stipendi rai santoro clerici vespa frizzi guardi annunziata giletti conti insinna angela

RAI, DI TUTTO DI PUS - STAR IN FUGA SE NON SALTA IL TETTO DEI COMPENSI? CAMPOSANTO SPERA IN UN DECRETO IN EXTREMIS - PRONTI I SOSTITUTI: ISOARDI PER CLERICI, AMADEUS PER CONTI, VIANELLO PER ANNUNZIATA. CARLETTO LASCEREBBE ANCHE LA RADIO DOPO IL FLOP DI ASCOLTI - TRUCCO PER TENERE FAZIO: PAGARE ENDEMOL, CHE POI STIPENDIA FABIOLO

Marco Castoro per “il Messaggero

 

CAMPO DALL ORTO E MONICA MAGGIONICAMPO DALL ORTO E MONICA MAGGIONI

A Viale Mazzini sono giorni di intense trattative. Si lavora sottotraccia, in stretto collegamento con il governo, per trovare l' escamotage che possa salvare i compensi delle star e far restare competitiva la Rai sul mercato. Tutto è diventato difficile dopo la presa di posizione del cda e dei vertici aziendali (ritenuta impropria dal sottosegretario Antonello Giacomelli) di estendere dal primo aprile anche agli artisti il tetto dei 240mila euro l' anno.

 

La notizia è che il governo sta lavorando per trovare un rimedio normativo. Dal momento che non basterebbe un semplice atto amministrativo, in un primo momento si era pensato a inserire un comma nella prossima manovra correttiva. Adesso però, un po' per ragioni di tempi (la manovra non vedrà la luce prima di maggio) ma soprattutto di opportunità politica, si sta rafforzando l' idea di un decreto «primario», ovvero dedicato a materia attinente se non prioprio ad hoc. «Nessuno deve dare l' impressione di voler sfilare il tetto di soppiatto», dicono chiaro e tondo all' Economia.

antonello giacomelliantonello giacomelli

 

Un' eccezione voluta dall' azionista, il Tesoro appunto, valida solo per gli artisti. In maniera da evitare la serie di ricorsi che si potrebbero scatenare da parte delle altre aziende pubbliche che hanno attuato la legge.

 

LEGGEREZZA

Perfino il pasdaran renziano Michele Anzaldi è sulla stessa lunghezza d' onda di Giacomelli sul fatto che la questione sia stata presa con troppa leggerezza fin dall' inizio. Perché quando è stata approvata la legge chi ha votato a favore si è fatto condizionare dalla voglia matta di frenare sprechi e privilegi Rai, senza pensare peró che così facendo si sarebbero tarpate le ali dell' azienda sul mercato.

fabio fazio elisa isoardifabio fazio elisa isoardi

 

Per evitare il pasticciaccio sarebbe bastata una postilla che avesse escluso gli artisti dal tetto dei 240mila. Del resto le star della tv, come i calciatori, hanno un mercato a parte rispetto ai manager. Per contro i vertici Rai ci hanno messo il carico da 11 rinnovando i contratti a sei zeri. Su tutti Antonella Clerici, che seppure non considerata insostituibile come Carlo Conti e Fabio Fazio guadagna 3 milioni lordi fino al 2018.

 

Carlo Conti, Antonella Clerici, Fabio Fazio, Piero e Alberto Angela, Flavio Insinna, Lucia Annunziata, Massimo Giletti, Michele Guardì e Bruno Vespa sono le star in bilico. Se non interverrà il governo l' unica soluzione resta quella delle società di produzione, le quali potrebbero prendersi a carico il surplus dell' artista, magari facendo pagare di più l' acquisto dei format (lì non ci sono tetti).

selfie carlo conti antonella clerici maria de filippi selfie carlo conti antonella clerici maria de filippi

 

Facciamo un esempio: Fazio il cui contratto scade quest' anno - verrebbe stipendiato da Endemol, la società di produzione di Che Tempo Che fa. Anche per Angela e Vespa si potrebbe pagare il pacchetto dei loro programmi, completo dei conduttori, come del resto si è fatto con la Zerostudios per le trasmissioni di Michele Santoro.

 

Vicini alla porta restano Conti, Clerici, Annunziata, Giletti, Insinna e Guardì. In casa Rai esiste già un piano B. Un valzer di sostituzioni che riguarderebbe le star contrarie alla riduzione dello stipendio. Come erede al trono di Conti sembra designato Amadeus, il cui compenso sfora sì il tetto ma non con cifre a sei zeri e poi ha un agente che in Rai conta parecchio (Lucio Presta). Per l' Eredità c' è Fabrizio Frizzi, diventato ormai il padrone di casa.

amadeus vorrei la minchia neraamadeus vorrei la minchia nera

 

Ma Conti ha un altro incarico: la supervisione dei canali radio. Se dovesse andare via, la nomina potrebbe tornare a Flavio Mucciante, il quale da quando è stato rimosso da direttore di Radio 1 e del Gr non ha più avuto una collocazione.

 

RAMPA DI LANCIO

In rampa di lancio due conduttrici che al mattino hanno tirato la carretta per anni. A cominciare da Eleonora Daniele, che è anche giornalista professionista. Per lei oltre a Storie Vere è riservato l' appuntamento domenicale con l' Arena in sostituzione di Giletti.

Sempre che l' attuale conduttore (corteggiato da Mediaset) non resti dimezzandosi lo stipendio.

 

lucia annunziatalucia annunziata

Per Elisa Isoardi invece è pronta la conduzione de La Prova del Cuoco. L' attuale padrona di casa di Tempo & Denaro ha già rimpiazzato con ottimi risultati la Clerici quando quest' ultima è andata in maternità. Il posto della Isoardi nella trasmissione del mattino dedicata ai consumatori verrebbe preso da Ingrid Muccitelli. Insinna non crea problemi, tanto Affari Tuoi si ferma ai box.

 

Per sostituire Lucia Annunziata In Mezz' Ora si pensa ad Andrea Vianello, l' ex direttore di Raitre tuttora senza incarico. Inoltre la terza rete può sempre contare su Bianca Berlinguer, Gerardo Greco e Salvo Sottile.

andrea vianelloandrea vianello

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…