro tra titani: da un lato Aldo Busi con il suo libro-unicum El especialista de Barcelona (Dalai editore), dall'altro il libro definito da Cortellessa "simmetricamente inverso a Saviano" di Walter Siti, Resistere non serve a niente (Rizzoli). Secondo proverbio, dal duello potrebbero godere numerosi terzi. A partire da due libri accomunati da una stessa parola, Le colpe dei padri, di Alessandro Perissinotto (Piemme), storia di un dirigente di una multinazionale "che incarna il credo del liberismo a tutti i costi e del cinismo", spiega l'autore. E Figli dello stesso padre di Romana Petri: la vicenda di due fratelli costretti a un duello vitale in cui "utilizzeranno anche un po' di splatter tarantinesco".

Oppure un romanzo come quello di Simona Sparaco, Nessuno sa di noi (Giunti), storia di una coppia che, come tante, avrà la vita cambiata da un esame ecografico ("È corto» sentenzia più volte, riferendosi al femore". "È stata colpa mia?"). Il tema del corpo ferito ritorna anche in altri due romanzi in gara: quello di Lorenzo Amurri, Apnea (Fandango), sull'ossessione di un ragazzo paralizzato dopo un incidente, di recuperare le mani per suonare. E quello di Matteo Cellini, Cate, io (Fazi), protagonista un'obesa, Caterina, che sopravvive con l'ironia e il sarcasmo.

Protagoniste, come nel cinema, le vite liquide dei giovani di oggi, ad esempio in Atti mancati di Matteo Marchesini (Voland). Dove l'isolamento di Marco, intellettuale e giornalista trentenne, che scrive libri a cui è "stato tolto l'audio dell'esperienza", sarà spezzato dall'inaspettato: una donna, ma anche una terra, proprio come in Romanzo irresistibile della mia vita vera di Gaetano Cappelli (Marsilio). Al centro del libro di Paolo Di Paolo, Mandami tanta vita (frase di Gobetti), ci sono invece, per converso, le esistenze ideologiche e appassionate dei giovani di ieri (Feltrinelli editore).

Nei dodici entrano ancora due editori di qualità come Minimum fax, con Sofia veste sempre di nero di Paolo Cognetti. E e/o, con il libro Il cielo è dei potenti di Alessandra Fiori sui meccanismi del potere della prima Repubblica (presentato, non a caso, da Sorrentino). Lega i vari romanzi una frase della stessa Petri: ci si può salvare solo intuendo che "tutto ciò che esiste è giusto e ingiusto. Ma, in entrambi i casi, ugualmente giustificabile". Vale per una vita, ma, chissà, anche per l'eventuale esito di un premio letterario.

 

WALTER SITI RESISTERE NON SERVE A NIENTEWalter Siti ALDO BUSI AL FESTIVAL DEL LIBRO ALL AUDITORIUMALDO BUSI ALL AUDITORIUM DI ROMA Premio Strega ALESSANDRO PIPERNO RICEVE IL PREMIO jpegalessandra fiori - il cielo e dei potenti

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