sole cuore amore isabella ragonese

IL CINEMA DEI GIUSTI - “SOLE CUORE AMORE” DI DANIELE VICARI E’ UN FILM ANTIRENZIANO E PER NULLA OTTIMISTA SULLO STATO DEL PAESE - È UN FILM DURO E SENTITO, BEN GIRATO E INTERPRETATO, SULLA CRISI CHE HA TRAVOLTO LA CLASSE PIÙ BASSA DEL PAESE (VIDEO)

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

Un film antirenziano e per nulla ottimista sul paese che esce a pochi giorni dal ritorno dello stesso Renzi alla guida del PD con le primarie ci va più che bene. E ricordiamo che venne presentato lo scorso autunno a Roma a pochi giorni dal disastroso referendum renziano. Oggi il film ha ancora più valore, visto che le cose non solo non sono cambiate, ma la situazione è solo più stantia. E basta con le commedie, almeno per un po’.

 

Insomma, Sole cuore amore, scritto e diretto da Daniele Vicari e prodotto dalla Fandango di Domenico Procacci è un film duro e sentito, ben girato e interpretato, anche se con qualche imperfezione di costruzione e qualche lunghezza, sulla crisi che ha travolto la classe più bassa del paese. Ci va bene, abbiamo detto. Come ci va bene questo ritratto di una nuova eroina che sacrifica tutto il suo tempo e la sua salute per la costruzione della famiglia. Eli, Isabella Ragonese, è madre di quattro figli e ha un marito affettuoso e innamorato, Mario, Francesco Montanari, che non riesce a trovare un lavoro.

 

SOLE CUORE AMORE 3SOLE CUORE AMORE 3

Così lavora lei, in un bar. Solo che abita a Ostia e il bar sta a Roma, sulla Tuscolana, e ci mette due ore per arrivare e due per tornare. Prende un autobus, e una metro ogni mattina. Con la sveglia alle 4,30 e un caffè veloce. Ma spesso arriva in ritardo, si scontra col padrone, Francesco Acquaroli, il suo cuore perde colpi, avrebbe bisogno di riposo. Nel suo stesso stabile a Ostia vive un’amica, Vale, Eva Grieco, che vive di notte facendo la ballerina, la performer, insieme a un’altra ragazza, Bianca, Giulia Anchisi.

 

Vale spesso fa da babysitter ai bambini di Eli. E quando Bianca litiga col fidanzato manesco, la porta a casa sua, e forse si innamora di lei. Quello che interessa allo spettatore e al regista, è il personaggio di Eli, resa magnificamente da Isabella Ragonese, la sua lotta giornaliera col tempo per arrivare al bar, per tornare a casa dai figli, il suo desiderio di sorridere sempre, anche quando sta male.

 

SOLE CUORE AMORE VICARISOLE CUORE AMORE VICARI

Non succede molto nel film, e magari la storia di Vale ci porta in un’altra direzione, come se fosse un altro film, e non capiamo molto del personaggio di Mario, troppo poco definito in sceneggiatura, anche se Montanari è perfetto. Ma la forza del film è in questa costruzione di melodramma realistico dove Ostia non è il regno del male alla Suburra o il quartiere ghetto dei film di Caligari, ma una periferia anche vivibile dove la vita è accettata per quello che è. Non c’è desiderio di rivolta o di fuga in questi personaggi, c’è l’orgoglio di essere quello che si è o si vuole essere con le proprie forze, nel rispetto soprattutto di se stessi.

 

Andando fino in fondo. Il sogno è quello del titolo, che rimanda a una canzoncina del tempo di Genova e del G8, “dammi tre parole… sole cuore amore”. E’ anche la canzoncina di una generazione che si era illusa con il ritorno della sinistra, prima del disastro dalemiano, di poter sopravvivere.

 

SOLE CUORE AMORE ISABELLA RAGONESESOLE CUORE AMORE ISABELLA RAGONESE

Vicari e il suo direttore della fotografia, Gherardo Gossi, fanno un gran lavoro sull’immagine delle ragazze, inquadrate benissimo, Isabella Aragonese riesce a essere sia sexy che drammatica, ironica e tragica, si muove col suo cappettino rosso sui mezzi di Ostia con un’eleganza da eroina pasoliniana. Ai tempi del festival di Roma avevo chiesto un premio a parte per Isabella Ragonese. Lo chiedo ancora. In sala da giovedì.

Ultimi Dagoreport

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)